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martedì 5 agosto 2014

il Capo

La domanda del giorno è: perchè il mio Capo, che dovrebbe essere in ferie, si presenta in ufficio e rompe l'anima?



Seya

martedì 8 luglio 2014

non per sempre

C'è una battuta di Burlesque che mi è venuta in mente stamane entrando in magazzino con la Strana: "non sarai la nuova arrivata per sempre".

Ieri sera c'è stata una tromba d'aria non indifferente e, per me che ero a casa da sola, ha comportato pulizie e tapparelle chiuse fino a notte tarda.
Stamattina, arrivando con la Strana in magazzino, individuiamo il Capo che girovaga per il locale a distribuire documenti e sfumacchiare. Si avvicina, saluta e si rivolge alla Strana per chiederle dei danni eventualmente subiti ieri sera.
Io trasparente.

Non ho potuto non pensare alla battuta di Cher e chiedermi quanto tempo deve passare (sono quasi due mesi) prima che io abbia uno spessore qui dentro.




Seya

sabato 15 marzo 2014

cercando lavoro

La mia ricerca di lavoro prosegue con una monotona altalena di Illusione e Disperazione.
Ho passato un anno (è già passato un anno dalla Laurea!) a cercare di vendermi come IT, amministrativa e gestionale. Adesso ho preso l'abilitazione turistica e mi vendo come Accompagnatrice.
Non ho avuto successo nel primo modo, vediamo un pò il secondo!
Ho più volte riscritto il CV, ho fatto corsi per migliorare durante i colloqui e per sembrare più seria e adulta di quanto io non sia.
Alla fine non non è servito a molto.
Almeno ormai mi sono chiarita su cosa vorrei fare: vorrei fare planning organizzativi, specialmente per i trasporti.
Avete presente quelle persone che dicono "tu, aereo, devi atterrare alla pista X perchè alla Y c'è un cargo e devi ripartire in 45 min!". Ecco, voglio farlo.
Non necessariamente a livello aereoportuale, ma anche portuale o ferroviario.
Eppure non si trov la possibilità-
Una volta non sono abbastanza qualifica, una volta non sono abbastaza grande ed esperta, una volta non sono un uomo.
Alla faccia della parità dei sessi.
Mia madre, intanto, gira il dito nella piaga con i suoi "pensavo volessi andare all'estero".
Cara madre, io all'estero ci andrei domani però non ho soldi e spalle coperte. E voi non mi potete mantenere a vita. Partire per l'estero senza un soldo è una dimostrazione di idiozia.
Anche perchè poi tornare con un pugno di polvere è molto deprimente.
Adesso vediamo se i 2000 e più curricula che ho mandato danno qualcosa.
Altrimenti mi vado a fare un gap year in Australia....
...se trovo i soldi!

Seya

lunedì 10 marzo 2014

a volte si ritorna

Torno dopo una pausa di riflessione, cioè dopo una fase di alternanza di depressioni, gioie e malumori.
in realtà non è cambiato molto in questi mesi di silenzio.
Sono sempre tra Venezia e Padova.
Sono sempre Single.
Sono sempre senza lavoro.
Ho solo rivisto alcuni rapporti, e altri sono stati rivisti dagli altri.
Con Ex c'è stata una colossale litigata intorno a Natalae e adesso ci si sente solo per insultaci (a dire il vero, lui mi chiama e mi scrive per insultarmi, io non replico e lo lascio cuocere nel suo brodo).
Principessa si è dimenticata della mia esistenza (e sono stufa di doverle strisciare dietro).
Idem per Stellina.
Medica ha preso l'abilitazione e studia per la specialistica.
Angioletto sta facendo la laurea ed è sempre più apatico, almeno io così lo percepisco.
Kalos ha scoperto le gioie del sesso e sto pregando perchè non si perda in mezzo a tutti gli amanti.
Mela si è trasferita a Milano per il master.
Cricetino è tornata e ogni tanto ci troviamo.
La famiglia sta bene. Un pò litigarella e stressata, ma ormai è lo standard tra queste quattro mura.
Ho un pò riscoperto mia cugina (ho vissuto per un pò da lei) però mi sembra di esserci ri-distanziate nuovamente.
Mio padre è intrattabile e io gli sto il più lontano possibile, ancora arrabbiata con lui per il suo disinteresse nei miei confronti.
L'unica costante, o meglio rinforzo, è Guida, e passo sempre più tempo con lei e nel suo negozio.
Poi cosa?
Faccio pattinaggio sul ghiaccio, il mio amore! e ho fatto un corso di russo. Adesso sto proseguendo gli studi da autodidatta ma l'autodisciplina non è uno dei miei maggiori pregi.
Ho fatto il patentino come Accompagnatore Turistico e spero che qualcosa si muova per l'estate.
E sono tornata qui.
Vediamo un pò come va...


Seya

lunedì 18 febbraio 2013

tempo

Quando torno a casa la sera, in questi giorni, mi sembra che la giornata si sia svolta a rilento. In realta` il tempo corre.

Tra un mese mi laureo.
Tra un mese devo decidere cosa fare della mia vita.
Tra un paio di mesi ci sono gli spettacoli dei burattini.
Tra un paio di mesi bisogna pensare se continuare o lasciare il gruppo.
Tra quattro mesi la scuola finisce e le ripetizioni pure.
Tra quattro mesi bisogna trovare un nuovo supporto finanziario.

Intanto e` tornata E da Singapore.
La cosa ha suscitato in me sentimenti contrastanti.
Sono contenta sia tornata ma forse preferivo il rapporto a distanza. C'e` qualcosa nel rapporto "vicino" tra noi che mi urta: lei e` un po' maestrina, io sono una pigrona; lei e`presente e ci tiene che la gente si faccia viva con lei, io mi dimentico di accendere il cellulare.
Non saprei.
La cosa che ho constatato pero` questa mattina e` che non e` cambiata. Se da una parte questo e` rassicurante perche` so come trattarla, dall'altra mi chiedo che cavolo di esperienza abbia fatto. Forse semplicemente il suo modo di fare e` talmente radicato in lei da renderla immune alle evoluzioni, forse le evoluzioni si vedranno nel tempo.
boh!

Stamattina poi sono riuscita a "sparlottare" anche con Stellina che mi ha subito chiesto, oserei dire a bruciapelo, cosa ho intenzione di fare con Principessa: cercare di rafforzare il filo sottile che ci unisce o reciderlo?
Non ho saputo risponderle.
Nella mia testa le uniche parole che si presentavano erano "non me ne frega un c***o di niente. Vuole ricucire, lo faccia; vuole recidere, recida".
Una sorta di "lasciamo fare a lei" che potrebbe portare a due cose: io finisco per essere la vittima e lei la cattiva oppure io faccio quella che ha sempre ostacolato le sue buone intenzioni e lei e` l'eroina fallita.
In entrambi i casi io avrei un comportamento passivo.
Non mi piace.
E non capisco perche` la mia testa sia convinta che questa sia la cosa migliore.



Seya

giovedì 14 febbraio 2013

Sopa de informaciones

Uh, mamma, che settimana!
Dalla fine dei miei esami il mondo sembra aver accellerato vertiginosamente il suo andamento.
Le dimissioni del Pastore Tedesco, la Campagna Elettorale, il Carnevale, il Brutto Tempo, la Morte di mia Nonna, Sanremo, l'elezione di un nuovo Co-Relatore.
Ad un certo punto stavo per alzarmi su una sedia e, in perfetto stile Mafalda, urlare:  "Fermate il mondo, voglio scendere".

Vorrei commentare tutti questi avvenimenti eppure non sento la mia testa piena di tante cose da dire. Una cosa è certa, adesso ricomincio a seguire questo povero blog in maniera più costante...

..beh, i buoni propositi ci sono!

Seya

domenica 9 dicembre 2012

fortuna

L'altro giorno, correndo per Venezia in preda al ritardo, stavo pensando a quanto sono stata fortunata nella mia vita.
Ho visto molti posti, ho vissuto molte sensazioni.
Non capisco come possano esserci persone che non amano viaggiare e preferiscono spendere i loro soldi in abbigliamento e hi-tech, piuttosto che muoversi.  Angioletto è uno di questi. Ed è uno dei nostri punti di lontananza. Io non capisco lui, lui non capisce me.
Si sorprende che io mi muova, oggi Padova, domani Venezia, poi Firenze, dunque Londra e la Spagna. Per lui sono sempre in giro.
Mi chiede come io faccia visto i costi. Poi mi mostra la camicia nuova e mi dice di essere stato fuori a cena e poi disco con Al e amici.
Gli faccio notare la differenza, eppure mi sembra non capisca.
E alla fine, eccoci qui, diversi eppure entrambi convinti di essere fortunati.

La mia fortuna, le mie avventure.

Ho visto l'alba, la prima, dalla spiaggia australiana, ho nuotato nella barriera corallina, ho vissuto la libertà di San Francisco, e mi sono immersa nella frenetica notte di Miami.
Ho odorato le spezie di Les Lafayettes di Parigi e il profumo delle rose dei giardini a Versailles.
Ho corso in giro per Londra e mi sono addormentata sulla terra rossa della Spagna.
Ho navigato per i canali di Cambridge e passeggiato lungo l'Arno, la Senna, il Tevere, il Brenta, il Danubio, il Tamigi.

Poi torno a casa e mi sento sempre più piena. Mi convinco che non potrei mai emozionarmi più di così.

Poi entro a San Marco.

Un giro veloce, una visita turistica, panoramica, molto poco seria e accurata.
Eppure sempre così profonda.

Adoro i mosaici in vetro dipino nella genesi, nell'atrio, e le tessere in foglia d'oro dell'arcata principale.
Le storie della Bibbia in perfetto ordine, raccontate in maniera intuitiva e precisa.
Prima della venuta di Cristo i simboli, dopo le figure antropomorfe.
Una moltitudine di colore, quasi mostrosa se messa a confronto con la semplicità e naturalezza della cripta, tanto bassa da costringermi a tenere la testa piegata.

Ho toccato le colonne in avorio, cesellate, del baldacchino; ho seduto sulle sedie della navata principale, ho percepito l'odore misto di incenso e cera dell'altare.

E poi la Pala d'oro, girata verso il pubblico per le celebrazioni dell'Immacolata. Le colonne. I mosaici del pavimento, splendidi giochi geometrici in marmo e pietra dura.

Uscendo ripensavo alla fortuna di poterci tornare per Natale ed assistere alla messa di mezzanotte.
Credevo che la serata sarebbe finita con quell'emozione e sono rimasta senza respiro.
Nevicava.




Seya

giovedì 6 dicembre 2012

Csaba

L'altro giorno (a dire il vero era Domenica scorsa) ho acceso la tv poco prima di pranzo e mi sono vista Realtime. Nello specifico, un particolare programma di tale Csaba della Zorza.
Mia madre, la cui cultura in tema è quasi spaventosa, mi dice che la tizia in questione è una signora di casata che si pronuncia di stile e insegna a cucinare.

Il programma di per sè non è diverso da uno dei cento programmi di cucina che attraversano la tv, quello che cambia è il tono della tizia.
La signora, nella fattispecie, veste con gonne anni Cinquanta, usa un trucco acqua e sapone e parla come si stesse riferendo ad un povero idiota, sussurrando parole e "bacchettando" con affetto quanti prestano poche attenzioni.
"In cucina bisogna fare attenzione!" dice lei per poi sorridere con una delle espressioni più plastiche che io abbia mai visto.
Poi si rivolge ai suoi quattro figli, anche loro inglobati nel format e che, ovviamente, non hanno dei nomi "standard" (o magari lo posseggono ma non viene usato) e risultano rispondere ai nomi di Dodo, Jakie, Lily e Non-mi-ricordo.
Questi poveri bambini, che sembrano usciti da una rivista burberry-under-ten e che rispondono alla mamma con un mesto "sì, mamma/No, mamma" (che io ho sentito dire per l'ultima volta quando avevo dieci anni e guardavo l'ennesima replica di Pollyanna, o qualcosa di simile), aiutano la mamma a dosare gli ingredienti (già precedentemente pesati) o dispongono i biscotti e i cupcakes (che lei chiama "LE" cupcakes..ma quando mai?!)  sulle alzate (che tutti hanno in casa!).
Poi ovviamente, uno dei bimbi combina un guaio e la mamma lo riprende con uno stucchevole:
-Oh, Dodo, che pasticcione che sei! non si fa così. No, no-
Al che il bimbo si allontana dalla scena e la tizia, guardando dritta in telecamera, afferma:
-I bambini sono un pò maldestri. Ma si divertono tanto. Questo può essere un ottimo momento da passare con i vostri figli. Si divertiranno tanto-
Ma certo, perchè tutti hanno una cucina all'americana limpia e brillante, che repelle lo sporco, un kenwood pronto all'uso con tutti gli optional per montare qualunque consistenza, e sopratutto quattro figli che ti rispondono "No mamma" o "Sì, mamma".

Poi la scena si sposta in salotto, tutta arredata per Natale (e non è ancora passata l'Immacolata, quindi avere l'albero già pronto porta sfiga, tié!), il caminetto acceso e i bambini seduti per terra, su una coperta, ognuno con un orsetto.
-Il momento della merenda è un momento speciale per ogni bambino. Prendete una coperta e stendetelo in un angolo tranquillo della sala, creando un ambiente magico e intimo, in cui i bambini possano rilassarsi per mangiare qualcosa e riposare prima di riprendere le loro attività-
Ovvero distruggere casa, impolverare le stanze e distruggersi i giocattoli reciprocamente.

La puntata si conclude con la tizia che ripercorre le ricette fatte e le idee proposte.
E tanti ringraziamenti a inservienti, babysitters, truccatori e cuochi vari.




Seya

lunedì 19 novembre 2012

c'erano una volta due ragazze..

La pigrizia dell'ultimo periodo e` molto legata al disinteresse quasi totale per alcune delle persone che mi circondano.
Non e` disinteresse legato a superiorita` o a cattiveria, e` una sorta di difesa dal male che mi hanno fatto o che mi stanno facendo.
Risulta piu` facile allontanare il dolore piuttosto che affrontarlo, si dice come a voler puntare il dito contro chi lo fa.
In realta` anche allontanarlo non e` poi cosi` indolore.
Specialmente quando l'hai affrontato talmente tante volte da uscirne esaurita.

Con Principessa i rapporti sono strani.
Mi ha ferito molto in profondo e non vuole vederlo, non vuole parlarne, non vuole preoccuparsene, forte del fatto che "io sono cosi`, sei tu che non mi capisci".
E' convinta di essere nel giusto, di avere ragione, di essere lei la povera vittima immolata.

Mi far stare male.
Anche perche` fa finta che non sia successo niente. Da una settimana a questa parte e` tornata a comportarsi come la Principessa che ho sempre conosciuto, a parlarmi tranquilla e serena, a entrare e uscire da un'aula solo per salutarmi.
Cerco di essere educata. Di rispondere ma di non farmi coinvolgere o mostrarmi piu` interessata di quello che sono.
QUesto comportamento sta portando al disinteresse verso di lei.

Una parte di me sta molto meglio.
La mia parte "zerbino", quella che tende a fungere da punchball per il malumore altrui, a essere di gomma in modo che, se mi tocchi, non mi fai male. Questa parte qui era stata messa a dura prova e la gomma a poco a poco si stava seccando e rompendo.
Ora sta ricostruendo utili cellule elastiche.

Ma una parte di me ci sta male. Malissimo.
E la cosa peggiore e` che gli altri, quelli che ci sono, sembrano non preoccuparsi della cosa. O perche` hanno un brutto rapporto o alle strette con la ragazza, o perche` non vedono il mio malessere.
Ci sono poi quelli che sono solo contenti della cosa, visto che da un paio di settimane a questa parte sono molto piu` equilibrata e serena.
Vorrei che qualcuno mi chiedesse come sto.
Kalos l'ha fatto ma non posso chiedere ad un diciasettenne di prestarmi la sua spalla per piangere. Primo perche` ha la sua vita, i suoi problemi, le sue cose; seocndo perche`, per quando estremamente maturo, non capirebbe.
Forse, in realta`, alla fine sarebbe l'unico a capire.

Mi sembra di essere una pazza complessata in mezzo ad immaturi.
Non e` che forse sono io l'immatura?

L'unica persona, ora come ora, che vorrei al mio fianco, ovvero Stellina, non puo` esserci. E` legata a Principessa ed e` meglio che le stia molto vicina perche` il giorno in questa capira` quanto e` vasto il divario che si sta creando tra noi, soffrira` come mai prima e solo lei potra` sostenerla.
Io, sola come sempre, vado avanti.


Seya

mercoledì 31 ottobre 2012

happiness

Le cose proseguono in maniera altalenante.
Non riesco a vedere in positivo il fatto che Principessa sia tornata a parlarmi, anche se fredda e distante, o che Kalos apprezzi molto la mia presenza.
Ho paura che una nuova scemenza possa rovinare tutto.
E purtroppo non e` una paura campata per aria, sento che arrivera` presto e vicina un'altra rottura, un altro dolore.




Seya

lunedì 29 ottobre 2012

il senzatetto

Oggi sono andata da Zia per pranzo, nonostante l'ora abbondante e i 2 autobus necessari per giungere a destinazione.
Tornando indietro, seduto in bus, mi è successa una cosa strana.
Guardavo fuori dal finestrino, nelle orecchie la musica a tutto volume, occhiali da sole Route 66, la città che scorreva di fronte a me.
L'autobus si ferma per un semaforo rosso e i miei occhi catturano un senzatetto, seduto sul marciapiede. Barba bianca e lunga, giacca autunnale logora, bastone per camminare mollato in mezzo alla strada forse per attirare meglio l'attenzione.
Il cappello, a terra, conteneva pochi centesimi.
Muoveva la mano callosa e supplicava quanti entravano ed uscivano dalla palestra o dal bar vicini per avere qualcosa.
A un certo punto sembra notarmi. Alza lo sguardo verso di me, si porta la mano alla fronte e la muove in segno di saluto militaresco. Poi mi sorride.
Non ho potuto far altro che sorridergli di rimando e alzare la mano in un amichevole "ciao-ciao" quando l'autobus è ripartito.

Ci sono rimasta male. Sorridevo, cercando di apparire fiduciosa, eppure mi sentivo triste.
Una parte di me urlava di scendere e dargli quel poco che avevo in tasca, un'altra parte mi ricordava quanto letto sui giornali e sentito in giro, riguardo la "mafia dei senzatetto".
Persone con pochi scrupoli e ancora meno remore, infatti, porta i senzatetto o i disabili fisici in giro per la città, li costringe a sedere sul marciapiede per un'intera giornata, ruba quando guadagnato, in cambio, si spera, di un tozzo di pane e un posto per la notte.

Eppure forse quello che ho avuto di fronte non era del giro.
Ma non lo saprò mai perchè, anche se tornassi lì domani, non lo troverei.
Forse la cosa più intelligente da fare sarebbe stato fermarsi al primo bar/market, comprare panino e acqua e darglieli. Quelli sarebbero stati suoi sicuramente.

Mi sento ancora triste e mi sembra che le scemenze della giornata e le futilità da cui sono circondata siano ancora più inutili.
Non so se sia una reazione normale oppure io la stia sopravvalutando.
So solo una cosa.
Mia madre, quando mi comporto male, ha l'abitudine di chiamarmi per nome scandendo bene ogni singola lettera e aggiungere un drastico "vergognati", per poi partire con la tiritera di turno.
Quel vergognati lo sento ancora nelle orecchie.
Eppure quello che so è che solo quando avrò perso la mia umanità e la mia compassione dovrò veramente vergognarmi.


Seya

domenica 28 ottobre 2012

Ho bisogno di una vacanza

La settimana sta finendo. Innalziamo una reghiera al cielo.

Ho bisogno di una vacanza.

Alla fine il Prof ha apprezzato la mia tesi e mi ha detto che per lui può ritenersi conclusa, previa alcune modifiche linguistiche e un complessivo miglioramento linguistico.

Ho bisogno di una vacanza.

Hanno dimesso mia Zia venerdì e ci hanno impiegato 3 ore. Non una, tre. Hanno avvisato la mattina alle 8 per una dimissione alle 11 e poi l'hanno rilasciata alle 13! E in tutto questo tempo io ero in macchina, a discapito di quelli che erano i miei impegni, a tenere il parcheggio per poterla portare a casa mentre mia madre, a discapito del suo lavoro, vagava per l'ospedale alla ricerca di un medico che firmasse la lettera di dimissione. Un disastro!

Ho bisogno di una vacanza.

Mio padre è bloccato in Germania per tempeste di neve e io sono in attesa di un qualche messaggio dal cielo che mi dica di fare una corsa in aereoporto per recuperarlo, nonostante la pioggia battente.

Ho bisogno di una vacanza.

Alla Venice Marathon, acqua alta (neanche poi tanta, si era già ritirata al passaggio dei corridori) e passerelle, oltre che il solito caos per entrare e uscire dalla città. A Padova incidenti e cadute di alberi causa pioggia e vento.

Ho bisogno di una vacanza.


Seya

giovedì 25 ottobre 2012

oggi


Sto aspettando l'ora X per salire dal Relatore e farmi dire dietro.
Stamattina dovevo finire un programma per la tesi ma hanno svolto una lezione in aula e il prof ha fatto bloccare i pc dei non iscritti al corso.
Quindi, mattinata buttata nel cestino.

Sono appena tornata indietro, di corsa, dall'ospedale.

Alle 17 devo passare in Cooperativa per scoprire che faro`, da sola, sabato mattina.

Devo preparare i compiti per i due mocciosi delle ripetizioni e aspettare la risposta di una nuova, terza new-entry.
Sto organizzando una cena di ritrovo con gli ex volontari della Cooperativa.
Sono nel gruppo di Padova dello SCI e dobbiamo organizzare un mini-campo in zona per dar vita a questa nostra realta`.

Come se non bastasse, mio padre e` in Germania e mia madre ha di nuovo la sindrome da crocerossina mancata.

Tra l'altro, dovrei pure seguire una dieta...e invece ho solo una voglia matta e disperatissima di Tonno, Kebab e pasta al kamut.

Vorrei buttarmi sul divano e guardare qualunque cosa...invece, stasera prove con i burattini.

Stress!



Seya

lunedì 22 ottobre 2012

Skate America 2012

E` ricominciato il pattinaggio. Feste e giubilo per le piazze!
La Rai, vuoi che presto sara` orfana della F1, vuoi che questo sport sta diventando popolare, trasmette in integrale (anche se non sempre in diretta) tutte le gare di coppa del mondo.
Coriandoli e stelle filanti!

Questo weekend si e` svolto Skate America. Ci voleva visto il mio umore basso/depresso/tragicante(?)/pigro dell'ultimo periodo.
Mi sono guardata tutte le gare, accantonando altri impegni e facendo strappi alla dieta.
L'adrenalina da gara necessita dolcezze!

Ammetto che tutti i cambiamenti di regolamento dell'ultimo anno mi avevano lasciato perplessa pero` devo ora ammettere che le nuove liberta` lasciate sono molto interessanti.
Specialmente nella danza dove, l'obbligo della polka ha dato vita ad interpretazioni molto innovative.
Bello bello bello!

Prima di lasciarvi ad alcuni video, una riflessione scomoda.
Molto scomoda.

Io non ho un carattere facile o particolarmente accomodante. Risulto diplomatica e cristallina perche` la maggior parte dei miei pensieri li tengo per me.
Dopo la lite con Principessa dell'altro giorno (di cui non vi ho scritto solo perche` non so come spiegare la cosa), la mia gia` bassa fiducia nelle persone si e` ulteriormente assottigliata.
Questo weekend ho provato i due opposti.
Ho "tirato pacco" ad una serata con Angioletto per guardarmi le gare e ho invitato Kalos per il Long Maschile.
Il mio stato d'animo nelle due diverse situazioni e` stato palese.
Mi sento in colpa con Angioletto ma tornando indietro farei lo stesso, mi ha fatto piacere stare con Kalos ma mi sono sentita un po` "limitata".
Non so se sia chiara la cosa.

Mi spaventa incredibilmente la mia incapacita` di condividere le cose. Mi terrorizza scoprire che questa "freddezza" allontana gli altri ma allo stesso tempo mi sento a disagio nello sciogliermi.
Sicuramente chiedero` ancora a Kalos di vedere qualche gara in compagnia, un po` perche` con lui sto benissimo, un po` perche` percepisco interesse e curiosita` da parte sua. Vorrei pero` essere in grado di dire agli altri "Non ci sono. Voglio vedere le gare" senza sentirmi uno schifo e senza pensare che il pattinaggio sia piu` importante (nonostante sia vero).
Odio il senso di colpa.


Ora i video!!!

Yuzuru Hanyu SP ..lui e` il prodigio dell'anno scorso. Personalmente lo preferisco su pezzi piu` morbidi pero` apprezzo che si metta alla prova anche con musiche diverse. Kalos dice che "Si e` rovinato: ha scoperto il sesso!" XDXD
Ashely Wagner FS ..Sansone e Dalilah..molto bello!
Pang/Tong FS ..Loro due sono tra i miei pattinatori preferiti.
Weaver/Poje SD ..Belli e poetici. Un gran bel pezzo di polka sulle musiche di Tutti Insieme Appassionatamente
Bobrova/Soloviev LD ..Strano, oserei dire contorto, pero` innovativo!
Alessandrini/Vaturi SD ..simpatici e briosi su Mary Poppins!



Seya


mercoledì 17 ottobre 2012

tir

E' un ciclo che si ripete.
Ogni sei mesi, circa, io e Principessa dobbiamo litigare. Ma di brutto.
Oggi è successo di nuovo e mi sento come se mi fosse passato un tir sopra la schiena.

Cosa rende questa volta peggiore delle altre? Questo:

Seya: Quando hai intenzione di tornare a parlarmi, fammelo sapere
Principessa: Cosa che potrebbe non succedere

E a nulla valgono le parole di Angioletto che mi assicura che non sono in torto e che Principessa ha ingigantito una scemenza (cosa che ha obiettivamente fatto).

Domani vi spiego meglio


Seya

venerdì 12 ottobre 2012

fenix..

Settimana strana, devo dire.
Più che altro, settimana in solitaria.
Non che mi dispiaccia ma mi pesa questa cosa da "siamo amici, dobbiamo vederci, dobbiamo.." e poi il silenzio di tomba del mio cellulare e il vuoto nella casella email.
Capisco che tutti hanno la loro vita, che tutti hanno i loro problemi e che io per prima tendo a tenere tutto per me, però caspita!
Boh, vediamo come evolve.

La mia innata fortuna (non so se si nota il sarcasmo) vuole che io domani e domenica sia Milano per la conclusione del Corso di formazione SCI, iniziato in Primavera a Padova.
Vedremo come andrà, di sicuro inizierà male vista l'alzataccia cui sono costretta per essere lì alle 9.30.
Amen.

Comunque, non tutto male, dai.
Abbiamo avuto una richiesta da parte di una scuola di Padova per il nostro spettacolo di burattini e quindi presto la vostra adorata Seya si esibirà come Esterna davanti a 100 mocciosi urlanti e non potrà usare il lanciafiamme.
Sarà una situazione molto comica!

Non comica come la traduzione di mercoledì mattina, comunque.
Ero infatti a casa e mi chiama Papà perchè gli faccia la traduzione Inglese/Italiano di un contratto per alcuni clienti.
Il contratto era stato stipulato in Arabia Saudita e a quanto pare gli arabi si sono dimostrati molto lungimiranti.
Tra le forze di causa maggiore che possono recidere il contratto senza danni per alcuna delle due parti ci sono guerre, carestie, calamità naturali di ogni tipo e, udite udite, "Unfavourable intervent of God".
Ebbene sì, Dio in persona!
Insomma, se mio padre avrà problemi nel progetto potrà sempre prendersela con la sorte o con Dio, viste le premesse!

Tra le altre cose, la novità è che sono tornata al mio colore naturale di capelli dopo cinque anni di tinta schiarente, e ho completato il quadretto con un pò di punte rosse.
Avrei apprezzato un effetto molto più esplosivo, invece il mio parrucchiere di fiducia (sono tornata da lui nonostante il costo. Non voglio altre avventure come quella della Parrucchiera di Codevigo) ha preferito dare un effetto più naturale.
Della serie, vuoi effetti innaturali, punk e pazzi, vai dalle parrucchiere di Codevigo e dintorni, io sono un professionista.
Quindi nuovo look, nuovo colore. Chiamatemi Fenix!

Chissà se Travaglio apprezzerà? Stasera vado da lui!


Seya

PS: A Padova si sta svolgendo La Fiera Delle Parole con moltissimi ospiti interessanti e tra questi Travaglio che stasera, insieme a Gherardo Colombo, terrà un'incontro al Palazzo della Ragione.
Non credo mi annoierò!

mercoledì 26 settembre 2012

carciofo mode ON

Mi sembra di essere in un posto che non mi appartiene e la domanda "che ci faccio io qui?" e` incalzante nella mia testa.

La Torre, quello che dovrebbe essere il mio rifugio per lo studio, per imparare, per prepararmi al mio mondo, mi sembra quasi minaccioso oggi.

In mensa ero seduta di fianco a Codino e poco e` mancato che gli sputassi nel piatto; entrando ho incrociato Nonno Beppe cui ho fatto un sorriso e salutato, e lui mi ha ignorata; in sala caffe` ho incrociato il Relatore cui ho fatto un cenno con il capo e questi mi ha risposto con altro cenno per poi girare le spalle.

E allora, che ci faccio qui?

Non pretendo saluti, baci e abbracci, vorrei solo un po' di..boh, educazione?
O forse sono io che non ne ho a sufficenza per parlare con queste persone. E istinti come quello che mi e` venuto prima con Codino non dovrebbero neanche passarmi per la mente, e invece mi devo sforzare di reprimerli.

La mamma me l'ha insegnata la buona educazione, me ne ha insegnata parecchia, altrimenti non si spiegherebbe perche` io sia brava nella vendita la dettaglio e nella comunicazione con i clienti. Eppure qui mi sento uno scricciolo impaurito, senza appigli e senza sostegni.
E l'Universita` non dovrebbe farti sentire cosi`.

Mia madre dice che devo essere piu` umile, io dico che devo essere un pelo piu` sicura di me e non avere sempre quell'aria intimidita e la parlantina incerta.
Quando entra un cliente da Guida alzo fiera la testa e saluto calorosa, qui abbasso gli occhi e mi mordo il labbro.

Mah, sono strana.
E confusa.

Il non poter chiudere qui il mio percorso di studi mi ha "sbarellato", termine che mi ha insegnato BimbaAstuta delle ripetizioni e che significa sostanzialmente "confuso", "cambiato i piani troppo velocemente".
Gia` mi vedevo in un qualunque paese del mondo a fare volontariato e a mangiare il panettone con le scimmie della foresta tropicale, invece sono qui, scontenta e delusa, triste e poco combattiva.
E non so se, una volta terminato questo dannato percorso, avro` ancora la voglia, la grinta, la possibilita` di partire, di decidere, di fare.
Ne possono succedere di cose in sei mesi.
Ne possono succedere in sei giorni.
Settimana scorsa ero eccitata per la probabile fine, per il weekend in Foresteria (il grande ritorno dal forno a legna), per la possibilita` di rivedere Mela, Medico e Peter Pan, ricominciare spagnolo e fare le scenografie per i Burattini; ora sono demoralizzata.
Il weekend e` stato un disastro perche` mia zia si e` sentita di nuovo male e quindi abbiamo letteralmente volato dai Colli fino a casa sua per portare assistenza e aiuto, i ragazzi li vedo ma incastrandomi nei loro impegni e nelle loro vite, e non so quanto volentieri, Spagnolo sembra non parta per la mancanza di adesioni e le scenografie fanno pena.

L'unica cosa positiva e` che ho ripreso in mano la lettura e mi sono fiondata su The Phantom Of The Opera che, per carita`, non sara` alta letteratura ma mi ha sempre incuriosito.

Vorrei avere il tempo per scrivere, per dormire, per disegnare, per vedere gente e rilassarmi. Il tempo ci sarebbe, manca la forma mentis adatta.

Probabilmente mi sto facendo piu` pare del dovuto e le mie carciofaggini mi rendono antipatica e poco socievole ma ora come ora, questo e` il mio umore.



Seya

mercoledì 29 agosto 2012

Espana (4)

Uno dei tanti lavori..

Laguna di Ruidera..ovvero, unico punto blu in mezzo al giallo!

La scalata della cascata!

Il centro..bellino come ingresso, no?

Salutando...


Posto sperduto...

Andiam andiam..andiamo a lavorar!

Non so se si nota che io stavo facendo merenda...



seya


martedì 21 agosto 2012

A volta ritornano....

Seya è tornata.
Inutile dire che non ne è contenta.
Da una parte perchè i ritmi presi fuori Italia sono difficili da dimenticare, un pò perchè  la realtà l'ha riportata con i piedi per terra in cinque secondi.

Padre a letto con influenza e mal di gola (più che altro stress) e zia in ospedale con sospetta colica biliare.
Ieri pomeriggio passato in sala d'attesa del Pronto Soccorso, al telefono con mia cugina che è ansiosa a livello patologico.
Ma che bello!

Dicevamo del ritorno.
Un tuor-de-force! Un pò perchè sono loca (scema!), un pò perchè sono troppo buona, un pò perchè faccio le cose senza sapere.
Mi sono beccata 18 ore di attesa in aeroporto. E ho scoperto a mie spese che l'aereoporto di Barajas non ha nulla prima del check-in. Nulla!!
Solo un bar con prezzi assurdi!
Immaginatevi me, senza ipad o pc, senza libro (tranne uno di studio...ma mi sono rifiutata!) che aspetto. Mi hanno salvato le parole crociate e il mio quaderno delle scritture.
E comunque è stata una discreta avventura anche questa. Per carità, non ci tengo a ripeterla però l'idea di avere 18 ore senza far nulla, sola in un certo senso mi piace.
Ho pensato, abbastanza. Ho scritto, sufficientemente (anche se non so quando riuscirò a trascrivere dal cartaceo all'elettronico). Ho osservato, forse troppo.

La gente degli aeroporti è tanta e abbastanza diversificata. Ci sono quelli del "io viaggio comodo" (di cui io faccio parte), ci sono quelli "ma che penseranno di me quando scendo dall'aereo", ci sono quelli "il corpo è mio e me lo gestisco io".
E altri. Senza contrare poi che ogni nazionalità diversifica queste mie categorie a modo suo e in maniera spesso pittoresca.

Un'avventura.
Un pò come quella vissuta a Manzanares.

Ieri Kàlos, quando ho dato segnali di vita, mi ha chiesto "ti senti cambiata?". Non gli ho risposto causa emergenza zia, eppure ancora adesso non saprei.
Non mi sento diversa. Mi sento la stessa Seya di sempre. Con un pò di cose in più da dire, che non dirò mai, e con un pò di coscienza in più sulle cose, che non userò perchè troppo impulsiva.
Eppure vedo alcune cose con prospettive diverse.

Mi mancano i ritmi di lì e la tranquillità del luogo, sebbene io sia al 100% un animale da città.
Non mi manca la rigida schedule quotidiana che diceva cosa fare in ogni momento del dì.
Mi manca il senso di libertà e di sicurezza che provo ogni volta che esco dall'Italia.
Non mi manca la cucina di lì.
Mi manca l'affiatamento con gli altri volontari, le nostre riunioni in 3/4 lingue (una sera avevo il cervello diviso in 4 scompartimenti e facevo da traduttrice tra uno e l'altro: italiano, inglese, francese e spagnolo...considerando che il mio francese e il mio spagnolo sono abbastanza patetici, immaginatevi che ne è venuto fuori!) e le eterne partite di carte.
Non mi manca l'isolamento del luogo, in cui non arrivava internet, saltava regolarmente la luce e spesso l'acqua del bagno non funzionava.

Non credo che lo rifarei. Eppure vorrei tornare, sicuramente nella Mancia, ma anche al centro, tanto per vedere se le cose continuano con la loro lenta pacatezza.
Lo consiglio, questo sì, perchè tanta gente ha bisogno di avere un impatto diretto con le cose per apprenderle, quindi sì, andateci!

E una cosa è certa, se già la droga non mi interessava nè entusiasmava prima, ora è decisamente fuori dalla mia vita.



Seya

mercoledì 25 luglio 2012

di una bimba..cosi` passa l'ansia!

La Bimba dele ripetizioni ieri si e` presa una bella lavata di capo.
Non mia, del padre.
Ma io ero presente e direi sufficientemente d'accordo.
La Bimba in questione e` furba, molto, troppo e dunque e` talvolta necessario riportarla sui giusti binari e dirle "questo non lo puoi fare".

Nella fattispecie si era ritrovata a fare gli esercizi che le avevo dato la settimana scorsa in mattinata, sbagliandone l'80%, e dunque abbiamo passato l'ora di ripetizioni (un'ora abbondante oserei) a rifarli e a correggerli.

Da qui l'incavolatura del padre, gia` esaurito dal lavoro.

Mi preoccupa la Bimba. Mi preoccupa la sua capacita` di rivoltare i genitori, specialmente la madre, in modo che la assecondino sempre.
La sensazione che ho io e` che i genitori, dopo il divorzio, abbiano iniziato a giocare a "poliziotto cattivo, polizziotto buono" e che lei, a molti anni di distanza, abbia assimilato talmente tanto le regole da saperle rigirare a suo vantaggio.

E' un'arte anche questa, per quanto controproducente.

Sono proprio curiosa di vedere come si comportera` ad Agosto in cui dovra` cavarsela da sola e dovra` finire una miriade di esercizi.


Seya

PS: ho mandato la bozza della tesi al Prof..l'attesa mi causa ansia...molta!