lunedì 26 settembre 2011

madamina, il catalogo è questo

Ieri sono andata alla Fenice di Venezia a vedere il Don Giovanni di Mozart. Era la prima volta che mi recavo in quel teatro (spero non l'ultima!) e mi sono sentita come una di quelle star del jet set che odio profondamente ma che una parte di me invidia.
Eravamo in platea, eravamo tirati a lucido, eravamo spiritualmente e mentalmente preparati.

Io non sono una fan di Mozart nè come sinfonica, nè come opera però devo ammettere che alla fine non mi è dispiaciuta la rappresentazione. Don Giovanni era ben calato nel personaggio, sia come voce che come recitazione (e anche come aspetto!!), Donna Elvira era lacrimevole e sciocca come ci si apetta dal libretto, Leporello è un Figaro in erba sempre pronto a canzonarsi del proprio padrone.
Il secondo atto, nella scena della morte del protagonista, l'orchestra e opera tutta ha raggiunto il climax emotivo. Un susseguirsi di parole e note, di cambi di scena in una fuga disperata da un fantasma che altri non è che la rappresentazione del proprio senso di colpa, l'uso intelligente della scenografia rotante, punto di forza del teatro veneziano.

Tornando a Padova stavo confrontando la rappresentazione con Il Barbiere di Siviglia di Rossini visto la settimana scorsa al Malibran. Non c'è possibilità di paragone. Non perchè una sia meglio dell'altra ma perchè sono talmente diverse, come melodie, come storie, come autori, che confronti non se ne possono fare.

Ovviamente, potevo arrivare da casa in Fenice con un paio di scomodissime ballerine di raso? No, quindi sacchetto con il cambio, poi lasciato in guardaroba, e cambio scarpe nella calle prima del teatro.
Alcuni turisti mi hanno anche fotografata:


Vi lascio con una piccola chicca del teatro: seduti in platea, basta alzare gli occhi sopra il palcoscenico e si vede un bell'orologio, perfettamente leggibile, che serve al Direttore d'Orchestra per sapere l'ora (ovviamente prima dell'avvento degli orologi portatili). Io sono convinta che servisse originariamente anche ai nobili seduti in platea (cioè gli uomini) ma mia madre dice che non è così..devo informarmi!




Seya


PS: In ogni caso mi sa che in questa settimana di "apparente far nulla" in vista dell'inizio delle lezioni della settimana prossima, l'ultima cosa che ascolterò sarà musica operistica..

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