martedì 15 gennaio 2013

ritrovarsi

Ieri sera c'e` stata la mitica ripatriata con Mela e Angi. Si e` riformato il gruppo dela V superiore..dopo cinque anni.
Con Mela ho continuato a edermi durante questi anni, di Angi ho sentito le vicende seguendo i social network.

La serata non era partita bene: il posto in cui saremmo dovute andare era chiuso e quindi abbiamo deviato all'ultimo verso un altro in cui nessuna delle tre era mai stata. Ma siamo sopravvissute!

E quindi eccole li`, tre ragazze, coetanee, che piu` diverse non si puo`.

Mela e` sempre stata quella piu` brava tra noi, nel senso di rendimento e di "testa". Non e` mai stata quella da cui ti saresti aspettata un'uscita fuoriluogo, una situazione imbarazzante o una bugia. Limpida e sincera, l'ho sempre considerata la parte migliore di me.
Quella con cui Mamma e` sempre stata contenta io uscissi, quella da cui si andava per studiare, quella da cui si mangiavano cose sane, fatte in casa.
L'immagine che ho di lei a quei tempi e` una ragazza con lunghi capelli biondi, una felpa rosa o gialla, jeans chiari e zaino in spalla.

Angi era quella arrivata in quinta. Quella determinata ma sensibile, talmente consapevole di se stessa da risultare superba, profondamente legata alle sue idee e al suo stile di vita, dall'umorismo sottile.
Era quella da cui ci si aspettava ogni mattina una domanda nuova di matematica o fisica, mente nelle materie umanistiche si trascinava. Quella che abita in centro, ha una macchina sua, ma non te lo fa pesare, e sua mamma ti offre il pasticcio di rosticceria perche` lei non sa cucinare.
Nel vestire e` sempre stata sofisticata ma semplice: pantaloni in cotone, camicia e maglioncino. Poi gli occhiali, immancabili sul nasino e capelli corti, a caschetto, castani e lisci.

Io ero quella inquieta, specialmente in quinta. Insofferente della vita, sognavo di cambiare aria, fuggire. A scuola avevo i colpi di genio, ma anche le cadute di stile! Aiutavo tutti ma me ne stavo sulle mie. Avevo la mia compagnia, avevo il moroso, avevo le mie paranoie da diciottenne irrequieta.
Ero quella che la mattina si buttava nell'armadio e arrivava a scuola con i calzini spaiati, la felpa comoda e i jeans. Gli occhiali da sole sempre in testa e la treccina australiana legata tra i capelli.

Eppure stavamo bene insieme.

Ieri sera eravamo persone diverse. Non necessariamente peggiori, eppure ancora estremamente coerenti.

Mela e` Mela. Perfetta con lo studio, con il fidanzato, alcuni amici con cui esce di sera (i rimasugli della Compagnia) e un lavoro in pizzeria nel finesettimana. Ha imparato a tornare tardi alla sera, ma avvisa. Ha combinato alcuni disastri culinari, ma ha recuperato da brava donna in erba. Ha trovato un equilibrio tra studio e vita sociale.
Porta ancora i jeans, ma ha sostituito la felpa con maglioncini e collane, e i capelli non le cadono piu` morbidi sulla chiena, ma solo tagliati, seri e puliti, sotto le orecchie.

Angi e` ancora chiara con se stessa e determinata. Ha cambiato corso, ma recuperato brillantemente in un altro ambito. Lavora (presso l'Azienda di suo padre) e si tiene in forma con Salsa e Merengue.
Ha sostituito le scarpe da ragazza con i mocassini, ha intrecciato forcine nei capelli e ha sostituito il cardigan rosso con un pullover verde scuro.

Io sono quella che leggete qui. Mi butto ancora nell'armadio e ne esco con una maglia e il gilet nero sopra. Mi trucco e lascio che la mia treccina di capelli mi pesi sulla spalla.
Sono ancora irrequieta, sono ancora sulle mie e ho ancora le mie FdM colossali.

Eppure e` stato bello rivedersi. E` stato bello notare l'affinita` che c`e' ancora, e riscoprire la voglia di sederci attorno ad un tavolo a mangiare un boccone.

La prossima volta, si spera, non dovremo aspettare cinque anni!



Seya

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