venerdì 30 agosto 2013

stoccolma

La. famiglia è a Stoccolma! Sì, sono una giramondo..e ne sono più che felice! fosse per me non tornerei mai in Italia ma passerei la mia vita tra aeroporti, bus navetta e visite in città.
Papà è qui per lavoro, al solito, e io e Mamma ci godiamo la sacrosanta libertà e la capitale svedese, nonchè l'umanità e generale cordialità dei suoi abitanti!
Non mi stanno simpatici come gli inglesi, ma ci vado d'accordo!
Sono sorpresa. che tutti parlino inglese anche ad ottimi livelli, dal commesso nella boutique, allo studente per strada, al vecchietto che fa le guide al Palazzo Reale!
Domani vorremmo andare a Skansen, tempo permettendo, poi in serata dovremo andare fuori a cena con gli amici di Papà..che gioia! In realtà sono gentili e cordiali ma l'idea di avere una serata libera per girovacchiare non mi dispiaceva.
Stasera, a parte il fatto che sono stanchina e ho un gran mal di testa, preferisco tare con mia madre..anche perchè lei non parla proprio un grande inglese quindi avrebbe difficoltà a muoversi!
Stasera andiamo a mangiare le polpette di renna! quelle rimbalzine che ti rifilano all'ikea! sono curiosa di vedere se sono uguali!

Seya

venerdì 16 agosto 2013

talent show

Per mia sfortuna ho scoperto chi sono gli One Direction. Ne facevo volentieri a meno!
Già ad Hatfield avevo sentito qualcosa di loro partecipando con i ragazzi alle gare di just dance, qui a Birmingham la conoscenza si è tragicamente approfondita. Il mio gruppo sta realizzando un video su una loro canzone.
Mi piace il fatto che da loro sia venuta l'idea e anche un pò di proposività (?), però è una sofferenza per me fare il montaggio. Ormai conosco le parole a memoria!
condoglianze!

Seya

lunedì 12 agosto 2013

B'ham again

Sono tornata a Birmingham..e mi sono presa il colera! Mal di gola, influenza, raffreddore, herpes..insomma, 'na vacanza!
Non so come sono soppravvissuta all'ultimo weekend e alle gite fuori porta..adesso questi giorni me li dormo! spero..
L'ambiente qui non è più allegro e spnsierato come me lo ricordavo, forse però è presto! I colleghi non sono male ma sono tutti scazzati, tanto per essere delicata. Siamo tutte persone al secondo o terzo turno e stanchi dei mocciosi e delle loro lagne. Le due nuove group leaders, quelle che dovrebbero portare un pò di vita, sono in realtà poco entusiaste.
Una la adoro! è un tesoro, è dolce e seria. Chiede consigli e si scusa per le scemenze.
L'altra non la capisco, ma io i napoletani li capisco poco! 
È legatissima al suo gruppo, ne è amica, ma li tiene poco, non partecipa alle serate/vita dei group leaders e parla un inglese antipatico.
Questa storia della lingua parlata alla cavolo sta iniziando a darmi sui nervi. Mi sono fatta  quasi vent'anni di lingua inglese tra scuola e viaggi, mi chiedono sempre di dimostrare quanto io sia brava a parlare e co, poi assumono chi spiaccica tre parole in croce, con una pronuncia atroce per di più!
Nulla contro le persone in sè, però 'sta storia è...annoying!
Voglio farmi una vacanza al mio ritorno, poi si ricomincia con la ricerca del lavoro..

Seya

martedì 6 agosto 2013

job!

Sono tornata ieri da Hatfield (Londra) e domani riparto alla volta di Birmingham, de novo. Sono contenta e prego per il meglio. Il turno di Hatfield era partito bene ma è finito catastroficamente a causa di alcuni teppisti che hanno rovinato la vita a tutti e a me nel particolare.
Avrei voluto tirare loro dei ceffoni ma sono solo riuscita ad alzare una mano per zittire il capo. Ho urlato come non pensavo sarei mai stata capace di fare e li ho mandati letteralmente a quel paese. Una rabbia e una frustrazione che mi hanno fatto piangere per ore. 
Ora tutto quello che voglio è dimenticarli perchè anche un cattivo ricordo è una memoria e io di loro non voglio saperne proprio niente.
Dalla mia devo dire che ho avuto proprio un gruppo spettacolare, da vincita alla lotteria! vorrei portarmeli in valigia anche a B'ham però non è possibile. E dunque ecco di nuovo l'incognita del gruppo che avrò davanti. 
Dalla mia c'è la certezza della presenza di una direzione molto giudiziosa e con il pelo sullo stomaco: episodi come quelli dei teppisti non potrebbero capitare; e di un paio di colleghi del primo turno. Senza contare che conoscere il posto, le gite e gli orari, nonchè il personale locale, aiuta molto.
Nel complesso una bella esperienza però non il lavoro di una vita. 
Magari l'anno prossimo faccio domanda come assistente della direzione così posso fermarmi nello stesso posto per più tempo e non devo fare su e giù con i ragazzi: i viaggi di gruppo (specialmente con degli storditi, quali sono i ragazzi quindicenni) sono una gran rottura.
La valigia è quasi pronta..adesso vediamo come andrà!

Seya

mercoledì 24 luglio 2013

inghilterra

Lo so che molti di voi stavano già pensando che mi fossi data alla macchia, che fossi sparita abbandonando la blogsfera e stessi facendo vita a parte in qualche calle. In realtà ho attuato un leggero disintossicamento da internet seguito da lavoro estivo come group leader in UK per le vacanze studio.
All'orizzonte ancora nessuna notizia di un lavoro serio.

Il lavoro come group leader non mi dispiace. Ora sono ad Hatfield, vicino a Londra e ho già fatto due settimane a Birmingham.
Bei posti entrambi e nel complesso, belle persone! qui a Hatfield sono meno inquadrati e più sereni, complici il fatto che è tutto molto vicino e i ragazzi possono muoversi dalle stanze alla mensa in tutta sicurezza, cosa infattibile a Birmingham perchè le due zone erano divise da una strada a quattro corsie.
La cosa che qui mi preoccupa è che il college è aperto, senza recinzioni o cancelli. Gira la security, vero, però non è abbastanza. Ho il sacro terrore che ora del 3 agosto questi piccoli mostriciattoli riescano ad uscire e andare in giro.
Qui è tutto un pò vago mentre io, che sono piuttosto rigida e organizzata, preferisco un'organizzazione più ferrea.
Cosa positiva è che qui i ragazzi non hanno il wifi..credetemi, è una fortuna! A B'ham erano perennemente dietro al loro cellulare ipertech e non ti ascoltavano, qui c'è un pò più di attenzione. Poca perchè si lamentano tutto il tempo per la mancanza di questo dispositivo (è stato tolto a tutti, tranne groupleaders e staff perchè i ragazzi lo usavano per andare sui porno, cosa illegale perchè hanno 15 anni), si lamentano per la mensa (che non è poi così pessima!) e perchè devono seguire le lezioni invece di andare a fare shopping...oh, che palle! non avete idea! 
A volte si vorrebbe poterli prendere per la nuca e spiaccicare contro la colonna più vicina..
Mah..

Nei prossimi giorni mi faccio sicuramente viva e vi racconto come prosegue!

Seya

domenica 19 maggio 2013

ricerche

Ciao! No, non sono sparita! Ormai questa frase al dico a random praticamente a tutti e in qualunque circostanza.
Ma che ci volete fare? Un pò di ansia, depressione da pioggia, incazzatura da disorganizzazione e follia da burocrazia.
Le ho passate tutte.
Mi manca la gioia.
Per carità, non che io non sia stata felice in questo mese, ma non per un periodo prolungato.
Sto cercando lavoro e mi sto scontrando con un mondo a cui io sembro non interessare se non parzialmente.
Non ho il fisico adatto per i lavori di animazione durante l'estate, non ho i numeri per un lavoro "impegnato", non ho esperienza per tre quarti delle ricerche.
Intanto però ho superato una difficile selezione per lavorare in Inghilterra per diverse settimane. Non dormirò ma almeno sarò in un paese che amo con tutta me stessa.
Poi forse dei centri estivi, intanto tanti colloqui di lavoro.
Martedì ne ho uno potenzialmente interessante.
Incrociamo le dita!


Seya

martedì 9 aprile 2013

vorrei

Vorrei dire che non sono morta, in realtà sono come sdoppiata.
Qui sulla terra, che si muove e si scontra con le persone c'è il mio corpo con il minimo della volontà necessaria che serve per non finire in ospedale; lì in cielo c'è la mia testa.

Penso tanto e non penso a niente.
Mi erdo in mondi e pensieri di fantasia che di concreto hanno poco o nulla e mi urta quando la mia parte corporea è costretta a risucchiare parte del cervello per rispondere al telefono o a mia madre.
Non mi sento riposata o sgravata di fatiche come pensavo prima di laurearmi.
Mi sveglio anche prima del solito!
E non riesco a capire se sia ansia per l'incertezza del domani o pigrizia. O entrambi.
Mi sento molto stanca e fiacca. Ho voglia di muovermi ma il tempo deprimente ed autunnale di questi giorni mi smonta.
Sento il bisogno di prendere e fuggire anche solo per pochi giorni senza l'incubo del telefono, della mail o delle reciproche visite.
Per carità sono felice di uscire a bere una cosa con Kalos, mangiare pizza con Guida&Co o andare alla Fenice con Cugina.
Però non mi sento padrona della mia vita.
E per una che ad inizio anno ha votato a se stessa che questo anno si sarebbe solo fatta del bene, beh, non mi pare una gran riuscita.
Intanto lunedì ho un colloquio per andare a fare l'animatrice nei villaggi turistici. Non il massimo della scelta però un'ottima scusa per stare via tre mesi e vedere e conoscere persone e realtà nuove.
Ci conto più di quanto non ammetta.
Incrociamo le dita!


Seya

martedì 19 marzo 2013

di cosi e tesi

Oddio sta per succedere.
Giovedì. Giovedì mi laureo.
E sebbene tutti mi ripetano che ormai è tutto in discesa, che devo stare tranquilla, che le cose si risolveranno velocemente.
Ovviamente le cose non potevano andare lisce.

Al mio pc è saltata la scheda grafica, mi sono presa un mal di gola da manuale e piove. Okay, oggi c'è il sole, ma non conta.
la cosa che mi ha stressato maggiormente è stata la questione del pc.
Prima non me ne preoccupavo perché mi ero fatta promessa da mio padre di farmi prestare il suo, costringendolo ad installarsi un programma specifico.
Lo ha fatto? no..e dopo uno si stupisce che io mi arrabbi. Gli ho chiesto di installarlo per settimane. Risultato? Nulla.
E il motivo? Tanto tra un po' ti arriva il pc nuovo.
Un coso che ha scelto lui, pagato lui, preparato lui.
Una gioia.
Adesso sto scrivendo dal coso. Non mi dispiace. E' più leggero di quello che credevo e sembra veloce.
E ho installato il programma.
Funziona e gira.

Adesso devo solo calmarmi. Una passeggiata. Non ce la farò mai.
Già mi vedo giovedì alle 16 (discuto di pomeriggio! bleah) con un attacco di panico.

Forse la settimana prossima le cose mi sembreranno diverse.

Vi lascio con un estratto dai miei ringraziamenti finali.
E' parzialmente ripreso da un post di alcuni anni fa, ma è sempre attuale.

Le persone sono come le funzioni.
Si delineano nello spazio man mano che il tempo scorre e defi niscono grafi ci particolari e caratteristici.
Così come ci sono funzioni periodiche, lineari, simmetriche, derivabili, integrabili, continue, limitate, ci sono persone che amano la quotidianità ripetendo ogni giorno piccoli gesti che le fanno stare bene; ci sono persone che hanno uno spirito grande e forte, nobile, persone che hanno fatto molto e lasceranno molto; ci sono persone semplici e cristalline; ci sono persone che vivono per gli altri e si de finiscono tramite essi.
Così come uno spazio è popolato da funzioni che si intersecano e variano una a causa dell'altra, la vita di ogni persona è popolata da tanta gente che in fluisce, chi più chi meno, sulle sue scelte e sulle sue decisioni.
La stessa cosa vale per me e per questo non starò qui a nominare una per una le persone da ringraziare. Sarebbero troppe e ne perderei qualcuna per strada.
E' bello vedere che ci sono persone che ti hanno segnato tanto da diventare costanti e fanno così variare, forse di poco, ma in alcuni punti in maniera signifi cativa il tuo andamento.
Costanti ce ne sono state, costanti ce ne sono, spero ce ne saranno.
E quelle che c'erano e ora non ci sono più non le rende meno importanti, anzi, forse il loro insegnamento è più profondo perchè legato alla paura di dimenticare.
Mi piace pensare a me stessa come ad una funzione un pò ostica. Mi piacerebbe avere in me una qualche tangente, magari legata all'umore, e rappresentare un grafi co simpatico e curioso. Non so se defi nirei integrali positivi, indubbiamente però la mia derivata sarebbe una di quelle schifezze che speri sempre di non ritrovarti in un compito, e che puntualmente vi si presentano orgogliose e beff arde. Non credo sarei periodica, in fondo ne sono contenta, e non necessariamente lineare.
Tutte le funzioni che ho conosciuto e con cui mi sono intersecata hanno lasciato un retaggio importante, come se il supporto di questi punti fosse compatto e io dovessi farne i conti.
E con in tasca i conti fatti, mi laureo e inizio un nuovo capitolo della mia vita, curiosa di vedere quali funzioni mi segneranno maggiormente nel tempo a venire.
Al momento la certezza è una sola. Se fossi una funzione forse farei ciò che non faccio quotidianamente: volerei libera e spavalda nello spazio matematico.


Seya

PS: devo trovare un nome al coso

mercoledì 13 marzo 2013

tesi..again!

Avete presente Too Much Love Will Kill You dei Queen?
Avete presente quella frase che dice
"I feel like no-one ever told the truth to me
About growing up and what a struggle it would be
In my tangled state of mind
I've been looking back to find
Where I went wrong"

Bene, mi sento cosi`.
Dovrei darmi una calmata ma non ci riesco. Riesco solo a pensare che domani il Relatore mi guardera` male e io gli diro` "lunedi` stampo la tesi. Com'e`, resta".

E piu` mi ripeto che e` lui quello che ha avuto la copia della tesi nel suo pc per due mesi senza guardarla, piu` penso che forse in quei due mesi avrei dovuto stupirmi di non sentire correzioni.

Ora si lavora...e non riesco piu` a capire su cosa!



Seya

lunedì 11 marzo 2013

tesi

Non lo credevo possibile ma sto iniziando ad odiare la mia tesi. O meglio, odio il mio Relatore.
Mia Cugina dice che e` normale, che ci sono passati tutti quelli che hanno fatto l'universita`, che i rifacimenti dell'ultima ora sono abitudine.
Tutto bene se non fosse che io avevo concluso la tesi due mesi fa!

Ora dovrei solo fare il controllo ortografico, non riscrivere parti!

Dovrei avere l'ansia da vestito, da scarpe, da trucco, da cena..
Non da Relatore!


Non ce la posso fare..



Seya

venerdì 8 marzo 2013

sopa

Stamattina, venedo in Torre, stavo pensando a quanto ormai sia diventata abitudine, non solo mia, descrivere i propri avvenimenti e le proprie sensazioni in una frase o poco piu`.
Facebook e Twitter hanno tolto la capacita` e la possibilita` di articolare un pensiero e un'emozione.
E si` che io li uso poco. O meglio, ci scrivo poco. Poi in realta` leggo tutto, o quasi.

La prima cosa che faro` dopo la discussione sara` rimettermi a scrivere di buona lena, e funque procurarmi un pc nuovo. Uno di quelli leggeri, che sono veloci e hanno una memoria decente, su cui non installare niente piu` del necessario. E` facilmente trasportabile. Magari lo trovero` arancione!
Al mio e` partita la scheda grafica. A quindici giorni dalla discussione!!

La tesi va bene, la presentazione, a mio avviso, anche. Piu` tardi vado dal Relatore a farmi trattare male. Speriamo sia clemente.
Che poi non so se essere felice o depressa: il mio Relatore e` prsidente di commissione interna ed esterna.
Quindi potrebbe premiarmi e darmi tutti i punti per il lavoro (6) oppure massacrarmi.
SPeriamo nella prima.
Sotto la scorza sadica e intimidatoria e` una brava persona.

Chi lo sa, magari si ricordera` anche di farmi gli auguri per la festa della donna!



Seya

domenica 3 marzo 2013

la migliore versione di sè

Alla fine comprare scarpe è stato più semplice di quello che pensavo, complice un gelato, uno spritz e un colpo di fulmine.
Il gelato me lo sono preso camminando per Strada Nova, sotto il sole delle 14 del pomeiggio, in mezzo a pochi turisti e tanti avventori.
Lo spritz l'ho bevuto al bar dove siamo entrate con Cugina e AmicaSua per aspettare che il negozio aprisse.
il colpo di fulmine l'ho avuto davanti alla vetrine di Bellin, guardando un meraviglioso paio di decollete scamosciate, tacco 8.

Non dirò altro, ne il colore nè il modello preciso. Ma mi stanno da dio!
Poi siamo passate alla Parigina e anche lì scarpe brute ma comodissime. E, come dice AmicaSua
"Ti stanno da Dio".
Alla fine Cugina mi ha regalato le scarpe della Parigina, io ho preso le altre. Comprarle entrambe sarebbe stato finanziariamente impossibile.
E così ho comprato non uno, ma due paio di scarpe. Nessuno delle quali da ginnastica, sottolinea Cugina.
Un miracolo..o una tragedia?

Cugina è solita ripetermi, specialmente in questi giorni in cui come un mantra mi ripete "il giorno in cui farai un colloquio di lavoro...", una cosa del tipo:
"Con la camicia stirata e un bel paio di scarpe, vai dappertutto!"

Un pò come dire, "l'abito fa il monaco".

Io che sono un'anticonformista con le contropalle, questa cosa la digerisco poco.
Eppure, a mente fredda, capisco che nel momento di un colloquio, che sia di lavoro, che sia romantico, devi sempre presentare la parte migliore di te.
E se questo significa comprare uno scomodissimo reggiseno nero con ferretto solo perchè ti "tira su" anche quello che non c'è, zitta e vai.
Sono piccole cose che possono fare la differenza!

Per alcune persone, presentarsi come "la migliore versione di se stessi" significa rinnegarsi. Accade.
Io spero di non ridurmi così.
Indosserò un vestito, i tacchi e un reggiseno scomodissimo, ma avrò anche la mia treccina tra i capelli, le slides arancioni e gli orecchini sberluccicosi.

Spero di essere una buona versione di me stessa. La migliore la potrò raggiungere solo quando avrò raggiunto una maggior consapevolezza di me.
E poi si sa, la perfezione annoia!



Seya

sabato 2 marzo 2013

compriamo scarpe

Tutta la trafila del vestito e delle scarpe per la Laurea è in atto.
Ho assoldato Cugina e le ho detto chiaramente:
"fa finta di avere una barbi oversize da vestire"
e lei mi ha ascoltato.
Con il vestito ci siamo trovate velocemente. Con le scarpe già più problemi.
Oggi pomeriggio ci riproviamo ma credo andrà male..e poi io odio comprare scarpe. Niente da fare, non mi piace e non mi diverto.
Le trovo esagerate:stanno a contatto con tutti i pavimenti più lerci, allora perché spenderci soldi?
Mah..
Poi io vorrei i tacchi, lei mi fa notare che con la mia altezza il complesso sembra un lampione traballante.
Io le vorrei in pelle scamosciata, lei verniciate.
Io nere, lei rosse.

Mah! Sarà comica!



Seya

martedì 26 febbraio 2013

tecnologia

Ho passato la mattinata a studiare con Angioletto. O meglio, io ho tesato; lui ha leggiucchiato gli appunti, cincionando con il cellulare.

Credo sia stato uno dei pochi, veri, argomenti di discussioni, il suo cellulare. Ne ha uno nuovo (l'ennesimo), grande, touchscreen, quasi un pc.
Va in internet, messaggia, chiama.
Tra un po' lo usera` come specchietto per pettinarsi e lo dotera` di carta igienica per il bagno.
Inutile, non riesco a condividere il suo entusiasmo.
Ci ha provato in tutti i modi ma poi ci siamo divisi ognuno della sua idea: lui convinto che il cellulare che ha sia il massimo, io che sia un mezzo di alienazione.

Io non sono contro la tecnologia, anzi, non potrei vedermi senza computer! Ma i telefoni proprio non li leggo.
Mi scocciano le chiamate. Sono convinta che la parola scritta sia il massimo della comunicazione e l'unica vera alternativa al confronto diretto.
Non parliamo delle videochiamate. Orrore! Perche` devo imbellettarmi per rispondere al cellulare? Io spesso rispondo che sto nelle peggiori condizioni!
E poi gli accessi online.
Non nego che possano essere utili, anzi, utilissimi!

Ieri sera per raggiungere la riunione della Coop (per avere il buono dei soci, mica per altro!) mi sono persa tra le brecane e avere un gps mi avrebbe evitato parecchi chilometri. Pero` volete il gusto di fermarsi in un piccolo bar di campagna dove ancora i vecchiotti giocano a carte o alle macchinette e parlano dialetto veneto per sentirmi dire che "I tosi de oggi no i sa neanche dove i viva!", quindi rimettermi in macchina.
Sono piccole cose che ti fanno ridere.

Un paio di settimane fa, al compleanno di Al, credo di essere rabbrividita:
Alcuni amici del festeggiato erano in ritardo e lui, colegandosi online, con un semplice comando e` riuscito a visualizzare su una mappa la posizione dei ragazzi. Per Al e Angioletto e` un modo per vedere "a che punto sono", per me e` pedinamento puro.

Non so. I cellulari come quello di Angioletto o di mio padre, o comunque l'uso che se ne fa lo trovo alienante.
Apprezzo la comodita` di essere sempre rintracciabile, di avere mappe e telefoni utili a portata di mano e di essere informata 24h...pero` mi sembra di perdere il rapporto piu` umano con quello che mi circonda.

Quando ho cercato di spiegarmi con Angioletto, lui ha replicato con un:
"E si`. Anche io ero cosi` poi Al mi ha fatto progredire. Sono evoluto"
Evoluto??
Non sono mica un uomo (donna!) preistorico!
E non per tirarmela troppo ma per alcune cose sono molto piu` avanti di lui.

Ho lasciato cadere il discorso pero` mi ha fatto un po` tristezza vedere come un'altra persona sia stata aggirata da uno stile di vita che ti vuole vigile e pronto 24h al giorno.

Forse in questo, si`, sono indietro.



Seya

venerdì 22 febbraio 2013

il sushi indiano

Questa settimana ho passato un paio di sere estremamente piacevoli in compagnia di Mela e Medico.
Solo noi tre.
Lunedi` sera spritz in un bacaro del centro di Padova, ieri sera ristorante indiano (ed eravamo partiti con l'idea di mangiare del sushi!).

Adoro questi due ragazzi. Sono tranquilli e leali, ma nella loro pacatezza sono delle immense "bronse coerte" ovvero delle piccole pentole di idee folli, biondi entrambi.
E sto bene con loro.
Era un po` che non mi divertivo con altre persone in maniera tanto genuina ma non per questo stupida.
C'`e stato forse uno spritz che ti rende piu` allegra del solito, una maledetta FdM che ti fa ridere a crepapelle e tanta complicita`.
Loro due, tra loro, dovevano sistemare alcune questioni e non mi e` pesato starmene seduta al mio posto mentre loro si scambiavano opinioni, intenzioni e confronti. Si sono scusati per avermi esclusa ma ho scoperto la mia bocca dire, in maniera molto sincera, "se avessi voluto dire qualcosa, intervenire, l'avrei fatto. Ho un'idea al riguardo, ma dovevate parlarne un po' tra voi".
Ed e` vero. Non mi sono sentita esclusa.

E se penso che Medico voleva chiedere anche ad E mi viene un colpo.
Non mi ha fatto niente di male, a parte che si comporta come se avesse una scopa su per il c**o e non capisco il perche`, pero` l'idea di vederla mi fa venire il mal di pancia.
E domani sera ci eravamo accordate per uscire anche con gli altri, i quali hanno tutti tirato pacco.

E io adesso che faccio?

Ci pensero` domani mattina....intanto sorrido pensando che conosco delle persone stupende.


Seya

lunedì 18 febbraio 2013

tempo

Quando torno a casa la sera, in questi giorni, mi sembra che la giornata si sia svolta a rilento. In realta` il tempo corre.

Tra un mese mi laureo.
Tra un mese devo decidere cosa fare della mia vita.
Tra un paio di mesi ci sono gli spettacoli dei burattini.
Tra un paio di mesi bisogna pensare se continuare o lasciare il gruppo.
Tra quattro mesi la scuola finisce e le ripetizioni pure.
Tra quattro mesi bisogna trovare un nuovo supporto finanziario.

Intanto e` tornata E da Singapore.
La cosa ha suscitato in me sentimenti contrastanti.
Sono contenta sia tornata ma forse preferivo il rapporto a distanza. C'e` qualcosa nel rapporto "vicino" tra noi che mi urta: lei e` un po' maestrina, io sono una pigrona; lei e`presente e ci tiene che la gente si faccia viva con lei, io mi dimentico di accendere il cellulare.
Non saprei.
La cosa che ho constatato pero` questa mattina e` che non e` cambiata. Se da una parte questo e` rassicurante perche` so come trattarla, dall'altra mi chiedo che cavolo di esperienza abbia fatto. Forse semplicemente il suo modo di fare e` talmente radicato in lei da renderla immune alle evoluzioni, forse le evoluzioni si vedranno nel tempo.
boh!

Stamattina poi sono riuscita a "sparlottare" anche con Stellina che mi ha subito chiesto, oserei dire a bruciapelo, cosa ho intenzione di fare con Principessa: cercare di rafforzare il filo sottile che ci unisce o reciderlo?
Non ho saputo risponderle.
Nella mia testa le uniche parole che si presentavano erano "non me ne frega un c***o di niente. Vuole ricucire, lo faccia; vuole recidere, recida".
Una sorta di "lasciamo fare a lei" che potrebbe portare a due cose: io finisco per essere la vittima e lei la cattiva oppure io faccio quella che ha sempre ostacolato le sue buone intenzioni e lei e` l'eroina fallita.
In entrambi i casi io avrei un comportamento passivo.
Non mi piace.
E non capisco perche` la mia testa sia convinta che questa sia la cosa migliore.



Seya

giovedì 14 febbraio 2013

Sopa de informaciones

Uh, mamma, che settimana!
Dalla fine dei miei esami il mondo sembra aver accellerato vertiginosamente il suo andamento.
Le dimissioni del Pastore Tedesco, la Campagna Elettorale, il Carnevale, il Brutto Tempo, la Morte di mia Nonna, Sanremo, l'elezione di un nuovo Co-Relatore.
Ad un certo punto stavo per alzarmi su una sedia e, in perfetto stile Mafalda, urlare:  "Fermate il mondo, voglio scendere".

Vorrei commentare tutti questi avvenimenti eppure non sento la mia testa piena di tante cose da dire. Una cosa è certa, adesso ricomincio a seguire questo povero blog in maniera più costante...

..beh, i buoni propositi ci sono!

Seya

martedì 5 febbraio 2013

One day it will all be over

Non so se la ricordate, è una canzone dei Lighthouse Family, si intitola High.
E' una delle canzoni più belle degli ultimi 30 anni.



Oggi mi sento un pò come dice la canzone, solo che io non ho un mio "You", o forse ne ho parecchi considerando amici e parentame vario.
Comunque, oggi è finalmente finito l'incubo e mi posso sentire leggera e libera.
Ho registrato l'ultimo esame e venerdì vado in Segreteria Studenti per la consegna della domanda di laurea e del libretto.
Sta per finire un'epoca.

Non so cosa accadrà dopo, dopo il fatidico 22 marzo che sembra sarà la data di discussione. Intanto però sono felice.
Oggi, quando ho registrato il mio miserrimo 19 stavo per mettermi a piangere dalla gioia: fine.

Fine di esami, prove, orali, formulari, libri di testo, dispense, compiti.
Fine di lezioni, tutorati, sessioni di studio, conferenze, laboratori in aula info.
Fine di code in mensa, code in segreteria, code in bagno nell'intervallo tra due lezioni, code alle macchinette.

Ma anche fine di condivisione di sensazioni di panico, paura ma anche entusiasmo con persone con cui non ho legato ma ho conosciuto.

Ora come ora, posso affermare non mi mancherà nulla, magari tra un mese avrò la nostalgia del chinotto delle 16, dell'aula informatica, degli strafalcioni linguistici dei professori.
Ora come ora, mi sento solo estremamente leggera e libera da quello che per troppo tempo è stato un peso.



Seya

venerdì 25 gennaio 2013

Europei

No, non sono morta.
Sto seguendo gli Europei di pattinaggio. Una meraviglia!
Se avete tempo e voglia andate su raiSport2 e seguite..per una volta che la rai trasmette qualcosa di interessante!!


Seya

martedì 22 gennaio 2013

prova burattini

Domenica abbiamo finalmente presentato lo spettacolo di burattini davanti ad un pubblico critico e variegato, tra cui genitori, un paio di bambini, alcune maestre e una nonna.
Allora, lo spettacolo di per sè è piaciuto. Interessante, coinvolgente, stuzzicante.
I personaggi che avevamo costruito come "divertenti" sono risultati addirittura spassosi, quelli cattivi hanno fatto paura, quelli seri sono risultati "petulanti", giustamente.
Abbiamo eseguito tutto il copione, utilizzando le musiche al tempo giusto, con voci intonate nei punti di canto (da cui sono sollevata per buona salute di tutti) e facendo sollevare le scenografie in modo corretto e pertinente.
Le attività sono state apprezzate, specialmente quella riguardante  le parti del corpo, e Hangman. La prima attività, quella riguardante gli idioms, è un pò pesante, l'ho sempre pensato, però sembra abbastanza curiosa per chi non ha mai studiato "a good friend is worth his weight in gold". 

Per carità, non è andato tutto bene. Io ho sbagliato un paio di attacchi, cosa che Principessa mi ha fatto notare fino all'esaurimento, ci sono stati dei momenti morti dovuti ai problemi tecnici che avevano dietro e le casse hanno sfrusciato per un pò.
Ovviamente anche gli "strafalcioni" non i sono sprecati: da un mio involontario "What do we have to go?", al "It open" di Principessa, per passare per il "Stealing is easier than what..I..thought?" di Kàlos.


Ci hanno fatto notare che il finale è un pò sottotono e quinidi dobbiamo riscriverlo, hanno consigliato di usare meglio alcuni personaggi secondari e sono rimasti molto soddisfatti delle scenografie.

Però siamo soddisfatti.

Ora è da capire se interesserà agli insegnanti che avevamo contattato mesi fa, nessuno dei quali è riuscito ad intervenire, e alle loro classi.

Devo ammettere che sono soddisfatta del lavoro degli altri e del gruppo che si è creato anche se preferirei una maggior serietà (e io sono la prima a dovermela imporre) durante le prove e una maggior elasticità.
Principessa nello specifico è talmente rigida riguardo le battute da risultare insopportabile: se non viene detta tutta la battuta così come è stata concordata, va in panico e la scena si ferma.
E manca anche un pò di fiducia nei confronti delle mie idee scenografiche: faccio un sacco di cavolate, ma a volte ho anche delle idee buone e funzionanti, che potrebbero essere usate senza dover per forza passare per liti e sguardi perplessi.
Il mio ultimo mantra per quanto riguarda i burattini è "fai da te, che fai per tre", motivo per cui le scenografie me le faccio e brontolo se le poche cose che delego non vengono come voglio.

Vediamo come andiamo dopo la "pausa-esami".


Seya

venerdì 18 gennaio 2013

l'avevo appena detto

Cosa avevo detto l'altro giorno? Che Mela ha raggiunto la pace dei sensi ora che ha il ragazzo? E se si lasciamo? Beh.. se si lasciano Seya prende la macchina e va dalla sua amica.
Speriamo bene!


Seya

martedì 15 gennaio 2013

ritrovarsi

Ieri sera c'e` stata la mitica ripatriata con Mela e Angi. Si e` riformato il gruppo dela V superiore..dopo cinque anni.
Con Mela ho continuato a edermi durante questi anni, di Angi ho sentito le vicende seguendo i social network.

La serata non era partita bene: il posto in cui saremmo dovute andare era chiuso e quindi abbiamo deviato all'ultimo verso un altro in cui nessuna delle tre era mai stata. Ma siamo sopravvissute!

E quindi eccole li`, tre ragazze, coetanee, che piu` diverse non si puo`.

Mela e` sempre stata quella piu` brava tra noi, nel senso di rendimento e di "testa". Non e` mai stata quella da cui ti saresti aspettata un'uscita fuoriluogo, una situazione imbarazzante o una bugia. Limpida e sincera, l'ho sempre considerata la parte migliore di me.
Quella con cui Mamma e` sempre stata contenta io uscissi, quella da cui si andava per studiare, quella da cui si mangiavano cose sane, fatte in casa.
L'immagine che ho di lei a quei tempi e` una ragazza con lunghi capelli biondi, una felpa rosa o gialla, jeans chiari e zaino in spalla.

Angi era quella arrivata in quinta. Quella determinata ma sensibile, talmente consapevole di se stessa da risultare superba, profondamente legata alle sue idee e al suo stile di vita, dall'umorismo sottile.
Era quella da cui ci si aspettava ogni mattina una domanda nuova di matematica o fisica, mente nelle materie umanistiche si trascinava. Quella che abita in centro, ha una macchina sua, ma non te lo fa pesare, e sua mamma ti offre il pasticcio di rosticceria perche` lei non sa cucinare.
Nel vestire e` sempre stata sofisticata ma semplice: pantaloni in cotone, camicia e maglioncino. Poi gli occhiali, immancabili sul nasino e capelli corti, a caschetto, castani e lisci.

Io ero quella inquieta, specialmente in quinta. Insofferente della vita, sognavo di cambiare aria, fuggire. A scuola avevo i colpi di genio, ma anche le cadute di stile! Aiutavo tutti ma me ne stavo sulle mie. Avevo la mia compagnia, avevo il moroso, avevo le mie paranoie da diciottenne irrequieta.
Ero quella che la mattina si buttava nell'armadio e arrivava a scuola con i calzini spaiati, la felpa comoda e i jeans. Gli occhiali da sole sempre in testa e la treccina australiana legata tra i capelli.

Eppure stavamo bene insieme.

Ieri sera eravamo persone diverse. Non necessariamente peggiori, eppure ancora estremamente coerenti.

Mela e` Mela. Perfetta con lo studio, con il fidanzato, alcuni amici con cui esce di sera (i rimasugli della Compagnia) e un lavoro in pizzeria nel finesettimana. Ha imparato a tornare tardi alla sera, ma avvisa. Ha combinato alcuni disastri culinari, ma ha recuperato da brava donna in erba. Ha trovato un equilibrio tra studio e vita sociale.
Porta ancora i jeans, ma ha sostituito la felpa con maglioncini e collane, e i capelli non le cadono piu` morbidi sulla chiena, ma solo tagliati, seri e puliti, sotto le orecchie.

Angi e` ancora chiara con se stessa e determinata. Ha cambiato corso, ma recuperato brillantemente in un altro ambito. Lavora (presso l'Azienda di suo padre) e si tiene in forma con Salsa e Merengue.
Ha sostituito le scarpe da ragazza con i mocassini, ha intrecciato forcine nei capelli e ha sostituito il cardigan rosso con un pullover verde scuro.

Io sono quella che leggete qui. Mi butto ancora nell'armadio e ne esco con una maglia e il gilet nero sopra. Mi trucco e lascio che la mia treccina di capelli mi pesi sulla spalla.
Sono ancora irrequieta, sono ancora sulle mie e ho ancora le mie FdM colossali.

Eppure e` stato bello rivedersi. E` stato bello notare l'affinita` che c`e' ancora, e riscoprire la voglia di sederci attorno ad un tavolo a mangiare un boccone.

La prossima volta, si spera, non dovremo aspettare cinque anni!



Seya

sabato 12 gennaio 2013

I ragazzi del coro

Prima stavo facendo zapping in tv e sono capitata sul programma I Ragazzi Del Coro su Rai5. Mi ha incuriosita e l'ho seguita.

Devo ammettere che era un bel pò di tempo che non vedevo un programma tanto intelligente, curioso e divertente.
Praticamente, un insegnante di musica Gareth Malone interviene nelle comunità inglesi e usa la musica e la cultura come punto di aggregazione e di riscatto sociale.

Nella puntata di oggi, nello specifico, lavorava in una scuola elementare e cercata di attirare alla lettura i ragazzi di sesso maschile. Sembra infatti che dai dati nazionali, le prove di letture dei ragazzi maschi siano molto peggiori di quelle femminili e rasentino l'analfabetismo.

Malone,  dopo aver studiato il problema e scoperto le cause del basso rendimento dei ragazzi, interviene con esercitazioni mirate per stimolarli.

Tra le molteplici cause, vedi playstation e computer, c'è la mancanza di un esempio in casa. La regola base. Se il papà non legge, i figli maschi non leggono. A questo proposito, malone ha fatto intervenire i papà che, pur riluttanti, hanno aiutato, leggendo con i figli e facendoli divertire con imitazioni e ricreazioni fantasiose.

E non si tratta solo della lettura, anzi la lettura diventa il fine.
Ha messo in atto delle attività in cui ripropone le tecniche di guerra dei Romani, facendoli disporre in legione e munendoli di gladi e scudi, per insegnare loro il lavoro di squadra e il fascino della storia; ha portato i ragazzi al mare e ha letto alcune descrizioni marine facendo notare le somiglianze; ha fatto accampare i ragazzi di notte leggendo intorno al fuoco storie di fantasmi per sviluppare la loro creatività resa piatta dalla playstation.

Per ultimo, ha sviluppato la lettura promuovendo il Campionato Scolastico di Lettura: ha diviso i ragazzi in gruppo, ognuno con un libro da leggere in una settimana, al termine della quale sostenevano un test per verificare se avessero letto il libro.
Le prime settimane pochi leggevano ma poi la competizione ha spinto tutti a impegnarsi.
Al termine del mese, tutti i ragazzi sono ampiamente misurati.

Oltre ai lavori a squadra Malone ha messo in atto attività individuali svolte a migliorare le singole pecche.
Quella che ho preferito è stata l'attività della Caccia al Tesoro. Al posto dei rebus e degli indovinelli per arrivare da un punto all'altro, avevano delle indicazioni da leggere uno alla volta a voce alta. "Mai mollare", questa la lezione da imparare.

Credo settimana prossima replicherò!



Seya

mercoledì 9 gennaio 2013

Macchina in Panne

La macchina di Mamma si è fermata, in garage. Batteria scarica.
Seya e Papà hanno trascinato la macchina fuori, hanno avvicinato la macchina di Papà, aperto i cofani e collegato i cavi.
La dolce pulzella già si vedeva il padre fulminato a terra!
Quindi finchè lei cercava di far partire la macchina, lui controllava i cavi.
Niente da fare.
Hanno ritrascinato la macchina dentro il garage, superando il gradino di ingresso, e fermato il macigno prima che si schianatasse contro il muro opposto.
Papà: -Tira il freno a mano e recupera le chiavi-
Tra la portiera e il muro sinistro ci sono a malapena trenta centimetri, meno considerando scatole e cose ammassate intorno.
Seya si appiattisce, apre di poco la portiera e si lancia dentro l'abitacolo, lasciando penzolare fuori una gambe e facendo perno sull'altra.
Tira il freno a mano ringraziando Madre Natura di averla dotata di braccia lunghe e recupera le chiavi.
Quindi si rimette in piedi.
Papà la guarda e dice:
-Ma non potevi entrare dalla parte del passeggero?-
Seya non ci aveva pensato.


Seya

lunedì 7 gennaio 2013

ritornata

Sono riemersa dal caligo e sono tornata in quel di Padova.
Sigh!
Vorrei poter dire che gli ultimi venti gioni sono stati entusismanti e speciali. Non lo sono stati, non esattamente.
Sono stata bene ma ora sento il bisogno di disintossicarmi dalla mia famiglia (Papà, Mamma, Cugina e Zia).
Un viaggetto?
Mah, direi di no..Mi sa che mi chiudo in Università e dò il maledettissimo esame e discuto la finalissima tesi.

Abbiamo passato il Natale a Venezia, pigiati in Cà delle Comari. La notte della Vigilia, al solito, abbiamo frequentato la Messa di Mezzanotte di San Marco, officiata per la prima volta dal nuovo Patriarca.
E' finita alle due passate! Ci siamo sorbiti tutto il rito patriarchino, mezzo in italiano, mezzo in latino.
Al rientro siamo crollati per il sonno.
La cosa divertente è stata ovviamente la FdM che abbiamo fatto (in gruppo) poco prima della messa. Strano che non fosse successo, dite?!
Allora, siamo arrivati prestissimo in vista della folla che si annunciava, intorno alle 22. La piazza è affollata, non troppo, e ci piazziamo per primi (!) davanti alla porta d'ingresso laterale da cui siamo sempre entrati.
Dietro di noi si incolonnano tutti.
Quasi tutti i turisti presenti si avvicinano e ci chiedono se fossimo sicuro di quell'ingresso.
"Ma certo!" assertiamo convinti "Sure! Oui! Da!"
Da più di una parte, si sente:
"They're italian. They should know.."
Stiamo lì tranquilli e sereni, poi un guardiano si affaccia e ci fa segno di dover entrare dal portone centrale.
Panico.
Istintivamente io mi giro per urlare l'informazione a tutti ma Cugina mi afferra per il collo e urla:
"Seya, cammina!"
E dietro di noi si muove il codone di fedeli come un serpentone.
Restiamo primi della fila e dietro di noi i commenti sono:
"They're italian!"
Siamo entrati a testa china.

Il Capodanno invece lo abbiamo passato in Foresteria, nella casa dei Colli, da cui sono tornata neanche due ore fa.
Ebbene sì, quest'anno niente feste, niente amici (Stellina è venuta da noi) e soprattutto niente drammi.
Un pò mi è mancata la "festa" chiassosa e giocosa del Capodanno ma quest'anno più che mai mi sono convinta che si tratti solo di un giorno!
Non dimostro il bene/non bene che voglio alle persone solo passando con loro una serata.

I giorni della settimana appena trascorsi sono stati tranquilli e piacevoli, nonchè goderecci! Tra Cenone e Pranzo di Capodanno, Befana e Compleanno di Mamma, nonchè cene a tema con parentame vario aggregato, credo di aver messo su non pochi chili.
Non mi servivano.
Vediamo se con la tensione dei prossimi giorni qualcosa perdo..mah!



Seya