sabato 29 marzo 2014

Mondiali Pattinaggio

Come sapete, il mio amore per il pattinaggio sul ghiaccio non ha confini e quindi i periodi primaverili, quando si concentrano Mondiali e Olimpiadi mi vedono in postazione davanti alla tv.
Cosa dire, non siamo stati delusi.
Tante assenze, inevitabile vista la stagione olimpica, poche polemiche e buoni risultati...e specialmente meritati!
Non per aprire dibattiti ulteriori, ma la medaglia alla Sostnikova nelle donne e quella a Trankov&compare nelle coppie sono state regalate (per non dire comprate).
Ho anche da ridire sulla danza, ma lì la cosa è stata meno evidente.

Lasciamo perdere! Nessuno di loro era presente (notevole la paura di dimostrare che la medaglia è stata comprata?!) e quindi la gara è stata più combattuta che mai. Posizioni aperte a go-go e tanto agonismo.
In un palazzetto strapieno, davanti ad un pubblico ottimo (ogni riferimento al "nazionaliamo" di Sochi è puramente voluto!) i pattinatori hanno alternato meravigliose performances ad altre più deludenti, ma tutte molto vere.
Il tubo non ha ancora caricato nulla però a presto metto i link..a voi il giudizio!


Seya

sabato 22 marzo 2014

la scoperta Casella

Da quando è partita l'iniziativa (orai due anni fa) sono un'attenta ed entusiasta partecipante di MusicEmotion, la chermesse cinematografica di musica sinfonica.
Non che sia un grande impegno (parliamo di 4 concerti a stagione, praticamente una nullità) però mi ricollega ai piaceri della pace, della solitudine, dell'individualità.
Non è infatti un piacere che condivido, un pò perchè non saprei a chi proporre la cosa, un pò perchè infondo mi piace sentirmi non più colta, però più ricercata sicuramente, di alcune altre persone.

Mercoledì sera, con mamma, abbiamo assistito al concerto del maestro Noseda su musiche di Casella e Respighi.
Personalmente sono arrivata al cinema sbuffando: la musica italiana non mi piace nè antica, nè moderna.
Quando sono uscita (a parte il sonno), ero entusiasta.
Il pezzo di Respighi non è altro che l'assemblaggio di opere precedenti e secondarie (musiche per fluto che ricordano tanto le scene mitiche, dove ninfe e fauni danzano in allegria).
Casella invece è stato una scoperta.
Praticamente si tratta di un tale, ovviamente un genio/prodigio del pianoforte con un infanzia triste e tormentata (tanto per sfatare gli stereotipi), che a cavallo tra Ottocento e Novecento ha composto pezzi orchestrali secondo le influenze del periodo.
Un anticipatore di Stravinski, un affezionato a Mahler e un tormentato alla Shostacovich.
Studiare a Parigi gli ha permesso di entrare in contatto con i grandi dell'epoca (allievo di Faurie, amico di Ravel e conoscitore della classica musica mittleuropea) e di tutte queste amicizie e conoscenze ha fatto un sunto in una serie di concerti molto paricolari e stranamente poco conosciuti.
Dico stranamente non perchè era italiano o che, ma per la modernità di alcuni pezzi.
Le parti lente dei concerti sono una palla (anche la Sinfonia n.12 in alcuni punti lo è, a mio avviso) e le presentano come un omaggio/incontro con Mahler (ma io non conosco Mahler e quindi poco posso dire).
Le parti movimentate invece sono da togliere il fiato.
Moderne e dinamiche, sembra quasi di trovarsi nel traffico cittadino all'ora di punta e di essere sul punto di perdere un appuntamento importante. Una corsa, una foga e in tutto questo la sensazione di essere vivi.
Meraviglia pura.
E io che non apprezzo i pezzi caotici, faccio un doppio complimento.
Ed è strano che qualcuno così attuale sia poco proposto. Non parlo neanche di insegnarlo a scuola perchè le nostre povere nuove generazioni è già tanto se sono in grado di distinguere un violino da un pianoforte: tra tagli e insegnanti e ragazzi poco preparati/interessati/motivati l'ignoranza musicale regna sovrana.
Parlo proprio di concerti in cartellone. Stravinski è osannato, di Mahler Accardo ha fatto un cofanetto (ce l'ho ma non l'ho ancora sentito), Shostakovich viene passato come artista d'elite e Ravel è strapagato. Casella, tutti se lo dimenticano.
Un peccato perchè è notevole.

Piccolo commento su Noseda, il direttore d'orchestra. Allora, bravo come pochi, bisogna riconoscerlo, ma bisogna fare qualcosa per la sua sudorazione copiosa.
Già lui è pallido e chiaro, in più con un completa (taglio giapponese) nero sempra Piton albino, se poi ci si mette pure un continuo grondare sudore da tutti i pori, il risultato è a metà tra il disgustoso e il preoccupante.
Consiglio sciarpina per raccogliere sudore facciale e movimenti del corpo più contenuti: infervorarsi va bene, perdere il 50% dell'acqua corporea no.


Seya

giovedì 20 marzo 2014

burocrazia leonardiana

Volevo scrivere un bel post sul concerto di ieri sera però la diatriba (tutta interiore) con la burocrazia di poco fa mi ha spento.

Mi sono candidata per un Progetto Leonardo (uno dei pochissimi aperti a chi abita in Veneto) prorogato (e ovviamente non publicizzato).
Ma non poteva certo essere così semplice.
Non potevano certo richiedere che tu compilassi un modulo e lo inviassi via mail.
No.

Devi scaricare il modulo e compilarlo e firmarlo a mano (niente firma elettronica). Devi allegare copia della carta d'identità e del codice fiscale, e assicurarti che il documento non scada prima dell'eventuale partenza perchè vogliono poterlo usare per la prenotazione del volo (il mio scade tra 2 mesi però all'anagrafe non mi fanno il nuovo documento prima di un mese prima della scadenza, salvo casi eccezionali).
Il problema è che tutti questi devono essere inviati come unico file in pdf.

Di per sè la cosa ha senso e, all'apparenza, risulta semplice. Però ovviamente il programma di scannerizzazione non è a prova di idiota (come invece dovrebbe essere ogni programma base).
Non si può decidere la "digitalizzazione di più pagine" prima della prima digitalizzazione, no. Bisogna digitalizzare la prima e poi aggiungere in coda le successive pagine.
Ovviamente l'ho scoperto dopo aver fatto il procedimento 4 volte.
Una pagina info?

La stessa cosa deve essere fatta con i CV, due. Uno in italiano, uno in lingua del paese di destinazione (nel mio caso 3, perchè ovviamente sono idiota e mi sono candidata per Lettonia e Spagna e quindi ho inviato i CV in inglese e in spagnolo...per fortuna non mi hanno chiesto il lettone!).
Tutti i CV devono essere firmati (e inglobati in un unico file PDF).

Riassunto della procedura: tu stampi 25 fogli (modulo, CV in lingua e co) e poi scannerizzi tutto come vogliono loro, così loro non devono stampare pagine e pagine di roba.

Il tutto deve essere inviato tramite PEC.
E per fortuna che io ho un padre dotato di PEC perchè l'attivazione della mail richiede una settimana e una visita all'ufficio postale.


La scadenza? Domani a 12.00.



Seya

lunedì 17 marzo 2014

Streghe

Da Natale si è risvegliato in me il forte desiderio di leggere e sono diventata una mangia libri.
Non scherzo! mi sono letta quasi tutto Wilbur Smith (che non avrà spessore classico ma è tanto avviincente), Housseini (che è sia sostanzioso che avvincente) e qualche altro libro a desta o a sinistra.
Ho finito proprio ieri Streghe di Lilli Gruber, un saggio a forma di intervista (o meglio, di serie di interviste) sulla condizione della donna in Europa. Credo sia del 2008.
Bello, bellissimo.
Avevo già avuto la possibilità di leggere ed apprezzare la veloce e ironica scrittura della giornalista in Eredità (altro bello da consigliare), ma qui, vuoi per il tema, vuoi per lo stile, vuoi per le voci che ne sono uscite, qui ha raggiunto lo splendore.
Non sherzo!
A parte l'essere andata a comprarmelo (cartaceo, che è meglio per le sottolineature!), l'ho riletto in alcune sue parti e ne ho valutato il contenuto in tempo per la questione della faccenda Quote Rosa in Parlamento.

Io non faccio politica e ho poche idee al riguardo, ma chiare, eppure due parole (banali e ritrite) le spendo.
Sono d'accordo con la Littizzetto che proprio ieri diceva che le quote rosa poco servono e che se uno è pirla, lo è a prescindere di quello che ha nelle mutande (dixit!), eppure secondo me ci vogliono.
Io non sono una femminista o una avversaria degli uomini, anche se in alcuni casi mi sento superiore, però ho la sensazione (percezione?) di trovarmi in una realtà statale in cui il concetto di Vir prevale su tutto.
Vir, non homo.
L'uomo virile, un pò sessista e di strette vedute, anche se vi dirà che le ha ampissime, esiste e comanda.
Lo vedo al lavoro da mia madre, lo vedo in televisione (sia nei film che nei tg), lo vedo in autobus.
E per scardinare questo fantomatico uomo di metallo, io le quote le userei.
Sono d'accordo che una persona di valore arriva dove vuole e si prende il suo posto e il suo ruolo senza sentirsi privilegiato, però credo che in occasione di parità sia necessario rivolgersi a chi è meno rappresentato o comunque visto in maniera meno forte, e quindi la donna.
La cosa però deve andare di pari passo con l'aumento dei servizi, con un maggiore aiuto alle famiglia, ma anche ai single, e con un miglior welfare in generale.
Ma tanto non si farà perchè è troppo importante portarsi a casa 85€ in più in stipendio invece di garantire asili nido, posti letto per gli anziani e rotazioni per medici e assistenti.

Sono disillusa.

Tornando al libro, sono felice ne contastare che le persone che nel mio piccolo ho sempre ritenuto intelligenti (in senso ampio del termine: sia per cultura, che per dialettica, che per idee) esprimono le posizioni a mio avviso migliori, e in modo più convinto.
Uno degli aspitti migliori dello scritto della Gruber è la vastità degli elementi trattati e delle "tipologie" di persone considerate.
Tra i temi ci sono i "classiconi" come l'aborto e i servizi alle famiglie. Tra le persone si spazia dalle prostitute, agli operatori sociali, ai politici, alle persone di spettacolo, alle camioniste.
Io forse avrei intervistato anche un paio di nonne e di nipoti, giusto per vedere le differenze storiche, ma stiamo veramente cercando l'ago nel pagliaio.
Che dire ancora?
Leggetelo e regalatelo.
Ogni donna dovrebbe farsi certe domande.


Seya

domenica 16 marzo 2014

Monuments Men

Ieri sera cinema. Ogni tanto ci vuole!
Il film mi ha incuriosito fin dai primi trailer: diciamolo pure, George Clooney sta molto meglio nei panni del regista che in quelli del cinico Dottor Ross.
E poi il tema è abbastanza insolito, o almeno lo è per me che di storia contemporanea (cioè post unificazione di Italia) sono totalmente ignorante.
Al Liceo non ho neanche fatto in tempo a studiare la Seconda Guerra Mondiale. La Prof esterna che ci siamo ritrovati in commissione è inorridita a leggere il nostro programma!
Quindi ogni libro o film che mi permetta di scoprire qualcosa di nuovo, è ben accetto.

Il film di Clooney è leggero ma non frivolo. Racconta la guerra con dettagli comici, al limite del paradossale, ma mai esagerati. Nessuna traccia di volgarità, di esibizionismo o di eccessiva melansagine.
Un film che ti permette di sorridere alle uscite di Murray e inorridire nel vedere dei capolavori bruciare in nome di non so quale ideale onnipotente hitleriano.
Nel complesso si esce dal film scissi: da una parte si ricordano le battutine e si ride di alcune scene, dall'altra la domanda persistente che il film ci rivolge, ovvero se un'opera d'arte valga la vita umana, resta a tormentarti.

Io non saprei dare una risposta sul momento: a livello razionale direi di sì al 2000%, ma poi ci sono anche le paure e le passioni che ci distinguono dai robot con cui fare i conti.
La cosa che più mi martella è la consapevolezza che molte cose non sono cambiate.
Anche nelle guerre attualmente in atto si stanno distruggendo strati e strati di storia. Tutta la cultura mediorientale sta andando in polvere in nome di un potere, più che altro economico, che ha poco dell'umano.
Durante il Natale ho letto Mille Splendidi Soli di Housseini e anche allora la questione mi aveva dilaniato, io che solo a sentir parlare di libri bruciati sudo freddo!

La cosa che più mi spaventa tuttavia è un'altra.
La tecnologia imperante, per quanto utile e bella ci sta rincretinendo. Me per prima, per carità.
C 'è ormai l'imperante idea che non serve andare al museo o alla chiesa (per non parlare delle biblioteche) perchè basta digitare su google il nome di quello che ci interessa ed ecco lì la meraviglia di un'immagina zoomabile, tutta tua, vicina quanto vuoi.
Vuoi mettere vedere la Tempesta del Giorgione comodamente seduta sul tuo letto, magari ancora in pigiama, poterla zoomare e studiare in ogni suo punto senza temere allarmi, guardiasala e turisti?
E' utile e triste allo stesso tempo.
La percezione che l'arte sia sempre lì, a nostra disposizione, senza dover fare la fatica di muoverci e spostarci, oltre che a renderci pigri e mentalmente chiusi, fa sì che la sua distruzione o il suo danneggiamento ci lasci quasi tranquilli.
Della serie, perchè devo preoccuparmi del museo di Bagdad quando basta che cerchi il sito online o qualche altra fonte, attraverso cui posso guardarmelo. E in internet vivrà per sempre.

Non so se riesco a spiegarmi bene o se risulto contorta.
Fatto sta che mi sento contorta dentro per questa mia intrinseca tristezza culturale che mi fa rimpiangere i Grand Tour settecenteschi.



Seya

sabato 15 marzo 2014

cercando lavoro

La mia ricerca di lavoro prosegue con una monotona altalena di Illusione e Disperazione.
Ho passato un anno (è già passato un anno dalla Laurea!) a cercare di vendermi come IT, amministrativa e gestionale. Adesso ho preso l'abilitazione turistica e mi vendo come Accompagnatrice.
Non ho avuto successo nel primo modo, vediamo un pò il secondo!
Ho più volte riscritto il CV, ho fatto corsi per migliorare durante i colloqui e per sembrare più seria e adulta di quanto io non sia.
Alla fine non non è servito a molto.
Almeno ormai mi sono chiarita su cosa vorrei fare: vorrei fare planning organizzativi, specialmente per i trasporti.
Avete presente quelle persone che dicono "tu, aereo, devi atterrare alla pista X perchè alla Y c'è un cargo e devi ripartire in 45 min!". Ecco, voglio farlo.
Non necessariamente a livello aereoportuale, ma anche portuale o ferroviario.
Eppure non si trov la possibilità-
Una volta non sono abbastanza qualifica, una volta non sono abbastaza grande ed esperta, una volta non sono un uomo.
Alla faccia della parità dei sessi.
Mia madre, intanto, gira il dito nella piaga con i suoi "pensavo volessi andare all'estero".
Cara madre, io all'estero ci andrei domani però non ho soldi e spalle coperte. E voi non mi potete mantenere a vita. Partire per l'estero senza un soldo è una dimostrazione di idiozia.
Anche perchè poi tornare con un pugno di polvere è molto deprimente.
Adesso vediamo se i 2000 e più curricula che ho mandato danno qualcosa.
Altrimenti mi vado a fare un gap year in Australia....
...se trovo i soldi!

Seya

lunedì 10 marzo 2014

a volte si ritorna

Torno dopo una pausa di riflessione, cioè dopo una fase di alternanza di depressioni, gioie e malumori.
in realtà non è cambiato molto in questi mesi di silenzio.
Sono sempre tra Venezia e Padova.
Sono sempre Single.
Sono sempre senza lavoro.
Ho solo rivisto alcuni rapporti, e altri sono stati rivisti dagli altri.
Con Ex c'è stata una colossale litigata intorno a Natalae e adesso ci si sente solo per insultaci (a dire il vero, lui mi chiama e mi scrive per insultarmi, io non replico e lo lascio cuocere nel suo brodo).
Principessa si è dimenticata della mia esistenza (e sono stufa di doverle strisciare dietro).
Idem per Stellina.
Medica ha preso l'abilitazione e studia per la specialistica.
Angioletto sta facendo la laurea ed è sempre più apatico, almeno io così lo percepisco.
Kalos ha scoperto le gioie del sesso e sto pregando perchè non si perda in mezzo a tutti gli amanti.
Mela si è trasferita a Milano per il master.
Cricetino è tornata e ogni tanto ci troviamo.
La famiglia sta bene. Un pò litigarella e stressata, ma ormai è lo standard tra queste quattro mura.
Ho un pò riscoperto mia cugina (ho vissuto per un pò da lei) però mi sembra di esserci ri-distanziate nuovamente.
Mio padre è intrattabile e io gli sto il più lontano possibile, ancora arrabbiata con lui per il suo disinteresse nei miei confronti.
L'unica costante, o meglio rinforzo, è Guida, e passo sempre più tempo con lei e nel suo negozio.
Poi cosa?
Faccio pattinaggio sul ghiaccio, il mio amore! e ho fatto un corso di russo. Adesso sto proseguendo gli studi da autodidatta ma l'autodisciplina non è uno dei miei maggiori pregi.
Ho fatto il patentino come Accompagnatore Turistico e spero che qualcosa si muova per l'estate.
E sono tornata qui.
Vediamo un pò come va...


Seya