domenica 18 maggio 2014

Giornata contro l'omofobia

Anche con tutta la buona volontà del mondo, ieri proprio non sono riuscita a "festeggiare" o "commemorare" come ho sempre fatto.
Ansia, giornata apatica, voglia di starmene sola a scrivere (impossibile), sonno arretrato e musei aperti di sera.

Troppo.

Troppi pensieri, troppe paure e tutto è andato a quel paese.

Avrei voluto scrivere una tiritera sull'importanza dell'uguaglianza, della non discriminazionione, della libera espressione, ma sarei risultata una in mezzo a tanti che dicono la stessa cosa.
Perchè non si fa un provvedimento a livello europeo?
In europa ci sono persone molto più avanti e intelligenti di noi, perchè non forzare la mano?
Perchè non portano soldi.
Perchè non conviene.
Si parla tanto di lobby e interessi privati, però questi non si traducono poi per chi della lobby non fa parte e vuole solo vivere la sua vita privata, sentimentale e sessuale in sacrosanta pace.

Sinceramente sono stupita che la comunità di Padova, la più numeorsa dopo Roma, non abbia organizzato nulla. Ma poi penso a chi fa parte del comitato e scuoto la testa.
Tanta disco, tanta festa e poca consapevolezza.
A volte mi viene quasi voglia di prenderli a calci.

Mah, non so bene cosa dovrei dire e come dovrei articolare il mio pensiero, quindi la chiudo con una battuta sentita ieri sera, che mi ha lasciato amaro e dispiacere.
Piazza dei Signori, Padova. Un casino inimmaginabile e una sporcizia che, né io né Cricetino, avevamo mai visto.
Un ragazzetto, praticamente un bambino, richiama un suo amico con un sorriso ammiccante e canzonatorio
"Ehi frocetto, vie 'n pò qui"
Dietro di lui era sventolava una bandiera con su scritto NO OMOFOBIA, probabilmente dimenticata lì dalla manifestazione pomeridiana.

Mi ha messo tristezza e mi ha fatto sentire molto incompresa.
Normalmente sarei andata lì ad attaccar rissa, ma ieri proprio non ero io.
Sono tornata a casa con la testa pesante e ho dormito fino alle 9 passate.



Seya

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