venerdì 25 gennaio 2013

Europei

No, non sono morta.
Sto seguendo gli Europei di pattinaggio. Una meraviglia!
Se avete tempo e voglia andate su raiSport2 e seguite..per una volta che la rai trasmette qualcosa di interessante!!


Seya

martedì 22 gennaio 2013

prova burattini

Domenica abbiamo finalmente presentato lo spettacolo di burattini davanti ad un pubblico critico e variegato, tra cui genitori, un paio di bambini, alcune maestre e una nonna.
Allora, lo spettacolo di per sè è piaciuto. Interessante, coinvolgente, stuzzicante.
I personaggi che avevamo costruito come "divertenti" sono risultati addirittura spassosi, quelli cattivi hanno fatto paura, quelli seri sono risultati "petulanti", giustamente.
Abbiamo eseguito tutto il copione, utilizzando le musiche al tempo giusto, con voci intonate nei punti di canto (da cui sono sollevata per buona salute di tutti) e facendo sollevare le scenografie in modo corretto e pertinente.
Le attività sono state apprezzate, specialmente quella riguardante  le parti del corpo, e Hangman. La prima attività, quella riguardante gli idioms, è un pò pesante, l'ho sempre pensato, però sembra abbastanza curiosa per chi non ha mai studiato "a good friend is worth his weight in gold". 

Per carità, non è andato tutto bene. Io ho sbagliato un paio di attacchi, cosa che Principessa mi ha fatto notare fino all'esaurimento, ci sono stati dei momenti morti dovuti ai problemi tecnici che avevano dietro e le casse hanno sfrusciato per un pò.
Ovviamente anche gli "strafalcioni" non i sono sprecati: da un mio involontario "What do we have to go?", al "It open" di Principessa, per passare per il "Stealing is easier than what..I..thought?" di Kàlos.


Ci hanno fatto notare che il finale è un pò sottotono e quinidi dobbiamo riscriverlo, hanno consigliato di usare meglio alcuni personaggi secondari e sono rimasti molto soddisfatti delle scenografie.

Però siamo soddisfatti.

Ora è da capire se interesserà agli insegnanti che avevamo contattato mesi fa, nessuno dei quali è riuscito ad intervenire, e alle loro classi.

Devo ammettere che sono soddisfatta del lavoro degli altri e del gruppo che si è creato anche se preferirei una maggior serietà (e io sono la prima a dovermela imporre) durante le prove e una maggior elasticità.
Principessa nello specifico è talmente rigida riguardo le battute da risultare insopportabile: se non viene detta tutta la battuta così come è stata concordata, va in panico e la scena si ferma.
E manca anche un pò di fiducia nei confronti delle mie idee scenografiche: faccio un sacco di cavolate, ma a volte ho anche delle idee buone e funzionanti, che potrebbero essere usate senza dover per forza passare per liti e sguardi perplessi.
Il mio ultimo mantra per quanto riguarda i burattini è "fai da te, che fai per tre", motivo per cui le scenografie me le faccio e brontolo se le poche cose che delego non vengono come voglio.

Vediamo come andiamo dopo la "pausa-esami".


Seya

venerdì 18 gennaio 2013

l'avevo appena detto

Cosa avevo detto l'altro giorno? Che Mela ha raggiunto la pace dei sensi ora che ha il ragazzo? E se si lasciamo? Beh.. se si lasciano Seya prende la macchina e va dalla sua amica.
Speriamo bene!


Seya

martedì 15 gennaio 2013

ritrovarsi

Ieri sera c'e` stata la mitica ripatriata con Mela e Angi. Si e` riformato il gruppo dela V superiore..dopo cinque anni.
Con Mela ho continuato a edermi durante questi anni, di Angi ho sentito le vicende seguendo i social network.

La serata non era partita bene: il posto in cui saremmo dovute andare era chiuso e quindi abbiamo deviato all'ultimo verso un altro in cui nessuna delle tre era mai stata. Ma siamo sopravvissute!

E quindi eccole li`, tre ragazze, coetanee, che piu` diverse non si puo`.

Mela e` sempre stata quella piu` brava tra noi, nel senso di rendimento e di "testa". Non e` mai stata quella da cui ti saresti aspettata un'uscita fuoriluogo, una situazione imbarazzante o una bugia. Limpida e sincera, l'ho sempre considerata la parte migliore di me.
Quella con cui Mamma e` sempre stata contenta io uscissi, quella da cui si andava per studiare, quella da cui si mangiavano cose sane, fatte in casa.
L'immagine che ho di lei a quei tempi e` una ragazza con lunghi capelli biondi, una felpa rosa o gialla, jeans chiari e zaino in spalla.

Angi era quella arrivata in quinta. Quella determinata ma sensibile, talmente consapevole di se stessa da risultare superba, profondamente legata alle sue idee e al suo stile di vita, dall'umorismo sottile.
Era quella da cui ci si aspettava ogni mattina una domanda nuova di matematica o fisica, mente nelle materie umanistiche si trascinava. Quella che abita in centro, ha una macchina sua, ma non te lo fa pesare, e sua mamma ti offre il pasticcio di rosticceria perche` lei non sa cucinare.
Nel vestire e` sempre stata sofisticata ma semplice: pantaloni in cotone, camicia e maglioncino. Poi gli occhiali, immancabili sul nasino e capelli corti, a caschetto, castani e lisci.

Io ero quella inquieta, specialmente in quinta. Insofferente della vita, sognavo di cambiare aria, fuggire. A scuola avevo i colpi di genio, ma anche le cadute di stile! Aiutavo tutti ma me ne stavo sulle mie. Avevo la mia compagnia, avevo il moroso, avevo le mie paranoie da diciottenne irrequieta.
Ero quella che la mattina si buttava nell'armadio e arrivava a scuola con i calzini spaiati, la felpa comoda e i jeans. Gli occhiali da sole sempre in testa e la treccina australiana legata tra i capelli.

Eppure stavamo bene insieme.

Ieri sera eravamo persone diverse. Non necessariamente peggiori, eppure ancora estremamente coerenti.

Mela e` Mela. Perfetta con lo studio, con il fidanzato, alcuni amici con cui esce di sera (i rimasugli della Compagnia) e un lavoro in pizzeria nel finesettimana. Ha imparato a tornare tardi alla sera, ma avvisa. Ha combinato alcuni disastri culinari, ma ha recuperato da brava donna in erba. Ha trovato un equilibrio tra studio e vita sociale.
Porta ancora i jeans, ma ha sostituito la felpa con maglioncini e collane, e i capelli non le cadono piu` morbidi sulla chiena, ma solo tagliati, seri e puliti, sotto le orecchie.

Angi e` ancora chiara con se stessa e determinata. Ha cambiato corso, ma recuperato brillantemente in un altro ambito. Lavora (presso l'Azienda di suo padre) e si tiene in forma con Salsa e Merengue.
Ha sostituito le scarpe da ragazza con i mocassini, ha intrecciato forcine nei capelli e ha sostituito il cardigan rosso con un pullover verde scuro.

Io sono quella che leggete qui. Mi butto ancora nell'armadio e ne esco con una maglia e il gilet nero sopra. Mi trucco e lascio che la mia treccina di capelli mi pesi sulla spalla.
Sono ancora irrequieta, sono ancora sulle mie e ho ancora le mie FdM colossali.

Eppure e` stato bello rivedersi. E` stato bello notare l'affinita` che c`e' ancora, e riscoprire la voglia di sederci attorno ad un tavolo a mangiare un boccone.

La prossima volta, si spera, non dovremo aspettare cinque anni!



Seya

sabato 12 gennaio 2013

I ragazzi del coro

Prima stavo facendo zapping in tv e sono capitata sul programma I Ragazzi Del Coro su Rai5. Mi ha incuriosita e l'ho seguita.

Devo ammettere che era un bel pò di tempo che non vedevo un programma tanto intelligente, curioso e divertente.
Praticamente, un insegnante di musica Gareth Malone interviene nelle comunità inglesi e usa la musica e la cultura come punto di aggregazione e di riscatto sociale.

Nella puntata di oggi, nello specifico, lavorava in una scuola elementare e cercata di attirare alla lettura i ragazzi di sesso maschile. Sembra infatti che dai dati nazionali, le prove di letture dei ragazzi maschi siano molto peggiori di quelle femminili e rasentino l'analfabetismo.

Malone,  dopo aver studiato il problema e scoperto le cause del basso rendimento dei ragazzi, interviene con esercitazioni mirate per stimolarli.

Tra le molteplici cause, vedi playstation e computer, c'è la mancanza di un esempio in casa. La regola base. Se il papà non legge, i figli maschi non leggono. A questo proposito, malone ha fatto intervenire i papà che, pur riluttanti, hanno aiutato, leggendo con i figli e facendoli divertire con imitazioni e ricreazioni fantasiose.

E non si tratta solo della lettura, anzi la lettura diventa il fine.
Ha messo in atto delle attività in cui ripropone le tecniche di guerra dei Romani, facendoli disporre in legione e munendoli di gladi e scudi, per insegnare loro il lavoro di squadra e il fascino della storia; ha portato i ragazzi al mare e ha letto alcune descrizioni marine facendo notare le somiglianze; ha fatto accampare i ragazzi di notte leggendo intorno al fuoco storie di fantasmi per sviluppare la loro creatività resa piatta dalla playstation.

Per ultimo, ha sviluppato la lettura promuovendo il Campionato Scolastico di Lettura: ha diviso i ragazzi in gruppo, ognuno con un libro da leggere in una settimana, al termine della quale sostenevano un test per verificare se avessero letto il libro.
Le prime settimane pochi leggevano ma poi la competizione ha spinto tutti a impegnarsi.
Al termine del mese, tutti i ragazzi sono ampiamente misurati.

Oltre ai lavori a squadra Malone ha messo in atto attività individuali svolte a migliorare le singole pecche.
Quella che ho preferito è stata l'attività della Caccia al Tesoro. Al posto dei rebus e degli indovinelli per arrivare da un punto all'altro, avevano delle indicazioni da leggere uno alla volta a voce alta. "Mai mollare", questa la lezione da imparare.

Credo settimana prossima replicherò!



Seya

mercoledì 9 gennaio 2013

Macchina in Panne

La macchina di Mamma si è fermata, in garage. Batteria scarica.
Seya e Papà hanno trascinato la macchina fuori, hanno avvicinato la macchina di Papà, aperto i cofani e collegato i cavi.
La dolce pulzella già si vedeva il padre fulminato a terra!
Quindi finchè lei cercava di far partire la macchina, lui controllava i cavi.
Niente da fare.
Hanno ritrascinato la macchina dentro il garage, superando il gradino di ingresso, e fermato il macigno prima che si schianatasse contro il muro opposto.
Papà: -Tira il freno a mano e recupera le chiavi-
Tra la portiera e il muro sinistro ci sono a malapena trenta centimetri, meno considerando scatole e cose ammassate intorno.
Seya si appiattisce, apre di poco la portiera e si lancia dentro l'abitacolo, lasciando penzolare fuori una gambe e facendo perno sull'altra.
Tira il freno a mano ringraziando Madre Natura di averla dotata di braccia lunghe e recupera le chiavi.
Quindi si rimette in piedi.
Papà la guarda e dice:
-Ma non potevi entrare dalla parte del passeggero?-
Seya non ci aveva pensato.


Seya

lunedì 7 gennaio 2013

ritornata

Sono riemersa dal caligo e sono tornata in quel di Padova.
Sigh!
Vorrei poter dire che gli ultimi venti gioni sono stati entusismanti e speciali. Non lo sono stati, non esattamente.
Sono stata bene ma ora sento il bisogno di disintossicarmi dalla mia famiglia (Papà, Mamma, Cugina e Zia).
Un viaggetto?
Mah, direi di no..Mi sa che mi chiudo in Università e dò il maledettissimo esame e discuto la finalissima tesi.

Abbiamo passato il Natale a Venezia, pigiati in Cà delle Comari. La notte della Vigilia, al solito, abbiamo frequentato la Messa di Mezzanotte di San Marco, officiata per la prima volta dal nuovo Patriarca.
E' finita alle due passate! Ci siamo sorbiti tutto il rito patriarchino, mezzo in italiano, mezzo in latino.
Al rientro siamo crollati per il sonno.
La cosa divertente è stata ovviamente la FdM che abbiamo fatto (in gruppo) poco prima della messa. Strano che non fosse successo, dite?!
Allora, siamo arrivati prestissimo in vista della folla che si annunciava, intorno alle 22. La piazza è affollata, non troppo, e ci piazziamo per primi (!) davanti alla porta d'ingresso laterale da cui siamo sempre entrati.
Dietro di noi si incolonnano tutti.
Quasi tutti i turisti presenti si avvicinano e ci chiedono se fossimo sicuro di quell'ingresso.
"Ma certo!" assertiamo convinti "Sure! Oui! Da!"
Da più di una parte, si sente:
"They're italian. They should know.."
Stiamo lì tranquilli e sereni, poi un guardiano si affaccia e ci fa segno di dover entrare dal portone centrale.
Panico.
Istintivamente io mi giro per urlare l'informazione a tutti ma Cugina mi afferra per il collo e urla:
"Seya, cammina!"
E dietro di noi si muove il codone di fedeli come un serpentone.
Restiamo primi della fila e dietro di noi i commenti sono:
"They're italian!"
Siamo entrati a testa china.

Il Capodanno invece lo abbiamo passato in Foresteria, nella casa dei Colli, da cui sono tornata neanche due ore fa.
Ebbene sì, quest'anno niente feste, niente amici (Stellina è venuta da noi) e soprattutto niente drammi.
Un pò mi è mancata la "festa" chiassosa e giocosa del Capodanno ma quest'anno più che mai mi sono convinta che si tratti solo di un giorno!
Non dimostro il bene/non bene che voglio alle persone solo passando con loro una serata.

I giorni della settimana appena trascorsi sono stati tranquilli e piacevoli, nonchè goderecci! Tra Cenone e Pranzo di Capodanno, Befana e Compleanno di Mamma, nonchè cene a tema con parentame vario aggregato, credo di aver messo su non pochi chili.
Non mi servivano.
Vediamo se con la tensione dei prossimi giorni qualcosa perdo..mah!



Seya