venerdì 23 maggio 2014

frustrazione

Il lavoro, o meglio lo stage, procede.
Alcune cose si stanno chiarendo e alcune pare stanno trovando una risposta. Tengo le orecchie aperte e gli occhi spalancati ma non cedo troppo sugli orari, primo perchè non ho la copertura inail oltre le 18 e lavoro in un magazzino pieno e popolato di macchinari, secondo perchè faccio lavori ripetitivi e noiosi, oltre che meccanici e alienanti e se non stacco, poi fondo.

Invece domani è il mio compleanno e lavoro in aeroporto. Primo turno con Cugina come capo.
E' anche il suo compleanno.
Le ho proposto di presentarci con la torta-cappello...

Sto pensando di proporre un cocktail facile e veloce per domani sera ma sono un pò scazzata.
Ho voglia di lamentarmi.

Mela torna da Milano per le elezioni e mi ha chiesto (prima di sapere del lavoro) di trovarci dopocena con suo moroso perchè vuole cenare con i suoi.
Sono stata zitta ma avrei voluto risponderle: "è il mio cazzo di venticinquesimo e ho avuto una settimana del cazzo, puoi mica trovare del tempo solo per me?"
L'uso di volgarità dovrebbe far capire quanto mi sento frustrata.
Angioletto mi ha proposto di andare a cena a casa sua con i suoi genitori lunedì. L'ultima volta che ho cenato lì, ho rischiato un colpo di allergia.

Non so che fare...

Intanto riprendo il lavoro sperando che le 18 arrivino presto.




Seya


mercoledì 21 maggio 2014

alienazione..forse no

Dopo due giorni e una serata di sfogatura profonda, oggi sono arrivata in ufficio con un atteggiamento un pò diverso e mi sento meglio.
Oddio, ancora non capisco niente e ancora mi sento isolata, ma sono giunta alla conclusione che invece di stringere i denti per evitare di far uscire la frustazione, mi metto con calma a chiacchierare con la Strana (così ho soprannominato la collega, il cui nome indica un particolare destino con me) e a farmi scivolare addosso il fatto che a volte sparisca con la chiave per la macchinetta del caffè. Magari si prende davvero solo un caffè però l'idea che faccia combricola senza propormi di, per lo meno, conoscere le/i tizie/i con cui si vede, mi manda un pò fuori di testa.
Ma è Strana quindi cerco di non farmi impressionare...altrimenti addio pazienza.

Criceto ieri, santa donna che ha avuto pazienza con me e con le mie fisime, mi ha soprannominato "Signora delle Pare" e probabilmente non ha torto.
Mi limito a ridere e a pensare che a volte farsi tanti problemi è un pregio: studi piani B all'infinito.



Seya

lunedì 19 maggio 2014

alienazione

Il primo giorno di stage si è rivelata una delusione totale.
Ero abituata alla logistica come qualcosa di intellettuale e simpatico, in cui devi pensare a cosa dare/fare per occuparsi dell'ordine della bottega.
Ma ero abituata a volumi molto minori e ad occuparmi del lavoro dalla A alla Z.
Qui invece non faccio altro che inserire numeri dentro schermate e tabelle excel.
A un certo punto mi hanno proposto di fare buste, ho fatto i salti di gioia.

Lo so che la prima impressione non è vincolante e che io, per prima, do impressioni strane alla prima gente, però oggi veramente ho rischiato le lacrime tornando a casa.
Spero che dormire bene questa notte mi faccia vivere meglio la giornata di domani. E spero che le cose migliorino.

Una delle cose peggiori è l'isolamento.
Sono in un piccolo ufficio a due magazzini, due grandi magazzini, dal resto della struttura.
E siamo in tre, oggi in due, e i magazzinieri della cooperativa entrano ed escono senza salutare.

Non ho idea di che faccia abbiano gli altri lavoratori e non so quando e come avvicinarmi.
Domani mi porto il pranzo e cerco qualcuno con cui consumarlo.
Se le cose dovessero risultare ancora difficili, mi porto una biblioteca di libri e me li godo nella pausa pranzo.

Magari invece le cose andranno bene.
Non so, sono molto molto giù di morale. Ma bisogna ammettere che le aspettative erano alte: ho rinunciato ad un altro lavoro e un progetto Leonardo per questo.
Mi auguro che ne valga la pena.
Me lo auguro con tutto il cuore.



Seya

domenica 18 maggio 2014

Giornata contro l'omofobia

Anche con tutta la buona volontà del mondo, ieri proprio non sono riuscita a "festeggiare" o "commemorare" come ho sempre fatto.
Ansia, giornata apatica, voglia di starmene sola a scrivere (impossibile), sonno arretrato e musei aperti di sera.

Troppo.

Troppi pensieri, troppe paure e tutto è andato a quel paese.

Avrei voluto scrivere una tiritera sull'importanza dell'uguaglianza, della non discriminazionione, della libera espressione, ma sarei risultata una in mezzo a tanti che dicono la stessa cosa.
Perchè non si fa un provvedimento a livello europeo?
In europa ci sono persone molto più avanti e intelligenti di noi, perchè non forzare la mano?
Perchè non portano soldi.
Perchè non conviene.
Si parla tanto di lobby e interessi privati, però questi non si traducono poi per chi della lobby non fa parte e vuole solo vivere la sua vita privata, sentimentale e sessuale in sacrosanta pace.

Sinceramente sono stupita che la comunità di Padova, la più numeorsa dopo Roma, non abbia organizzato nulla. Ma poi penso a chi fa parte del comitato e scuoto la testa.
Tanta disco, tanta festa e poca consapevolezza.
A volte mi viene quasi voglia di prenderli a calci.

Mah, non so bene cosa dovrei dire e come dovrei articolare il mio pensiero, quindi la chiudo con una battuta sentita ieri sera, che mi ha lasciato amaro e dispiacere.
Piazza dei Signori, Padova. Un casino inimmaginabile e una sporcizia che, né io né Cricetino, avevamo mai visto.
Un ragazzetto, praticamente un bambino, richiama un suo amico con un sorriso ammiccante e canzonatorio
"Ehi frocetto, vie 'n pò qui"
Dietro di lui era sventolava una bandiera con su scritto NO OMOFOBIA, probabilmente dimenticata lì dalla manifestazione pomeridiana.

Mi ha messo tristezza e mi ha fatto sentire molto incompresa.
Normalmente sarei andata lì ad attaccar rissa, ma ieri proprio non ero io.
Sono tornata a casa con la testa pesante e ho dormito fino alle 9 passate.



Seya

mercoledì 14 maggio 2014

La sedia della felicità

La sedia della Felicità è una simpatica commediola, molto veneta e discretamente romantica dove Mazzacurati ha messo gli ultimi ideali stralci della sua vita e del suo lavoro.
Purtroppo il grande regista ci ha lasciato a inizio anno, però qualcosa ci ha lasciato.
Come questo film.

Mastrandrea, affezionato dei ruoli noir e seri, si butta a capofitto in un ruolo ironico e simpaticamente perdente. Un tatuatore divorziato e in debito che si getta nella folle ricerca di una sedia e del tesoro all'interno.
La Ragonese è un'estetista un pò folle che pur di salvare la propria attività, non esita a cercare uno scrigno perduto in una sedia.
Battiston, mio grande e grosso amore, è un prete ludopatico e avido che non esita ad usare il senso di colpa per estorcere informazioni e soldi.
E poi tutta una serie di macchiette che arricchiscono il film di concreta realtà e veneta vivacità.

Nel complesso, i 3€ meglio spesi della settimana!



Seya 

sabato 10 maggio 2014

Terme

Ieri giornata di sole e pseudo-relax.
Insieme a Mamma siamo andate alle terme di Galzignano a passare la giornata nell'acqua.
Avevamo preso gli ingressi via coupon ancora a Dicembre e ieri ne abbiamo finalmente approfittato. Lei si è presa un giorno libero dal lavoro, io ho saltato russo.
Per punizione ora sono color peperone.

Siamo arrivate presto e abbiamo approfittato delle piscine vuote e della sensazione acqua calda-aria fredda.
Il problema è arrivato quando siamo andate alla ricerca degli spogliatoi.

Abbiamo attraversato un corridoio buio e umido, totalmente piastrellato e silenzioso.
Nessuno in vista.
Alla destra si è aperta una porta a vetro e, sbirciando dentro, abbiamo visto una testa canuta e rada emergere da un mucchio di coperte e asciugamani.
Urliamo e corriamo verso il fondo del corridoio.

Più tardi ci spiegano che è il corridoio delle cure con i fanghi e che il povero signore tedesco che faceva il trattamento era vivo e vegeto.



Seya

domenica 4 maggio 2014

invidia

Sto morendo di invidia. Non scherzo, proprio da rodermi dentro.
E' proprio vero che tutte (okay, forse non tutte, ma parecchie) fortune vanno a chi non se le merita.

"E", la mia amica (conoscente?) di matematica che si era trasferita a Trento per la specialistica e poi si è fatta sei mesi a Singapore, ha ottenuto un dottorato di 5 anni in Svezia.

Non sono gelosa del dottorato. Non è una cosa che mi interessa e l'argomento è tra i più noiosi (anche se redditizi) esistenti.

Sono gelosa della Svezia.
La Svezia è bellissima, civile, pulita, libera, serena. Con dei ritmi cadenzati e ben chiari. Persone gentili e disponibili e architetture da fiaba.
Per non parlare della natura.

Sia chiaro, dal punto di vista meritocratico e di voto/punteggio se lo merita, anche parecchio. E' proprio la persona che non..non è giusto!
Mi rodo, mi rodo da matti!

Finchè era a Trento l'ha fatto esare a tutti, prendendosela perchè nessuno è mai andata a trovarla (a parte la sottoscritta, e a parte il capodanno lì trascorso).
Poi a Singapore grande rabbia perchè nessuno si faceva vivo online.
Adesso cosa fa?
Che sia la volta buona che impara che le persone non le deve far sentire contrette o in colpa per ogni cosa, o peggio ancora che non fanno?
Non credo proprio.
Non è cambiata in 6 mesi a Singapore, non cambierà a Goteborg, dove si è molto più europei, anche se cinque anni sono parecchi.
Rigida, dura e seria. Praticamente una stalattite.

Riempirà conoscenti e quei pochi rimasti di foto e commenti, facendo morire di invidia quanti non si possono godere la bellezza del sole a mezzanotte e di senso di colpa chi non avrà la possibilità di andare a trovarla o rispondere ai suoi messaggi.
E quelli che resteranno qui si mangeranno le mani, sentendosi dei perfetti idioti perchè non sono riusciti ad ottenere i suoi stessi successi e sono alla disperata ricerca di un lavoro o di un briciolo di felicità.

Uffa!

Poi, alla fine, la cosa non mi interessa. Non ci parliamo da quasi un anno con buona pace da entrambe le parti. Però non posso smettere di pensare che non è giusto.


Seya


PS: la notizia mi è arrivata tramite Angioletto, altro che si meriterebbe 'na scarpata in fronte.