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mercoledì 13 marzo 2013

tesi..again!

Avete presente Too Much Love Will Kill You dei Queen?
Avete presente quella frase che dice
"I feel like no-one ever told the truth to me
About growing up and what a struggle it would be
In my tangled state of mind
I've been looking back to find
Where I went wrong"

Bene, mi sento cosi`.
Dovrei darmi una calmata ma non ci riesco. Riesco solo a pensare che domani il Relatore mi guardera` male e io gli diro` "lunedi` stampo la tesi. Com'e`, resta".

E piu` mi ripeto che e` lui quello che ha avuto la copia della tesi nel suo pc per due mesi senza guardarla, piu` penso che forse in quei due mesi avrei dovuto stupirmi di non sentire correzioni.

Ora si lavora...e non riesco piu` a capire su cosa!



Seya

lunedì 10 dicembre 2012

cantiam cantiam

Sottofondo del mio lavoro di tesaggio (ovvero scrittura della Tesi con l'orrido programma Latex) sono le sigle dei cartoni animati degli anni '80-'90.
Piu` alcune piu` moderne che mi piacciono particolarmente.

Perche` la scelta?
Per caso.

Per scrivere al pc presso l'aula infromatica dell'Universita` ed evitare disturbatori o rumori esterni, avevo messo su una mia playlist da youtube.
Mi addormentavo.
Poi ecco suonare questa e risvegliarmi di colpo!
Da allora ha preso il via questa abitudine.

Un po' pazza, un po' peculiare. Ma tutta mia!

Ora tocca a questa:

...e devo stare attenta a non mettermi a cantare!

Seya

domenica 18 novembre 2012

rumore

Sono reduce da una nottata in discoteca, discoteca gay, ovviamente.
Il che significa che non eravamo più di 20 ragazze, trans comprese. Probabilmente l'unico locale di Padova in ci non c'era coda per il bagno femminile, mentre per quello maschile serviva la prenotazione!
Non è stato male. Ero lì con Al e Angioletto, cosa che mi ha fatto sentire un pò come terza incomoda in alcuni momenti, ma loro sono dei tesori e non me lo fanno pesare. Comuqnue, non è quello che mi ha dato fastidio.

Io non sono un animale da discoteca. Una volta a stagione mi basta e avanza, eccezione fatta per il Village estivo che ha un, unico, grandissimo privilegio dalla sua: è all'aperto e dunque la musica si spande i tutte le direzioni, non solo verso di te, stordendoti.

Comunque, il posto aveva appena cambiato gestione per l'ennesima volta e quindi si era lì per un'altra apertura.
Il locale è letteralmente un buco: una grande sala con una piccola console, divani sparsi che impediscono il movimento (per sedervisi si pagava un supplemento), bar interessante.
La serata è decollata tardi, intorno alla Mezzanotte. Prima eravamo tutti all'Anima a far finta di conoscerci, di essere amici e di trovarci simpatici quando in realtà si era solo in esplorazione per capire chi portarsi a letto per quella sera. 
Grandi ospiti gli animatori del Village.

Di per sè, dunque, niente di male.

Il problema è stato il rumore.
A me piacciono tutti i tipi di musica, sono molto eclettica. Quindi, mettete su qualunque cosa e inizierò a ballare, muovere la testa a tempo e dimenticarmi chi sono.
Ma evitate di perforarmi i timpani.
Il volume della musica era altissimo e il remix faceva abbastanza pena, viste le contiminazioni techno che sembrano piacere tanto ultimamente.
Gli animatori poi, quelli del Village, il loro lavoro lo sanno fare decentemente. Solo i dj hanno pensato bene di settare i loro micofoni (oltre ad un volume esagerato) con un impronta particolarmente acuta e un riverbero che faceva tremare il pavimento.
Dopo due ore, non sentivo più niente.
Mi sono allontanata dalla pista, ho ordinato una bottiglia di acqua (stavo facendo la sauna) e mi sono messa dietro a woofer cercando di tornare sulla terra.
Gli altri due hanno continuato a ballare, più che altro perchè loro potevano permettersi di ignorare la musica e dedicarsi l'uno all'altro.
Dopo un'ulteriore ora di quel caos, ho ceduto, salutando e tornando a casa.

50km/h e attenzione massima.
Non sentendoci, non ho voluto rischiare.
E' capitato che tornassi a casa dopo aver alzato il gomito. Ecco in quelle occasioni mi sentivo più sicura rispetto a ieri sera.
Ho abbacciato il cuscino e mi sono addormentata con il ronzio nelle orecchie.

Stamane va molto meglio. Non ci sono i miei e dunque non ho sollecitazioni e gente che parla. Ho messo su un leggerissimo piano di Rachmaninov e resto sul divano.

Della serie,  buongiorno giovani della notte, leoni, che la mattina vi svegliate coglioni!


Seya

PS: piccolo siparietto.
Angioletto balla, bello e tranquillo. Io copro Al. Un tizio si avvicina ad Angioletto e gli mette in mano un foglio di carta con numero di telefono, nome e ovvia proposta erotica.
Al sgrana gli occhi, afferra il foglietto, lo butta a terra e inizia a saltarci sopra.
Io mi stavo sganasciando dalle risate.
Fortuna che il ragazzo non è geloso!

martedì 13 novembre 2012

l'Arpio

L'Arpio non è il maschio dell'arpia.
Troppo facile!
L'Arpio è l'arpista maschio, ovvero il musicista che, in barba agli stereotipi e ai canoni musicali decide di dedicarsi ad uno strumento prettamente femminile, l'Arpa.

Nella fattispecie, l'Arpio in questione è Emmanuel Ceysson.

Ieri sera ha tenuto un concerto presso il Conservatorio di Padova cui sono intervenute, del tutto impreparate ma molto curiose, anche Seya e sua madre.

Il repertorio per Arpa Solista non è molto vasto ma può contare su alcuni grandi maestri che hanno creato pezzi notevoli e su arrangiamenti di pezzi per pianoforte che sfruttano la grande varietà di suoni di questo meraviglioso strumento.
Tra i maestri troviamo Prokofiev, Bach figlio, Salzedo e una sfilza di giapponesi.
Tra gli adattamenti, meravigliosi i pezzi operistici come la Fantasia della Carmen o Les Contes d'Hoffmann di Offenbach.

Seya e Mamma, come abbiamo detto, sono intervenute completamente impreparate e questo ha avuto dei risvolti molto comici come:

Seya: -Sono curiosa di sentire questo pezzo giapponese- (Gesine di Hosokawa, ndr)
Mamma: -Secondo me sarà una di quelle musiche da meditazione-
Seya: -Sdeng, pausa; sde-deng, pausa?-
Parte la musica.
Sdeng - pausa - sdeng - pausa - sdedeng - pausa..
Seya: -Mamma, sei un genio-

oppure

Arpio annuncia il bis nel suo francese stretto.
Seya: -Fantasia..ma de che? Non ho capito? Carmel?-
Mamma: - Non ho capito-
Parte la Fantasia della Carmen.
Seya (a voce alta, senza volerlo): -Ah, ma è la Carmen!-
Mezza sala che si gira verso di lei.
Seya: -Ops..-

In conclusione un concerto estremamente piacevole che ha aperto a nuove sonorità. Seya e Mamma hanno comprato i cd dell'Arpio con grande piacere (e che crepi l'avarizia) e ora si daranno allo studio.





Seya

martedì 9 ottobre 2012

ignoranza musicale

Ieri sera concerto di musica classica per pianoforte all'Auditorium Pollini di Padova.
Un ottanduenne, nonnetto arzillo di cui non ricordo il nome si e` esibito su musiche di compositori locali (Pollini, Fano, Omizzoli) per poi passare ad un breve repertorio di Schubert e Chopin.

Stupendo.
E mi sono stupita di come, nella mia ignoranza musicale, io sia riuscita a notare la differenza di livello e armoniosita` tra gli autori italiani e i piu` noti compositori europei.

Il nonnetto si deve essere divertito molto pure lui visto che ha fatto cinque o sei bis di cui, putroppo, non ha annunciato i nomi.
Oserei quasi dire che gli sono venuti meglio i bis rispetto ai pezzi in scaletta.

Comunque, la mia ignoranza musicale e` nulla rispetto al messaggio ricevuto a fine serata:

Seya: Sono ad un concerto..
Tizio: Di chi?
Seya: Chopin
Tizio: Non conosco, che cosa canta?

Inutile dire che mi sono rifiutata di replicare.


Seya

domenica 3 giugno 2012

Serata di apertura all'Arena

Ieri sera, come ormai da tradizione, sono andata alla serata di apertura della stagione lirica dell'Arena di Verona, con tanto di registrazione tv che sarà trasmessa settimana prossima.
Novità dell'anno è la venuta di E e EPGIC Jr, invece dei miei genitori che hanno preferito andare in Foresteria a trovare Eleven (trad: sono andati a Casa sui Colli a cucinare con il forno a legna).

L'anno scorso lo spettacolo era in diretta, quest'anno è stato registrato. Non lo credevo possibile ma la differenza è molta e sconcertante.
tanto l'anno scorso erano attenti e puntuali nei cambi scena e nella scaletta, tanto quest'anno sono stati approssimativi, lenti e un pò cialtroni.
La Clerici poteva dire strafalcioni (non ha preso un accento che sia uno!), le ragazzine venute per il bambolotto americano potevano urlare il loro amore incondizionato, i tecnici potevano fare danni con le amplificazioni.
Tanto poi si taglia!
Per carità, alla fine lo spettacolo è bellissimo perchè godere delle più belle opere mai scritte nell'ovale dell'Arena è sempre una bella esperienza, però anche se non mi costringete a stare "insardinata" sulle gradinate fino all'una di notte, non è che mi lamento!

Che poi, questo bambolotto americano, tale Justin Bieber, è un fantoccio senza sugo. Ieri ho sentito il suo nome per la prima volta e oggi ho visto sul Tubo un paio di suoi video: ci vuole coraggio ad ascoltare certa musica.
E' stato molto divertente prendere i giro le ragazzine sue fan che erano letteralmente in lacrime duranti i 2 minuti della sua esibizione, scosse dai singhiozzi e con il trucco sbavato.
Delle scene che non vi dico!
C'erano gli spettatori vicini a noi che si piegavano per le risate dopo le uscite di EPGIC Jr e mie. Siamo una gran coppia quando si tratta di prendere in giro gli altri!
A tal proposito, ammesso e non concesso che lo trasmettono, se dopo l'esibizione dell'americano sentite un urlo "Jus toooorrrrnnnnnnnaaaaaaa!" e una replica chiara e tonante:
"Ma anche no"....ecco, quella sono io!
E me ne vanto.
Scherzi a parte, non mi è piaciuta specialmente una cosa nel modo di fare del bamboccio:
Potrà non interessarti nulla di essere all'Arena, potranno non averti pagato abbastanza, potrai non sapere l'italiano però almeno fermati un minuto sul palco, ringrazia il pubblico e fai contente quelle fanatiche che si sono fatte il pomeriggio in coda, si sono sorbite otto arie d'opera (che male non hanno fatto loro, tra l'altro) e hanno trascinato nel loro fanatismo anche le madri e le zie.

Devo dire che le scenografie e i costumi delle opere in cartellone sono molto molto belli e meritano di essere apprezzati, i cantanti e il corpo di ballo sono preparati, l'orchestra è sempre infallibile.
Nota di merito ai tecnici delle luci che hanno saputo valorizzare i diversi interventi musicali.

L'anno prossimo si festeggeranno i 100 anni della stagione lirica e quindi non sono sicura che potrò esserci, più che altro non è detto che trovi i biglietti con lo sconto (e io il prezzo intero non lo pago).
Intanto per quest'estate mi sono già prenotata per Tosca e forse Carmen.
E vedrò di non dover tornare a casa con E che con la sua idea che "io non faccio l'autostrada perchè non trovo giusto pagare"  mi ha fatto arrivare a casa alle 3 passate.
Idea non sbagliata come principio, per carità, però stupida dopo le 11 di sera, quando le statali si riempiono di macchine che entrano ed escono da locali e discoteche e sono guidate da autisti non tutti sobri e inoffensivi.

Per il momento mi porto dentro il ricordo del "E lucean le stelle" cantata da Vittorio Grigoli !!


Seya

martedì 15 maggio 2012

Quello che (non) sono

Ieri sera, come molti, mi sono piazzata sul divano, camomilla in una mano, telecomando nell'altra per vedere Quello che (non) ho su La7 con Fazio e Saviano.
Il format assomiglia molto a quello di Vieni via con me (invece delle liste, le parole), risultando comunque sufficientemente innovativo e simpatico.
Forse un po' lungo e a tratti leggermente lezioso, come se non si potesse parlare altro che di politically e morally correct, pero` sempre attento, puntuale e coinvolgente.

Fazio mi piace, Saviano meno.
Il primo fa il suo lavoro di conduttore in maniera educata, cadendo a volte nel buonismo, ma mai nel lecchinaggio; il secondo racconta le proprie storie con sorprendente profondita` e attenzione ai particolari, a volte troppo concentrato nella sua lotta contro il Clan dei Casalesi, pero` senza mai scadere nel gia` detto.
Cosa che sarebbe difficile fare visto che di lotta alla mafia si parla sempre troppo poco, soprattutto a livello nazionale.

L'unica cosa veramente stonata e` stato per me il reparto musicale.
E voi mi direte "sara` mica importante visto i temi e le parole dette", e io vi rispondo "proprio per l'importanza dei temi trattati, si potevano fare scelte meno infelici".
Elisa che mi uccide Cat Stevens, il pianista jazz (di cui non ricordo il nome ma bravissimo) che mi rende virtuosa una ninna nanna stupenda, i ballerini che si muovono su un adattamento di Sound of Silence che fa venire i brividi, e Pelu` che non ha voce.

Ma tutto si accetta quando per una volta la tv si decide a proporre qualcosa di fresco, attuale e plurale.

Ho particolarmente apprezzato gli interventi di Erri De Luca, che si conferma un autore "della vecchia scuola", di quelli che l'etimologia delle parole la conosce e non la svende, di Paolo Rossi, la cui verve comica e` sempre molto piacevole, e il duello Travaglio-Lerner che sono sempre in grado di proporre visioni diverse ma accomunate dal buon senso.
Devo dire che non mi ha fatto impazzire Luciana Littizzetto, non per le sue parole contro la violenza delle donne, ci mancherebbe!, ma per tutto cio` che ha detto prima. Sara` che seguendola sempre volentieri a Che tempo che fa e negli spettacoli a teatro, molte delle gag le avevo gia` seguite, pero` avrei preferito avesse fatto un monologo se non piu` serio, almeno un po` meno slegato.

Ultima critica al titolo.
Concordo con Mel che si dovrebbe spostare l'attenzione dal verbo avere che indica possesso, al verbo essere. E visto che non conosco De Andre` (e per quel poco che lo conosco, non lo apprezzo) non mi sento particolarmente in colpa a dire Quello che (non) sono:

Non sono irresponsabile.
Sono un Gemelli, e quindi lunatica.
Non sono paziente.
Sono curiosa.
Non sono disonesta.
Sono anglofila.
Non sono tradizionalista.
Sono un'attenta guidatrice.
Non sono un'insegnante.
Sono una scrittrice.


Seya


sabato 21 aprile 2012

io&lui

Stasera ho passato una delle migliori serate degli ultimi tempi.

Io e Lui.

Io, comodamente seduta in poltrona con i jeans arrotolati, le all star comprate di seconda mano, usurate più che mai e i capelli alla rinfusa, a mangiare m&m's (quelle con le noccioline!) e godermi la musica.

Lui lì, sul grande schermo, a suonare un Gershwin più moderno e virtuoso che mai.
Lui e i suoi capelli pazzi.
Lui e la sua verve espressiva eccezionale.
Lui e il suo modo di suonare il pianoforte come se ci facesse sesso selvaggio. E la tastiera che gode di brutto.

Un Concerto in Fa che per un pezzo non scorderò.

Abilmente diretto da Riccardo Chailly, Bollani e il suo Gershwin.
E io.







Seya

lunedì 26 settembre 2011

madamina, il catalogo è questo

Ieri sono andata alla Fenice di Venezia a vedere il Don Giovanni di Mozart. Era la prima volta che mi recavo in quel teatro (spero non l'ultima!) e mi sono sentita come una di quelle star del jet set che odio profondamente ma che una parte di me invidia.
Eravamo in platea, eravamo tirati a lucido, eravamo spiritualmente e mentalmente preparati.

Io non sono una fan di Mozart nè come sinfonica, nè come opera però devo ammettere che alla fine non mi è dispiaciuta la rappresentazione. Don Giovanni era ben calato nel personaggio, sia come voce che come recitazione (e anche come aspetto!!), Donna Elvira era lacrimevole e sciocca come ci si apetta dal libretto, Leporello è un Figaro in erba sempre pronto a canzonarsi del proprio padrone.
Il secondo atto, nella scena della morte del protagonista, l'orchestra e opera tutta ha raggiunto il climax emotivo. Un susseguirsi di parole e note, di cambi di scena in una fuga disperata da un fantasma che altri non è che la rappresentazione del proprio senso di colpa, l'uso intelligente della scenografia rotante, punto di forza del teatro veneziano.

Tornando a Padova stavo confrontando la rappresentazione con Il Barbiere di Siviglia di Rossini visto la settimana scorsa al Malibran. Non c'è possibilità di paragone. Non perchè una sia meglio dell'altra ma perchè sono talmente diverse, come melodie, come storie, come autori, che confronti non se ne possono fare.

Ovviamente, potevo arrivare da casa in Fenice con un paio di scomodissime ballerine di raso? No, quindi sacchetto con il cambio, poi lasciato in guardaroba, e cambio scarpe nella calle prima del teatro.
Alcuni turisti mi hanno anche fotografata:


Vi lascio con una piccola chicca del teatro: seduti in platea, basta alzare gli occhi sopra il palcoscenico e si vede un bell'orologio, perfettamente leggibile, che serve al Direttore d'Orchestra per sapere l'ora (ovviamente prima dell'avvento degli orologi portatili). Io sono convinta che servisse originariamente anche ai nobili seduti in platea (cioè gli uomini) ma mia madre dice che non è così..devo informarmi!




Seya


PS: In ogni caso mi sa che in questa settimana di "apparente far nulla" in vista dell'inizio delle lezioni della settimana prossima, l'ultima cosa che ascolterò sarà musica operistica..

giovedì 8 settembre 2011

Niente

Ho perso le parole
eppure ce le avevo qua un attimo fa,
dovevo dire cose
cose che sai,
che ti dovevo
che ti dovrei.


Dietro ai miei "niente" e "non ti preoccupare" si nasconde tutto un mondo fatto di rabbia repressa, rancore, gelosia e soprattutto senso di colpa.

Ho perso le parole
può darsi che abbia perso solo le mie bugie,
si son nascoste bene
forse però,
semplicemente
non eran mie.


Io non sono la persona più sincera del mondo: quando ero piccola mi ero creata tutto un castello di bugie solo per non sentirmi sola, poi crescendo mi sono resa conto che il castello serviva a poco ed ho iniziato a non dire piuttosto che a mentire. Ancora adesso tutti sanno qualcosa di me, ma mai tutto.

Credi
credici un po'
metti insieme un cuore e prova a sentire e dopo
credi
credici un po' di più di più davvero


Tutto questo perchè non credo in me stessa. E' inutile: non mi piaccio e non mi piace la mia vita. Il più delle volte mi attacco a degl'attimi, a dei momenti di serenità, per nascondere a me stessa la mia mancanza di tranquillità. Eppure non sono portata a fare del male per ciò, nè agl'altri, nè a me stessa. Sono troppo vigliacca anche solo per questo...

Ho perso le parole
e vorrei che ti bastasse solo quello che ho,
io mi farò capire
anche da te,
se ascolti ben se ascolti un po'


Sono orgogliosa, ambiziosa e presuntuosa ma anche incapace di cedere al menefreghismo ed al cinismo. Non so se siano dei pregi o dei difetti, so solo che la mia tecnica dell'accontentarmi per essere serena non mi è completamente congeniale...ed il senso di colpa aumenta.

Sei bella che fai male
sei bella che si balla solo come vuoi tu
non servono parole
so che lo sai
le mie parole non servon più

 
Mi hanno educato alla discrezione ed alla mancanza di manifestazioni eccessive di gioia, rabbia, amore, odio. Se da una parte ciò è un bene, dall'altra mi ha portato ad essere incapace di reagire se punta sul vivo. Ci sono delle ferite che sanguinano ancora adesso e che se vengono toccate fanno versare tante lacrime, e chi le conosce, sa ferirmi senza darmi la possibilità di reagire.

Credi
credici un po' sei su radiofreccia guardati in faccia e dopo
credi
credici un po' di più di più davvero


Eppure la mia instancabile voglia di libertà ed indipendenza mi dice che con un pò di serenità e di forza, che devo trovare in primis dentro di me, le ferite possono essere dapprima riparate, quindi curate. Il punto sta nel trovare in me la determinazione per fare ciò.

Ho perso le parole
oppure sono loro che perdono me,
io so che dovrei dire
cose che sa,
che ti dovevo, che ti dovrei
.


Quando mi si attacca, la testa rimbomba di parole da urlare come un vulcano prossimo all'eruzione, ma la bocca è ostruita. Quando mi lamento per delle cose apparentemente banali, lo faccio solo per far uscire un pò di magma, o forse qualche gas... ma il ribollire dentro continua.

Ma ho perso le parole
che bello se bastasse solo quello che ho,
mi posso far capire

anche da te,
se ascolti bene
se ascolti un po'


Devo imparare a prendere nelle mie mani la mia vita, a non farmi influenzare da estranei e tantomeno dai mieifamiliari. Devo imparare a guardare avanti con ottimismo e sicurezza. Devo imparare a non avere più né sensi di colpa né rimpianti.
Devo credere di più in me stessa. 
Forse ho fatto un errore madornale a non andarmene credendo di scegliere per il mio bene ed in realtà nascondendo, forse rafforzando la mia debolezza.
Basta! Devo smetterla! Devo smettere in primis di litigare con mia madre.

Credi
credici un po'
metti insieme un cuore e prova a sentire e dopo
credi
credici un po' di più di più davvero.
Credi
credici un po' sei su radiofreccia guardati in faccia e dopo
credi
credici un po' di più di più davvero





Seya

mercoledì 22 giugno 2011

Sonata Artica - Shy




I can see how you are beautiful, can you feel my eyes on you,
I'm shy and turn my head away
Working late in diner Citylite, I see that you get home alright
Make sure that you can't see me, hoping you will see me

Sometimes I'm Wondering why you look me and you blink your eye
You can't be acting like my Dana, can you?
I see you in Citylite diner serving all those meals and then
I see reflection of me in your eye, oh please

Talk to me, show some pity
You touch me in many, many ways
But I'm shy can't you see

Obsessed by you, your looks, well, anyway "I would any day die for you",
I write on paper & erased away
Still I sit in diner Citylite, drinking coffee and reading lies
Turn my head and I can see you, could that really be you

Sometimes I'm wondering why you look me and you blink your eye
You can't be acting like my Dana?
I see your beautiful smile and I would like to run away from
Reflections of me in your eyes, oh please

Talk to me, show some pity
You touch me in many, many ways
But I'm shy can't you see

I see, can't have you, can't leave you there 'cos I must sometimes see you
But I don't understand how you can keep me in chains
And every waken hour, I feel your taking power From me and I can't leave
Repeating the scener over again

Sometimes I'm wondering why you look me and you blink your eye
You can't be acting like my Dana
I see your beautifull smile and I would like to run away from
Reflections of me in your eyes, oh please

Talk to me, show some pity
You touch me in many, many ways
But I'm shy, can't you see


Seya

giovedì 2 giugno 2011

Lirica e Dirette Rai

Ieri sera sono andata all'Arena di Verona per l'apertura della stagione lirica, stessa serata che è stata trasmessa in diretta su Rai 1.
Per me era la prima volta che presenziavo ad una diretta e devo ammettere che è stato folgorante.

Io non sono d'accordo con la politica Rai e ho smesso di seguire quasi completamente la televisione (film a parte) eppure ieri sera mi è sorto spontaneo un applauso per tutti i tecnici che ci lavorano e sputano sangue.

La serata era una celebrazione e doveva essere la serata della lirica, in realtà è stato un cabaret! E la cosa non mi è affatto piaciuta.

Il tutto è cominciato in ritardo a causa della pioggia, poi per fortuna il cielo è stato clemente. Cinque minuti prima della diretta arriva un tecnico e ci chiede di applaudire in modo da poter registrare tale rumore "spontaneo" per esigenze di diretta.
Io ho incrociato le braccia.
Per fortuna di quelli della Rai non sono tutti come me e quindi hanno avuto una bella ovazione da parte dei 16000 spettatori. Sempre per loro fortuna il pubblico era abbastanza ricettivo e quindi anche il tecnico che fa partire gli applausi non ha avuto molto da lavorare.

Hanno presentato le opere in cartellone quest'estate con una spiegazione microscopica e poi fatto sentire le arie principali.
La cosa è andata a mio vantaggio perchè avevo scommesso con mia madre cosa avebbero fatto sentire di ogni opera e ne ho indovinate 5 su 6.
Hanno cantato ed eseguito il solito Va Pensiero dal Nabucco, Ma che gelida Manina dalla Boheme, La Marcia Trionfale dall'Aida, Le Jeux de Vivre da Romeo e Giulietta ed il Libiam dalla Traviata.
L'unica che non ho indovinato è stata l'aria del Barbiere di Siviglia: avevo scommesso sull'overture, invece hanno cantato la Presentazione di Figaro.
Devo ammettere che scenograficamente sono state tutte bellissime (a parte il Nabucco che è stato ambientato durante l'olocausto..), come esecuzione però non mi hanno fatto impazzire.
Mia madre dice che probabilmente il contesto del "cerchiamo di avvicinare il populino all'Opera" ha fatto perdere fascino, io non la vedo proprio così.

A me l'opera non fa impazzire, preferisco la musica classica sinfonica, ma ho una solida preparazione alle spalle proprio grazie a mia madre, eppure spesso mi piacerebbe parlare o condividere questa mia conoscenza con qualcuno con un'età inferiore ai 50 anni.
Mi rendo conto che uno dei motivi principali per cui la gente affolla poco teatri e arene è l'ignoranza imperante.
Peccato che l'ignoranza si possa anche sopperire, quella che non si può cambiare è la Non Voglia di Imparare.
Quella è preoccupante.

Rendere un avvenimento come quello dell'apertura della stagione, una cosa mediatica ha i suoi lati positivi perchè molti possono scoprire o venire a contatto con una realtà che altrimenti non vedrebbero mai, in modo molto semplice, ma ha anche i suoi lati negativi.
Uno è il dare un'idea sbagliata dell'opera, l'altro è il decontestualizzare l'avvenimento.

L'Opera non è facile e può risultare spesso una vera noia.
Ci vuole preparazione per stare dietro a tre ore di spettacolo e a cambi scena e tempistiche tecniche che per noi ormai sono impensabili. Al cinema o alla televisione sembra tutto facile e semplice ma, per esempio, ieri sera per fare dieci minuti di Marcia Trionfale sono saliti in scena 300 cantanti e almeno 100 tecnici per posizionare le scenografie.
Alla tv si è vista probabilmente la pubblicità, durante l'Opera invece avviene tutto finchè la scena è spostata in un altro angolo.
Vorrei che l'Opera fosse più seguita ed amata ma allo stesso tempo vorrei che non diventasse un fenomeno da baraccone.

Il problema della decontestualizzazione va invece a toccare un problema diverso: l'audience. Io sono disposta a scommettere il mio biglietto per il Romeo e Giulietta del 24 Agosto che 3/4 di quanti sono intervenuti ieri sera erano lì per Morandi o per i Modà (che hanno fatto pena!)....e la cosa è triste.
Sul momento mi sono divertita un mondo ad ascoltare i commenti delle signore davanti a me (tutte di Modena) che urlavano a squarciagola il nome del loro amato Gianni, poi però mi ha dato sui nervi che parlassero finché Alfredo cercava di conquistare Viola.

Chiudo invece con un'ottima cosa: ho scoperto David Garret.
Allora, per chi non lo sapesse è un violinista virtuoso bello come il sole (per non dire figo della Madonna!!!) che combina Rock tosto con musica classica.
Ieri sera è salito sul palco reale ed ha eseguito, nei suoi jeans strappati e maglietta verde (rossa?), Smell Like Teen Spirit dei Nirvana.....e io sbavavo (per non dire di peggio!).
E' stato meraviglioso! Ha un carisma ed una presenza scenica mostruosa per non dire che è bravissimo!!!!!
Ho già fatto mia la sua intera discografia e la sto ascoltando a tutto volume.

...devo scoprire se è eteroXDXDXD .. e se lo è non gli darò tregua!

Seya

lunedì 18 aprile 2011

Proud..great voice

I look into the window of my mind
Reflections of the fears I know I've left behind
I step out of the ordinary
I can feel my soul ascending
I am on my way
Can't stop me now
And you can do the same

What have you done today to make you feel proud?
It's never too late to try
What have you done today to make you feel proud?
You could be so many people
If you make that break for freedom
What have you done today to make you feel proud?

Still so many answers I don't know
Realise that to question is how we grow
So I step out of the ordinary
I can feel my soul ascending
I am on my way
Can't stop me now
And you can do the same

What have you done today to make you feel proud?
It's never too late to try
What have you done today to make you feel proud?
You could be so many people
If you make that break for freedom
What have you done today to make you feel proud?

We need a change
Do it today
I can feel my spirit rising
We need a change
So do it today
'Cause I can see a clear horizon

What have you done today to make you feel proud?
So what have you done today to make you feel proud?
'Cause you could be so many people
If you make that break for freedom
So what have you done today to make you feel proud?
What have you done today to make you feel proud?
What have you done today
You could be so many people?
Just make that break for freedom
So what have you done today to make you feel proud?

 Heather Small, Proud