lunedì 31 ottobre 2011

Skate Canada (free skating)

Eccoci alla seconda parte di Skate Canada.
Io seguo principalemnte Pairs e Men però devo ammettere che anche un pò di danza a volte non fa male e quindi ecco a voi:

Tessa Virtue e Scott Moir (CAN): campioni olimpici attualmente in carica e pattinatori estremamente versatici ee molto espressivi. Secondo me, i migliori in assoluto (lei poi una gran bella ragazza!)
Esito della gara: Primi

Short Dance (musiche caraibiche)

Free Dance (musica anni '50)

E poi torniamo ai miei tesorini...i Men.
Quindi ecco a voi il mio preferito:
Daisuke Takahashi (JPN): un pò troppi errori nei salti però che classe! E che coreografia!
Esito della gara: Terzo (con voti di cui non sono d'accordo)

E la rivelazione della gara (o meglio quello che tutti avevano dato per spacciato la stagione scorsa):
Javier Fernandez (ESP): ottimi salti anche se non mi piace su questa musica (abituata come sono a sentirlo su musiche più moderne).
Esito della gara: Secondo






Seya



sabato 29 ottobre 2011

Skate Canada (short)

Settimana scorsa è iniziata la stagione dei Grand Prix di Pattinaggio sul ghiaccio e indovinate cosa faccio io? Resto in piedi fino alle 4 circa per vedere le gare (in realtà lo faccio perchè queste due tappe si sono disputate in America e Canada...spero si arrivi presto alla Francia).
Vi lascio una selezione di programmi che mi sono particolarmente piaciuti.


Questo è Daisuke Takahashi (JPN), ora come ora il mio pattinatore preferito. Io lo trovo stupendo (sia come uomo che come pattinatore) e ieri sera ha dato gran prova di sé. Attuale posizione: Secondo

Questo è Adam Rippon (USA) che balla su musiche del folklore russo (sì, Amé, ho pensato a te) e, sebbene io lo preferisca in altre vesti, devo ammettere che è stato notevole. Attuale posizione: Quarto

Questa è Elizaveta Tuktamisheva (RUS), uno scricciolo di 14 anni (sì, avete capito bene) che ho visto pattinare per la prima volta. Credo stia iniziando la sua era... Attuale Posizione: Prima

Questo è Havier Fernandéz (ESP), un pazzo scatenato sui pattini che ieri sera ha pattino lo short della vita.
Attuale posizione: Primo







Seya

giovedì 27 ottobre 2011

io scrivo

Io scrivo.
E per "io scrivo" intendo che mi siedo davanti al pc oppure su una panchina, per terra, in bus, in uni con il mio quaderno, e scrivo.
Scrivo racconti, storie, fanfic, riflessioni.
Scrivo ma non pubblico.
Sebbene esistano moltissimi siti di scrittura amatoriale, molti che io stessa seguo, non pubblico. Non mi viene naturale, non mi viene istintivo.
E poi c'è sempre il timore e l'idea del "non sono abbastanza brava", anche se leggendo in giro, ci sono sempre più scrittori e scrittrici ragazzini che non conoscono la consecutio temporum, che bravi autori.
Forse prima o poi pubblicherò qualcosa, forse addirittura qui. Vediamo.

Questa passione è nata dall'invidia.
Quando ero piccola, mia cugina (7 anni più grande) scriveva e partecipava a racconti letterari. Mi faceva leggere le sue cose, mi teneva informata sulle sue prove, mi rendeva partecipe delle trame e delle situazioni e questo non per gentile rapporto tra cugine (non solo) ma anche perchè, avendo io sempre letto moltissimo e da subito, sapevo darle le citazioni migliori e le impressioni più serie, anche se molte cose non le capivo.
E, preda della più infantile smania di imitazione, ho scritto anche io.
All'inizio cose stupide, che pretendevano di essere più adulte e serie di quanto potessi essere capace, poi cose più ragionate.

Ora ho in piedi una saga. Una storia familiare, lunga e complicata, quasi ottocentesca come struttura, nata mentre leggevo i Buddenbrook di Mann, ormai quattro anni fa.
Nella mia mente dovrebbero essere otto storie lunghe, una per i genitori, e una poi per ogni figlio.
Ebbene sì, sette figli di cui due coppie di gemelli.
Giusto, proprio perchè io conosco i rapporti tra fratelli! Come no!
Due le ho già concluse e di una in particolare sono estremamente soddisfatta, altre due le sto scrivendo, un'altra è già pronta nella mia mente.
Inoltre ognuno dei sette racconti vuole parlare e raccontare di uno dei sette peccati capitali, sempre perchè io sono un'esperta in materia.
E ovviamente il tutto non è ambientato in Veneto o per lo meno in Italia, no. Neanche a Londra, che ormai potrei quasi dire di conoscere. No.
Il tutto è ambientato a New York, città in cui ho trascorso solo due giorni!

A volte mi chiedo che cosa io stia facendo. Mi imbarco in imprese intricate e vagamente titaniche con situazioni che non conosco e realtà che non ho vissuto.
Eppure se tutti gli scrittori della storia avessero scritto solo di cose che conoscevano, la maggior parte dei romanzi che esistono non avrebbe visto la luce.

Ma ormai non posso lasciar perdere, dovessi metterci anni e anni. Le storie di Kei, Gen, Evgeni e Miki mi hanno completamente assorbito.




Seya

mercoledì 26 ottobre 2011

to MaryStar

"Lei è scortese quando devasta la pubblica istruzione, quando porta la scuola e l'università nel livello in cui si trovano. Ascolti la voce degli studenti e delle famiglie"
Grande Nichi!
 
 
Seya

domenica 23 ottobre 2011

mater

Principessa: "..bla bla bla...ma mi conosci, io non ho bisogno di vedere tanto la gente...bla bla bla" (falso, ndr)
Seya: "E quindi se io me se stessi via per un pò tu non sentiresti la mia mancanza..oh, mio povero cuore!"
Principessa: "Ma dai, è come se mi mancasse mia madre!"
Seya: "..."
Principessa: "Che c'e`??"



Seya

..e io non l'ho ancora capito!

L'amore non è razionalità...







Seya

sabato 22 ottobre 2011

LPC

Ho deciso di creare una Lega perchè, dopo aver sentito frasi del tipo: "..suona più tardi perchè se no pensa che tu devi scendere ora.." (detta da una sedicenne in autobus) oppure "Se tu credi che io ti faccio da mangiare, hai capito male" (detto da una signora al cellulare, sempre in autobus), mi sono resa conto che c'è bisogno che qualcuno lo difenda.
Sì, lui, quello si cui tutti si dimenticano, il più odiato dagli studenti e dagli abitanti sopra-Po..

Lui, il Congiuntivo.

Quindi apre i battenti la Lega Protezione Congiuntivo (LPC) cui presto si uniranno la LPL, ovvero la Lega Protezione Latino (che avrà come motto: "verba volant, scripta restant cioè le parole volano, le scritta restano" detta sempre dalla sedicenne di sopra) e la LPUS.

Ques'ultima mi è particolarmente cara.
La Lega Protezione Ulcera (di) Seya mi eviterà di avere un attacco fulmineo al prossimo:
"Vedetela di smetterla"



Seya

mercoledì 19 ottobre 2011

un giorno in Università

ore 7.40
Seya si sveglia dopo l'ennesima urlata della madre che le ricorda che ormai è grande e non dovrebbe più essere necessario che lei la chiami fino all'afonia. Seya la manda mentalmente da qualche parte e si rintana sotto il lenzuolo.
Mamma: Possibile che ti debba sembre buttare giù con le bombe?
Seya: Non ti ho mica detto io di farti il porto d'armi

ore 8
Seya sbircia l'ora e salta sul letto per poi correre in bagno, camera, bagno e di nuovo camera. Il tutto ripetendo "ritardo! ritardoritardoritardoritardo..". Seya esce con il cappotto di sua madre perchè il suo non lo trova.

ore 8.55
Seya scende dal bus e si aggiusta gli auricolari nelle orecchie. Nel movimento l'elastico per capelli le scivola, lo riacciuffa prontalmente e lo tiene in mano.

ore 9.05
Seya entra in aula e non trova l'elastico per capelli, spargendo intorno uno sguardo disperato. Principessa, mossa da compassione, le concede il proprio. Nel frattempo Stella viene a reclamare una fetta di torta (che Seya le aveva precedentemente promesso per averla sopportata in un momento di ansia).
Principessa: Ah, ma è allora colpa tua se dobbiamo tutti mangiare la torta oggi!
Stella: Qual'è il problema?
Principessa: Di solito quando porta un dolce è perchè o non lo può mangiare, o non le è riuscito
Seya: Neanche te ne avessi offerto una fetta
Principessa offesa va a rintanarsi tra le braccia di Stella che se la coccola volentieri e si guadagna un'occhiataccia di Seya.
Stella: Gelosa?
Pricipessa: Sarebbe divertente scoprire se è gelosa di me o di te
Seya si mangia una fetta di torta.

Ore 9.20
Stella: Comunque, io ho freddo
Principessa: Ma tu ancora non lo sai?! Abbiamo un stufetta ambulante
Seya e Stelle la guardano perplessa.
Principessa: Seya!
E prontamente le si attacca al braccio.
Seya gongola.

ore 10.30
Seya accompagna Stella e Etero-Più-Gay-Io-Conosca (EPGIC) a prendere il caffè e insieme chiacchierano del fatto che ieri Seya indossasse i tacchi (8 cm che le hanno fatto raggiungere l'altitudine di 195 cm).
EPGIC: Ti stavano proprio bene. Ti slanciavano. Dovrei indossarli anche io. Ci sono un paio di decollete di MiuMiu rosse che probabilmente mi renderebbero più...
Stella (sussurrando): ..travestito?
EPGIC: Affascinante! Stella, dovresti metterti anche tu i tacchi ognitanto
Seya: Gli unici tacchi che potrebbe indossare sono i tacchini
EPGIC & Stella: Vai a buttarti nel Piovego

ore 13.50
Stella e Seya pranzano in mensa dividendo il pranzo. Il Prof De Marco (prmo analista d'Italia) e il Prof Facchini (altro super prof di Algebra) si siedono davanti a loro. Seya afferra i gressini e inizia a mangiarli in maniera nevrasterica con il risultato di avere la maglia coperta di briciole. Toglie la felpa e resta solo con la maglietta.
Stella ride sguaiatamente.

ore 15.30
In Sala Bar, Stella e Principessa dopo aver bevuto i loro caffè caldi mettono le mani gelide sotto la maglietta di Seya, facendole tirare un urlo. La porta si apre e il Prof di Programmazione entra spaventato e chiede cosa sia successo. Seya guarda le due ragazze che le si avvicinano prontamente e miagolano un "abbiamo freddo".
Seya: Io ho caldo
Prof: Eh, ad una certa età accade!


ore 17
Seya accompagna all'ingresso dell'Università Stella perchè vada a prendere il pullman che la riporterà a casa. Lei le mette le mani ghiacciate tra le due e Seya prontamente le scalda.
Stella: Grazie per la torta. Comunque non fare quell'aria da cucciolo indifeso..
Seya: Non ho la faccia da cucciolo
Stella: Su, su! Ci vediamo domani e ti faccio tante coccole
In quel momento entra il Prof di Geometria e lo sentono ridere per le scale.


ore 19
Seya esce dal dipartimento per tornare a casa e si accorge che:
1) Diluvia!
2) Non ha la felpa (spera di averla lasciata in mensa)
3) Diluvia
4) Non ha l'ombrello
5) Diluvia
6) Ha l'elastico di Principessa e nelle tasche della giacca ritrova il proprio
7) Diluvia
8) Indossa pantaloni a pinocchietto e scarpe in tela

ore 20

Seya arriva a casa, più bagnata di un piòto 'nnegà.
Va a mangiare il Passato di sua madre...che oramai sarà anche diventato Presente.


Seya

venerdì 14 ottobre 2011

acqua alta

Quando si pensa a Venezia, una delle immagini più frequenti e più suggestive riguarda l'acqua alta.
Sarà che per quelli della terraferma è una cosa inusuale, romantica nel senso ottocentesco del termine, o anche semplicemente peculiare della vita di laguna.
In realtà ai veneziani, o almeno a quelli che conosco io, non piace ma hanno imparato a conviverci, a sfruttarla e a non temerla.

Anche stanotte abbiamo avuto acqua alta ma non a Venezia, bensì a Padova, e non per moto lunare-lagunare ma per riflusso di fogne.
Che meraviglia!

La nostra fortuna è stata la veloce capacità di reazione.
Mamma e Seya armate di scopettone e con le brache arrotolate pronte ad impedire all'acqua di invadere tutta la casa.
Seya che fa i lavori di fatica, Mamma che prontamente argina la risacca dell'acqua.
Seya che stacca la lavatrice, la porta in salvo e smonta la carrozzeria per accertarsi che l'acqua non abbia rovinato l'elettrodomestico, Mamma che fa da barriera con scopettone, asciugamani e mocci, asciuga l'apparecchio e si assicura che funzioni normalmente.
Seya che si addentra nell'acqua (senza stivali!) con lo sturalavandini, Mamma che versa il nostro Mr Muscolo fatto in casa.

Diciamo che siamo riuscite a mantenerci entro i limiti della lavanderia e del corridoio antecedente.
Il vero problema è stata la mancanza di generi di prima necessità quali stracci, pompa per l'acqua e mocci di emergenza.
Ma alla fine siamo ce l'abbiamo fatta!
E come ha detto Mamma ad avventura quasi conclusa: "Semo done".


Seya

14h

Non so se sono più sconvolta dal fatto che un Professore di Matematica in pensione abbia il mio numero di cellulare, se per il fatto che mi abbia già chiamato tre volte questa mattina per sapere se avevo contattato un Professore di Medicina per la tesi, se per il fatto che vuole assolutamente che faccia una tesi sulla FarmacoCinetica (cosa che sogno da un pezzo) o se per il fatto che si sia irritato perchè non ho ancora risposto alla sua mail di ieri sera.

Gli dico o no che sono stata in piedi tutta la notte a spalar acqua per un imrpovviso allagamento dell'appartamento?



Seya

martedì 11 ottobre 2011

ponte sì ponte no

Devono puntellare il Ponte di Calatrava.

Prego, fare pernacchia tutti insieme!

Appena ho letto la notizia mi sono messa a ridere come una pazza: ci sono più di 300 ponti a Venezia, la maggior parte dei quali ha più di cinquecento anni e non hanno mai avuto bisogno di puntellature (a parte casi eccezionali) mentre questo ponte, che doeva essere l'ingresso ad una città nuova, più moderna, bla bla bla, ha già bisogno di controlli.
Ed è aperto da soli TRE anni!

Della serie, non abbiamo più la più pallida idea di come si costruiscano dei ponti!

Assurdo se si pensa che sono stati sviluppati principalmente dai romani, nostri antenati di cui a volte andiamo anche troppo fieri.

Assurdo...non mi viene da dire altro.


Seya

articolo qui

sabato 8 ottobre 2011

Al Liviano, Sala dei Giganti

Al Liviano, palazzo storico del centro di Padova si trova una bellissima sala, La Sala Dei Giganti, dove Università, Comune e Conservatorio spesso fanno incontri, anche molto interessanti.
Ieri sera, in occasione della manifestazione La Fiera delle Parole, sono intervenuti Gherardo Colombo e Natalino Balasso.
Parlavano di Democrazia.
Cos'è? Come si fa ad esercitarla? Cosa significa? Come interviene nelle vite del popolo? E la Costituzione?
A me è sembrato di tornare sui banchi di scuola, nelle ore di Educazione Civica, e ristudiare cosa dicono i primi tre articoli della Costituzione.
Si è parlato molto di tanto. C'è stato un bel dibattito Pubblico/Colombo e uno scambio di idee vivo e non filosofico ma non saprei riproporlo per intero qui.
Una cosa però la riporto.

Colombo ha più volte ripetuto che, a suo avviso, l'Italia è un popolo di immaturi.
"Non sappiamo niente. Non ci informano" --> Si ma tu cosa hai fatto per informarti? Credi forse che i rivoluzionari del 14 luglio 1789 avessero internet?
"Nessuno ci aiuta!" --> Sì, ma tu sei intervenuto quando gli altri avevano bisogno? Hai iniziato a fare qualcosa o ti stai solo lamentando?
"La politica fa schifo" --> Sì, ma tu cosa hai fatto per cambiarla?

Secondo Colombo, gli italiano hanno sostanzialmente paura della libertà che la Costituzione ci assicura perchè questa implica responsabilità. Responsabilità di informarsi, responsabilità di farsi ascoltare, responsabilità di dire quello che si pensa senza aspettare che qualcuno ci metta le parole in bocca, responsabilità di indignarci e protestare.
E io sono d'accordo.

Io per prima sono una "pandola", una che se non avesse sua madre che le manda 6 o 7 mail al giorno con articoli presi da giornali diversi, probabilmente non saprebbe neanche cosa accade nel mondo, una che si interessa anche a fondo ma di quello che le piace. E questo non è un gran modo per fare i cittadini.
E purtroppo come me, vedo tanti, tanti anche peggio. Gente che non va a votare perchè non sa cosa deve fare e che "non ho tempo" di informarsi o prendersi a cuore quello che è il destino di questa nostra Italia.
Una lancia a favore di noi italiani, però, spezziamola: Tutti, Europa, Mondo, sono molto pessimisti nei nostri confronti.
I vecchi si lamentano dei giovani perchè non si interessano, i giovani dei vecchi perchè non vengono ascoltati, gli europei con gli italiani perchè non seguono regole comuni, gli italiani con gli europei perchè non si rendono conto quanto sia difficile uscire dalla crisi, ecc...
E allora è facile prendere e mandare tutti a quel paese, restarsene sotto la trapunta in questa fredda mattina di Ottobre e sperare che, svegliandosi la mattina dopo, le cose siano cambiate.



Seya

FdM: Seya e Mamma arrivano e anche se in ritardo fanno la coda. Fanno entrare a scaglioni di 20-30 persone perchè la sala è piccola e non può contenere troppi spettatori per motivi di sicurezza e per la presenza di affreschi di vecchia data.
Cammina, cammina, cammina; Mamma riesce a passare per ultima il cancello mentre gli addetti fermano la coda da Seya in poi.
Seya: "Dai, vai, io aspetto"
Mamma, imperterrita, si gira verso gli addetti e con voce lacrimevole dice: "Vi prego, fatela passare, è la mia bambina. Non posso lasciare qui da sola mia figlia"
Gli addetti si guardano poi volgono gli occhi verso Seya che a sua volta osserva perplesso il volto della madre, trasfigurato dall'apprensione.
Gli addetti fanno passare Seya e poi dicono: "C'sa ti vol fa? Anche me mujere se cussì..."



mercoledì 5 ottobre 2011

in Dipartimento

Seya e Principessa si dirigono verso la coffee` room perche' la seconda deve prendere il caffe`.
Voce da dietro: "Ciao bionda!"
Principessa si gira con un veloce "ciao ciao" e prosegue per la sua strada, Seya neanche si gira.
Altra voce: "Ciao mora!"
Principessa si gira per ripetere il saluto, riconosce l'amico che ha salutato e gli corre incontro saltandogli letteralmente addosso.
Seya si gira pigramente, riconosce i due ragazzi e si avvicina.
Seya: "Buongiorno"
Ragazzi: "Ciao rossa con ricrescita!"
Seya:"grrrrrrrrr..."



Seya

martedì 4 ottobre 2011

voce fuori dalla classe

Andare a studiare spagnolo è un pò come tornare sui banchi di scuola del Liceo, anche se in una scuola media. Siamo in 27 in classe e come al solito mi ritrovo ad essere contemporaneamente la più alta e la più giovane, cosa che è ormai una costante nella mia vita.
Siamo una classe piuttosto eterogenea e, come accade in una qualunque classe, ci sono i tipi fissi.
C'è la mamma che fa il corso per aiutare il figlio che ha iniziato quest'anno a studiare la stessa lingua, e non si capisce se i compiti debba farli lei o il bimbo; c'è la professoressa che "io non capisco niente di spagnolo" poi traduce perfettamente tutte le frasi della professoressa; c'è l'aiuto pizzaiolo che vuole un posto in un locale di Venezia che richiede che lui sappia almeno tre lingue.
Io chi sono?
Boh, forse la voce che dal fondo della classe guarda tutti, studio i loro comportamenti e rido delle loro battute.


Seya

domenica 2 ottobre 2011

Opera On Ice

Giusto per non allontanarsi troppo dai post televisivi che ultimamente leggo in molti blog, vi racconto della mia serata di ieri, all'Arena di Verona, e dello spettacolo Opera on Ice che ho scoperto (sempre ieri sera) sarà trasmesso su Mediaset per Natale.

Le modalità ricordavano tanto quelle della diretta rai per l'aperura della stagione lirica con la Clerici (qui), solo che, almeno in questa occasione, non c'erano i tempi della diretta. In compenso a presentare la serata c'era un certo Alfonso Signorini (che ho scoperto ieri sera chi fosse) e un'altra squinzia sempre di Mediaset di cui non ricordo neanche il nome.

Lo spettacolo in sè era anche molto bello: avevano coperto il palcoscenico e l'orchestra dell'Arena con una pista da ghiaccio su cui si sono esibiti campioni del calibro di Totmianima-Marinin, Pang-Tong e Lambiel (e, vabbé, ovviamente anche Mucca Carolina Kostner) e posto sul fondo l'orchestra al completo e il coro.
Ogni campione ha eseguito due programmi su musica d'opera (ancora!) eseguita dal vivo ed il tutto si è chiuso con un piccolo sketch tutti insieme.

Bello.

La conduzione però mi ha fatto venire l'orticaria.
Ora, posso accettare che uno spettacolo del genere venga registrato e propinato a Natale, posso accettare che mi vengano augurate Buone Feste, posso accettare la presenza di capre del calibro di Tosi (sindaco di Verona, Lega Nord), Marina Berlusconi e Alessandro Benetton; ma non posso accettare la saccente tuttologia di Signorini, non posso accettare che gli applausi esternati per grandi campioni del pattinaggio sul ghiaccio vengano dirottati su personaggi per cui non ho la minima stima, non posso accettare che mi prendano in giro parlando di offerte benefiche e umanitarie del ricavato dei biglietti, quando so per certo che questi copriranno a malapena il costo della costruzione della pista da ghiaccio all'interno dell'anfiteatro.

Eppure non so se valga la pena lamentarsi tanto.

Io sono andata perchè avevo una promozione sui biglietti e per vedere i pattinatori, non certo per tutta la macchina televisiva, e sono stata molto soddisfatta delle performances.
Una cosa è certa, ormai i tempi televisi, così come il linguaggio televisivo (qui), stanno cambiando il modo di pensare l'arte, sia essa teatrale, sportiva o visiva. E la cosa è molto triste.

Comunque...

Ovviamente la serata non poteva non essere costellata di sfighe dall'inizio alla fine! E quindi, beccati mezz'ora di rallentamenti in autostrada, beccati tutti i parcheggi di Verona Centro intasati, beccati perdita del portafoglio (provvidenzialmente recuperato dai carabinieri, con somma agitazione di tutti), beccati duecentocinquantamila cambi di accompagnatore per motivi vari (e alla fine andare con mia Cugina è stato un vero toccasana), beccati cena al Mac a mezzanotte passata (solo perchè era l'unico posto "a buon mercato" ancora aperto).

Ah, Buon Natale!


Seya