giovedì 29 dicembre 2011

Capodanno

A me il Capodanno fa sempre un brutto effetto. Pessimo.
Figuriamoci poi se non sto bene quale possa essere la mia indole.
E per questo vedo di ritagliarmi il mio ruolo, quasi sempre quello della cuoca, e lasciare agli altri l'organizzazione.
In realtà non va quasi mai così (okay, mai!) perchè la mia deformazione professionale (volontariale?) prevede che io mi sobbarchi l'organizzazione quasi di ogni cosa. E infatti, anche quest'anno sto notando che, per quanto il mio mantra sia stato "Andiamo a Trento da E. Deve sentire lei, chiedere lei, organizzare lei", pian piano mi sono assicurata che anche Principessa venga (anche se al riguardo ci sono un pò di problemini..mah), che tutti abbiano la possibilità di andare e tornare in autonomia, ho deciso di prendere io la macchina per il trasporto di massa.
Proprio starne fuori, brava Seya. Complimenti.
Poi non ti lamentare se E vorrebbe ucciderti perchè si è sentita obbligata a invitare Principessa, perchè la costringi a passare con questa buona parte del tragitto e della convivenza e perchè Stellina le ha rubato il letto con un "so che ci sono 2 letti e io ne voglio uno, quindi prendo il tuo, Seya ha detto che posso".
(Non so se si nota che c'è un pò di maretta tra E e Principessa).
Brava Seya, te lo ripeto, brava.
Tu lo sai vero che tornerai esausta? Tu lo sai che non potrai annegare sonno, amarezza, irritazione e qualunque altro sentimento nocivo nell'alcool perchè dovrai assicurarti che EPGIC Jr (sì, c'è anche uno Junior, minorenne) non beva e che Principessa non si ubriachi? Lo sai? L'hai messo in preventivo?
No?
Vedrai, vedrai.

Sono proprio contenta di festeggiare Capodanno, Eh?

Non so perchè il Capodanno mi butti giù così. Voglio dire, è un modo per dire "sfighe e dispiaceri dell'anno, state relegati nei dodici mesi appena passati" ma questo è davvero sufficiente? Le cose che accadono, i sentimenti che si provano, le idee chei invadono il cervello hanno ripercussioni tali da non seguire l'ordine temporale. Ti colpiscono nel bene e nel male che siano passati dieci minuti o dieci mesi.
Il tempo lenisce il dolore? E chi lo ha detto? Io no di certo. Il tempo ti costringe ad abituarti al dolore fino a che questo non sarà talmente tanto parte di te che imparerai a lasciartelo dietro.
E allora a cosa serve festeggiare l'inizio dell'anno?
A dire "oh, che bello! Anno nuovo, vita nuova!" ? Non mi pare, anzi direi che ripeto praticamente sempre gli stessi errori e se questo dignifica essere diabolici, beh, io e Satana andiamo a braccetto.
No dai, qualcosa l'ho imparato: lascio scorrere le cose che non mi piacciono. Almeno con certe persone. Con una persona.
Principessa.
E non ho ancora capito se ne valga la pena. Le prove tendono al "no".
Ma non divaghiamo.

Buoni propositi per l'anno nuovo?
L'anno scorso mi ero riproposta di iniziare a prendere in mano alla mia vita e fare delle scelte, non farmi guidare dagli eventi, accettare le cose che non posso cambiare, cambiare quelle che posso e avere la saggezza per distinguere i due casi.
Direi che posso ripetermi. La saggezza non l'ho ancora acquisita.
Sicuramente poi c'è la laurea. Ne ho le scatole piene dell'Università, completamente.
E poi?
Beh, il mio progetto. Il SCI. Chi scopre di cosa si tratta, vince una scatola di cioccolatini. Promesso!

Per ora non posso che augurare che il 2012 porti più gioia di quella che sperate, più amore di quello che credete di meritare, più "polvere di fata" (non la droga, ma la concezione peterpaniana!) di quanta possiate desiderare.
La voglia e la passione di sognare, desiderare, creare e amare non sono mai abbastanza.



Seya

mercoledì 28 dicembre 2011

headache

Sono due giorni che penso di scrivere un bel post. Uno di quelli sentiti, profondi, che a volte mi vengono anche bene ma ogni volta che mi ci metto, improvvisamente, ecco una telefonata cui rispondere, ecco un imprevisto da controllare.
Volevo parlare dell'emozione di passare la notte di Natale in Basilica di San Marco e vedere come la luce delle candele (per poco, ma le luci elettriche sono state spente per dare un maggior senso di maestosità nel momento in cui viene esaltata la nascita del bambinello) riflettano sui mosaici dorato, emanando una sensazione di mistero e grande fascino, tipica dell'arte orientale.
Volevo parlare della gioia di stendermi sul divano, ieri sera, per guardarmi prima Mulan e poi Pocahontas, due autentici capolavori Disney, giustamente e più che correttamente inseriti nella lista dei grandi classici. Imperdibili, per me.
Volevo parlare del piacere di avere qui E, oggi, per preparare il pasticcio per il cenone di Capodanno che andremo a festeggiare in quel di Trento.
Volevo parlare di molto, forse di troppo. Ora ho solo mal di testa.


Seya

venerdì 23 dicembre 2011

prelievi (2)

E come volevasi dimostrare, stamattina per la terza vlta questa settimana Seya alle 8 era davanti al centro prelievi con un'impegnativa supplementare che il computer dell'accettazione prevede come indispensabile per poter fare gli esami e le valutazioni di cui lei ha bisogno.
E giù un'altra flebo, un'altro ematoma e altri cinquanta euro.
Ebbene sì, duecento euro (centesimo più, centesimo meno) per gli esami del sangue, con il ticket! Figuriamoci quanto avrei speso senza..
Ora, cara Asl, posso sperare di tornare a Venezia e festeggiare il Natale come si conviene?


Seya

giovedì 22 dicembre 2011

prelievi

Sperare che tutti i casini fossero finiti ieri, era una cosa che Seya non avrebbe mai pensato. E infatti, puntuali, stamattina sono tornati.
Alle 8 stamattina Seya era al centro prelievo con le tre ricette del medico di base. Alle 8.01 ha preso il numero e si è seduta in attesa, speranzosa di concludere.
La chiamano e l'addetto all'accettazione inizia a sudare freddo: Manca ancora un'impegnativa per fare un esame NON segnato sulla prima impegnativa e che il computer/laboratorio richiede di default. E non sa come dirlo a Seya che con lo sguardo fiammeggiante lo invita a risolvere lui il problema, senza costringerla ad un nulla di fatto per la seconda volta.
Alla fine concordano per fare gli esami da pagante e presentare domani la ricetta mancante per lo storno e il conteggio dei ticket.

Giuro che se dopo aver speso 150euro, prelevato 5 fiale di sangue, bucato e cercato vene dappertutto (alla fine il prelievo l'hanno fatto dalla mano), rotto una quantità incredibile di vene e raggiunto il Centro per tre giorni di fila, non mi trovano nulla, mi inca**o!



Seya

mercoledì 21 dicembre 2011

Non e` la mia giornata

Oggi si prospetta una giornata pessima su tutti i fronti.
Sono a malapena le 11.30 e gia`:

1) Alle 8 Seya era davanti al centro diagnostico della ASL per fare tre (!) prelievi per il controllo allergologico.
Prende il numero, si siede e aspetta di essere chiamata all'accettazione per avere il foglio diagnostico. Finalmente chiamano, si avvicina, consegna l'impegnativa e l'infermiera: "Questa non va bene"
Seya: "Prego?"
I: "Ci sono troppi esami segnati su questa impegnativa. Il numero massimo e' di 8. Deve tornare dal medico e farsene rifare 3"
Seya: "Mi scusi, ma io dovrei prendere un altro apuntamento con l'allergologo per una questione burocratica? Potrei aspettare settimane!"
I:"Se vuole puo` fare gli esami a pagamento. Sono piu` o meno 700 euro"
Seya: "No, grazie"
Si alza e se ne va, prima di iniziare ad alzare la voce.
Ha quindi deciso che oggi pomeriggio andra` dal medico di base e si fara` fare da lui tutte le impegnative e chi si e` visto, s'e` visto!

2) Il Prof di Geometria, materia che Seya odia profondamente, ha deciso di fare anche l'orale per l'esame. La motivazione? Nessuna. L'utilita`? Rimandare piu` gente possibile.
Seya: "Nel caso l'orale andasse male, bisogna rifare lo scritto?"
Prof: "Solo se si scrivono insulti"


3) Seya ha passato 3 ore del suo pomeriggio a sentirsi la terza (o quarta) incomoda e ha aggirato la questione facendo i compiti delle vacanze di Stella

4) Seya ha scoperto che il suo barattolo di burro d'arachidi di emergenza è stato trafugato da parte della madre, più stressata e nera di lei

Ora riuscirà Seya a guardarsi Masterchef in sacrosanta pace?

Seya

domenica 18 dicembre 2011

ex lover's shadow

Ieri sera è venuto a trovarmi il mio Ex dalla Romagna. Perchè? Boh, perchè gli andava, perchè voleva qualcosa, perchè mi aveva chiesto quasi supplicante su FB di poterci vedere, perchè doveva parlarmi.
E' stata una serata piacevole e tranquilla, una di quelle serate in cui io mi sono sentita più grande di quello che sono, mi sono sentita se non più bella, almeno più sicura e potente del solito, mi sono sentita interessante.
Insomma, segnamoci la data sull'agenda!
Peccato però che abbia dovuto affrontare io di petto il ragazzo quando ormai erano le 2 del mattino e io crollavo dal sonno.
Al mio "c'è qualcosa che mi devi dire?", lui ha tirato fuori la parte di sè che più mi piace in un uomo, quella sensibile, timida e sincera. Niente spacconaggini, niente dimostrazioni di forza o di gelosia, niente parole grosse, solo l'ammissione chiara e un pò commossa del fatto che gli manco, che ci tiene a me, che mi vuole bene.

E io gli ho detto di no.
E' passato del tempo, sono cambiate un pò di cose, ma non quelle che io volevo che cambiassero, sono cambiate le mie priorità.
Ma, al di là di quello che posso avergli detto, delle parole che posso aver pronunciato, mi ha sorpreso la serenità con cui ho affrontato la situazione, forse la stessa che in parte sono riuscita a trasmettergli, impedendogli di scoppiare in lacrime davanti a me, per lasciarle all'istante in cui ci siamo congedati.
Forse è la serenità di sapere quello che voglio, forse invece quella di aver accettato la situazione, averla digerita, essere andata avanti.
Mi sembra di aver chiuso una parte della mia vita, di aver girato una pagina e di avere in mano una penna per incominciare un nuovo capitolo. Ma cosa devo scrivere?
Devo aspettare o devo cercare?
E poi, è veramente chiusa? Io so già che, essendo sempre e comunque amici, lo sentirò presto e riderò ancora con lui, e mi confiderò quando sentirò che sarà l'unico a conoscermi davvero, perchè ancora adesso lui è quello che mi ha capita meglio. Questo ci riporterà al punto di partenza?
Forse ci sarà un momento della nostra vita in cui ci ritroveremo e, vedendo a che punto è il nostro rapporto, ci decideremo verso un passo di riconciliazione o di allontanamento, ma quel momento non è adesso.
Deve cambiare il contesto, dobbiamo cambiare noi.
O forse solo io?
O forse solo lui?

Una cosa è certa, la pace e la serenità che è in grado di darmi con la sua sola presenza, la stessa che è capace di trasferirmi Stella, non cambierà mai. E' come se loro due avessero trovato una pozione magica da somministrarmi ogni volta che ci vediamo. Ed è il motivo per cui, in Univeristà, cerco Stella almeno ad ogni pausa, per poter passare le ore successive in pace.
A volte vorrei che altri avessero la ricetta, vorrei tanto che l'avessero Principessa o Angioletto o E, ma così non è.
E sempre più mi convinco che non ho bisogno di un libretto di istruzione per trattare e stare con gli altri, ma solo per convivere con me stessa.


Seya

sabato 17 dicembre 2011

Ho un futuro

Oggi, giornata di lavori in casa dei Colli.
Mentre mia madre giocava al piano inferiore con le formine per la pasta che le ho regalato per Natale (e che sono arrivate in anticipo nonostante gli USA siano un pò distantini), io e mio padre abbiamo acceso Oh, Forno!, preparato la base per la pizza, siamo andati al piano superiore con i secchi di vernice e co e abbiamo stuccato e pitturato una sala della casa, la cucina.
Mia zia ci ha dato una mano, a modo suo, e poi si è fermata a mangiare con noi.
Sarà che i mie erano di buon umore (ed è una gioia stare con loro quando sono così), sarà che io mi diverto come una bambina a lavorare e pasticciare, sarà che mi piace la ristrutturazione che stiamo facendo, ma è stata una giornata bellissima.
E non importa se dovremo dare un'altra mano di colore una volta ultimati definitivamente i lavori, se io e mio padre ci siamo letteralmente coperti di vernice bianca da capo e piedi suscitando l'ira funesta di mia madre, se ci siamo stancati; abbiamo creato, abbiamo prodotto, abbiamo vissuto.
E' io ho scoperto che ho un futuro: se non come pittrice, se non come stuccatrice, almeno come fuochista!



Seya

giovedì 15 dicembre 2011

tanto per non parlare di me...

Come potete leggere qui, hanno chiamato Andreij Pejic per la pubblicità di un reggiseno Push Up.
Chi è questo tipo? Forse il ragazzo più androgino che io abbia mai visto, di una bellezza sconvolgente e dai lunghi capelli biondi.
E' quello a cui voi maschietti dovete la moda dei pantaloni stretti stretti stretti e a vita bassa bassa bassa. Il primo modello di suddetti pantaloni sono infatti stati fotografati indosso a lui.
Ora, dopo aver dettato moda nel mondo maschile, è passato al femminile. E da dove partire? Dai Push Up.

Sono d'accordo? Mah, neanche tanto.
Mi piace l'originalità, l'indubbia efficacia e, se vogliamo chiamarla così, la presa in giro del bel pensiero che pretende che siano solo donne bellissime, formosissime e sexissima a indossare vestiti di cui non hanno evidentemente bisogno (far indossare un push up ad una Adriana Lima che ha una quarta naturale, la considero una presa per i fondelli).
Da qui a passare a modelli maschili..mah..
Mettiamola così, perchè prima di passare a un uomo, per carità bellissimo ma sempre modello, non passare alle donne e alle ragazze normali che non possono permettersi una platica, non la vogliono o semplicemente si vogliono togliere uno sfizio?

Un altro paio di maniche sarebbe stato proporre una pubblicità platelamente ironica, presa in giro e simpatica come quella proposta da Amedeo di Mente miscellanea ma qui mi sembra di rivedere lo spot con la Isabella Ferrari, solo che invece dell'attrice abbiamo Andrej.
Boh, non lo trovo interessante o calzante come spot.

Magari devo solo prenderci l'abitudine e vedermela con più calma...ora non sono proprio in vena, per niente.



Seya

lunedì 12 dicembre 2011

eliche (2)

In questo post qui avevamo ipotizzato che Beppe avesse all'incirca 75 anni. Oggi nuovi indizi ci permettono di definire meglio la sua eta`.

Prof Beppe: Io questo teorema l'avevo studiato nel 1965. La dimostrazione era molto piu` snella di quella che vi presento a dimostrare che si sono fatti passi avanti anche nelle dimostrazioni
Seya: Si',  ci si e` complicati maggiormente la vita


eta` di studio:  20~25
+
anno: 1965
=
66~70 anni


Seya: pero` e` parecchio lucido e sveglio per la sua eta`
Igigna (compagna di corso): e` che la moglie (Prof di Algebra, ndr) tutte le mattine lo scongela per mantenerlo meglio. Anche se oggi sembrano esserci stati dei problemi...(Beppe ha passato una quindicina di minuti a balbettare, farfugliando di lemmi e definizioni, ndr)



Seya

domenica 11 dicembre 2011

Aho! Ze Nadal..

Oggi per la prima volta quest'anno ho percepito un pò di spirito natalizio.
Stavo tirando fuori alcune decorazioni per addobbare casa quando mi è venuto istintivo e spontaneo stamparmi un sorriso in volto e iniziare a cantare Jingle Bell in una lingua tutta mia che comprende inglese, francese e italiano.
Sono andata avanti a cantare (e vi assicuro, non è un bel sentire) per quasi un'ora, fino a quando mio padre mi ha chiesto di aver pietà delle sue orecchie e di smetterla di cantare, o per lo meno di abbassare il volume.
Però il sorriso non è sparito da mio volto.
Ho addobbato casa, ho acceso le luci del presepe e mi sono piazzata sul divano con il pc sulle gambe e la tv accesa su "Alle Falde del Kilimangiaro".
Non è nulla di tradizionale o "natalizio" però mi ha fatto percepire che mancano diciannove giorni a Natale, diciannove giorni alla messa di Mezzanotte a San Marco, al pranzo in casa a Venezia con la mia famiglia, allo scambio di regali e ai messaggini di auguri a tutte le ore.

A me piace il Natale.
A me piace parecchio il Natale.
Non è la mia festa preferita e non ne apprezzo gli usi e i costumi degli ultimi anni, però credo che nell'ambito familiare sia un bel momento.
Non mi piacciono gli eccessi, i regali forzati, le spese esagerate, le pubblicità assillanti; così come mal vedo la fede esasperata, la cristianità sfoggiata e la pretesa di essere tutti buoni e gentili.
Diciamocelo, il "a Natale siamo tutti più buoni" fa venire il mal di pancia.
Eppure questo non significa, almeno per me, rinunciare a fare gli auguri anche a persone che ora sono lontane, se non fisicamente almeno mentalmente. In questo periodo, per questa occasione, farei gli auguri al mio peggior nemico non per ipocrisia o scherzo, ma perchè augurare Buon Natale io credo significhi augurare a qualcuno di passare una giornata in armonia, in pace con se stessi, con un sorriso.
E sorridere fa bene.

Alla fine poi però è il periodo in cui resto maggiormente delusa e fregata.
La maggior parte delle persone che conosco odia il Natale, odia il periodo, odio la festività o semplicemente non la sente. Non è una colpa, per carità, però è triste.
Forse è triste per me, per come ho sempre visto io questo periodo, per come l'ho sempre vissuto, senza mai illudermi che le immagini dei film siano vere.
Ci sono persone che credono che il Natale debba essere festeggiato "alla grande" come si rappresenta spesso nei film e nei libri, e quando si accorgono che questo non vale nella realtà, iniziano ad odiare questa festa.
Ci sono inoltre persone che, avendo alle spalle grandi dispiaceri, non festeggiano il Natale perchè porta tristezza, porta la pessima domanda "come sarebbe se...?" e porta poi anche a far sentire inadeguati e forse un pò in imbarazzo chi crede nella magia.

Una cosa però è giusto dirla: bisogna anche sforzarsi, bisogna anche apprezzare i piccoli gesti come fare l'albero, il presepe, appendere gli addobbi, cucinare.
Lamentarsi e basta è controproducente.
Lo dicevo in settimana a Principessa che è parecchio demoralizzata per non poter festeggiare il Natale come era abituata fin da bambina, a causa di un lutto.
Era triste che la madre non avesse tirato fuori le decorazioni, che le canzoni natalizie non riempissero casa, impedendole di studiare, che non dovesse pelare le patate in vista del pranzo del 25.
Ora, io capisco che le cose d'ora in avanti cambieranno, che non si andrà più nella grande casa di famiglia tra i monti, che non ci saranno trenta persone attorno allo stesso tavolo, ma 'fiol! tira fuori quella maledetta scatola e appendi gli addobbi.
Non senti il Natale? Okay, ma ti sei pulito le orecchie? Ti sei predisposta? Ti sei preparata?
Nessuno pretende che sia facile ma bisogna pur iniziare da qualche parte.
E se lo dico, è perchè conosco perfettamente la situazione, avendola vissuta io stessa neanche molto tempo fa.

Gli angioletti fatti dalla Mamma
Che poi, non è mica detto che sia sempre necessario fare le cose in grande.
Noi pranziamo in pigiama, metà seduti sulle sedie, metà sui divani, perchè la casa di Venezia è troppo piccoli per i 3+2 che siamo, ci prepariamo con ore di anticipo per andare a San Marco e immancabilmente arriviamo all'ultimo perchè fermarsi a bere 'n cicchetto non fa male e ascoltiamo il concerto di turno, mentre mio padre si lamenta che facciano sempre gli stessi pezzi.
Non è un gran festeggiamento visto da fuori però stiamo insieme e questa è la cosa principale.
Questa sarà sempre la cosa principale, perchè essere uniti anche se apparentemente non sopportiamo è la nostra forza.
Ah, e poi le corna da renna mi stanno da Dio!



Seya

venerdì 9 dicembre 2011

chiamatemi Lucifera

Questo articolo è tratto da un recente numero della famosa rivista "Famiglia Cristiana", pubblicata in tutta Italia. Si tratta di un test che permette ai genitori di capire se il proprio figlio è anche il figlio del Diavolo: se una o più di queste voci sono abbinabili al ragazzo allora lo stesso è figlio di Satana!!!
Ecco qua l’elenco:

- Si veste spesso di nero.              No dai, ho anche un paio di magliette arancioni
- Si mette t-shirt di bands o riferite al rock.           Per dormire la maglia dei Sonata Artica è perfetta!
- Mette quantità eccessive di rossetto, smalto per le unghie e makeup nero.       Le labbra rosse sono d'obbligo altrimenti si mimetizzerebbero con il resto del volto..
- Si mette ogni tipo di strani gioielli di metallo e con simboli, come: croci rovesciate, pentagrammi, pentacoli, o altri simboli di Satana.      No, ma ho un paio di orecchini con le cerniere meravigliosi!
- Manifesta interesse verso tatuaggi e piercing.         Se solo potessi permettermeli...
- Ascolta musica gothic oppure ogni altro tipo di musica antisociale. (Marilyn Manson dice di essere l’anticristo, e parla pubblicamente contro il Signore. Eliminate ogni tipo di questi album).    Il cd di Litz è di fianco a quello dei Nirvana
- Fa amicizia con altra gente che si veste, si atteggia o parla in modo eccentrico.    La mia Stella!!!
- Si mostra disinteressato riguardo ad attività costruttive, come: la Bibbia, pregare, chiesa o sport   Leggere la Bibbia solo per interesse storico che valenza ha??
- Sembra molto interessato alla morte, ai vampiri, alla magia e all’occulto, alla stregoneria o qualsiasi altra cosa che implichi Satana.         Almeno so che non tutti i vampiri brillano al sole..
- Si droga.          NO
- Beve alcolici.                Oh, yes, baby!Che domande poi, sono veneziana!
- Ha istinti suicidi o è depresso.          Lunatica?
- Taglia, brucia o partecipa ad ogni genere di autolesionismo. (Questo è un rito Satanico che usa il dolore per portarlo via dalla luce e dall’amore del Signore. Pregasi fare attenzione e rivolgersi al centro locale di sanità mentale)                Mi sono ustionata una mano con Eleven Tree (Oh, Forno)
- Si lamenta di annoiarsi.              In continuazione
- Dorme troppo, o troppo poco.           Ghiro forever
- E’ eccessivamente sveglio durante la notte.              Decisamente no
- Odia il sole oppure ogni altro tipo di luce. (Rimando ai vampiri, che odiano la Luce)        Di prima mattina odio anche la luce della Luna
- Chiede troppa privacy.               Troppa?Quanto è troppa?
- Passa molto tempo in solitudine.             Beh, insomma...
- Chiede tempo per stare da solo e in silenzio. (Questo perché potrebbe parlare con gli spiriti malefici attraverso la meditazione. )                   Sì, Ghost...
- Insiste per passare del tempo da solo con i suoi amici, senza l’accompagnamento di un adulto.       Sono grande, direi che è fattibile..
- Non porta rispetto alle autorità; insegnanti, preti, e anziani, ma anche altri.          Dipende dall'idiozia altrui
- Non va a scuola.        No, infatti, vado all'Uni
- Passa molto tempo fuori casa.            Tra lezioni, spagnolo, palestra, burattini, volontariato...
- Mangia troppo o troppo poco.             Chi ha scritto questa lista non conosce la cucina di mia madre
- Mangia cibi gotici                    Cibi gotici?????
- Beve sangue o manifesta interesse nel berlo. (I vampiri credono che questo attiri Satana. Questa azione è molto pericolosa e deve essere fermata immediatamente.)               E poi che uso come dentifricio??MercuroCromo?
- Guarda la televisione via cavo o altri programmi corrotti. (Chiedi alla tua chiesa locale per i programmi che tuo figlio dovrebbe guardare)                      Real Time, tv del diavolo! Ah, Ale Borghese...
- Gioca a videogames che contengono violenza oppure videogames di ruolo.             The Sims di FB vale?
- Usa internet eccessivamente oppure passa molto tempo sul PC.               Scrivere la tesi a mano non è più di moda!
- Fa simboli satanici e/o fa headbanging ascoltando musica.                 Mi devo riprendere finchè ballo e poi risponderò
- Balla in modo sensuale o provocatorio.                  Quando sei single, qualcosa devi pur fare
- E’ omosessuale e/o bisessuale.           Bisex e fiera di esserlo!
- S’interessa di religioni pericolose: Satanismo, Scientology, Filosofia, Paganismo, Wicca, Induismo e Buddhismo.                Matematica?
- Indossa spille, adesivi, o qualsiasi altra scritta come: "Sono gothic", "Sono morto", "Sono così gothic".                   Se indossassi spille sarei bucherellata come l'emmental
- Si definisce "gothic".                 "Fuori e caldo e splende il sole ma c'è solo ombra nel mio cuore"

Seya

domenica 4 dicembre 2011

work in progress

In un momento di pigrizia cronica ho iniziato a giocare con l'html del template. Poi mi sono persa e allora ho scaricato un programma che mi permette di creare templates in maniera abbastanza intuitiva. Il problema ora è trovarne uno che mi soddisfi appieno per il periodo natalizio..
Mi piaceva quello blu che c'era nei giorni precedenti perchè come sfondo aveva una foto molto bella di Venezia che avevo fatto mesi fa, però i colori non mi convincevano.
Di quello attuale mi piace molto la trama. Palline, stelline, aghi di pino mi piacciono assai ma ho qualche problema con i bordi dell'immagine.
Il che significa che devo modificare l'immagine con un altro programma.
Da una mattinata di pigrizia è uscito praticamente un lavorone!
Spero di trovare un bel template natalizio per 8 in modo da mantenere la tradizione e, chi lo sa, forse proprio l'albero e Jackie mi daranno l'ispirazione giusta.

In ogni caso, accetto più che volentieri commenti, suggerimenti, consigli e critiche!

Insomma stiamo lavorando per voi, o meglio per me, visto che questo è il mio blog.


Seya

giovedì 1 dicembre 2011

speedy o disaster????

Credo di essere appena tornata da uno speedy date o forse era disaster date?

Tutto iniziò a Settembre in autobus quando uno mi dice che sa chi sono, dove vivo, cosa studio e se posso aiutarlo per l'esame di Analisi di Ingegneria.
Nessun problema.
Da quel giorno ci siamo visti un paio di volte con la scusa dell'esame e poi più niente fino alla settimana scorsa quando mi chiama e mi chiede di uscire.
Panico.
Mi dice di essere stato a casa sua in Marocco per un mese e mezzo (probabile perchè lui e la sua famiglia abitano esattamente di fronte a noi e per un pezzo la casa è stata chiusa) ma che è tornato e vorrebbe che uscissimo.
Settimana scorsa non se ne è fatto nulla per l'esame di sabato, e quindi ci siamo trovati oggi.
Per la precisione un'ora e mezza fa. E se io sono già qui a raccontarlo vuol dire che è stato un appuntamento lepre, non che è stato un disastro, vero?

Ieri sera lo chiamo (mi aveva cercato lui ma io ho ignorato le chiamate in preda all'ansia) e ci mettiamo d'accordo con una conversazione che è stata più o meno un:
Seya compone il numero e telefona.
Fa che non risponda, non rispondere, non rispondere non rispondere
Omar: Ciao Seya! Come stai? Mi hai chiamato *feste e gioie* blablabla
Seya: Ehm, sì. Scusa se non ho risposto ma .. ero impanicata?!.. ero occupata!
Omar: Nessun problema. Ci troviamo domani, ti va?
Seya: Domani? Vuoi farmi morire? Io devo prepararmi psicologicamente! *e intanto le rimbombano le parole di Angioletto nelle orecchio "devi buttarti!"*.. okay..
Omar: Domani davanti casa alle 14.30
Seya: 14.30? Ma mi vuoi morta? Io devo tornare dall'Uni (cioè alle 14 circa), mangiare, cambiarmi e possibilmente lavarmi e truccarmi!! *continua la cantilena "buttati buttati"* Possiamo fare le 15.30?
Omar: Va bene. A domani
Seya butta giù e torna a respirare.

Esito: Seya non si è truccata nè cambiata ma ha passato l'"ora d'aria" a bere té caldo e distrarsi con un programma stupido che passavano per tv mentre la mente si domandava "che posso fare per apparire interessante?".

Ci siamo trovati, siamo andati ai giardinetti come se avessimo 15 anni, il tutto parlando dell'importanza dell'Università quando si cerca lavoro. Ho lasciato correre su alcune sue battute riguardando "studi inutili" come la matematica e la letteratura e mi sono tirata indietro quando ha cercato di prendermi una mano e accarezzarmela.
Ad un certo punto ci guardiamo intorno.
Parchetto vuoto, freddo cane, altalena che si muove grazie all'aria.
Torniamo indietro e ci salutiamo davanti casa.
Ogni tentativo di effusioni completamente bloccato dalla sottoscritta.

Omar: Ci sentiamo, eh!
Se ne va verso casa mentre Seya si sgranchisce il collo e inizia a pensare che deve trovarsi una donna al più presto.



Seya