venerdì 29 aprile 2011

passion of me

Se c'è una cosa che amo del pattinaggio, è la poesia, l'arte che deriva da un veloce ed elegante scivolare sul ghiaccio, da un movimento continuo del busto e un girare...

Dalle Olimpiadi di Torino, la passione è  forte, emozionante...soprattutto per la componente maschile! 
Seguo volentieri le imprese di Evgeny Plushenko, Johnny Weir, Daisuke Takahashi, Stephan Lambiel e altri...anche le coppie d'artistico non mi dispiacciono. 
Sembra assurso, ma trovo virilità in uno sport artistico per antonomasia, desiderio di dimostrare la propria forza fisica in uno sport che privilegia la leggiadria, potenza in uno sport elegante....Tutte le caratteristiche che io cerco in un uomo, virilità, forza, protezione sono presenti nei pattinatori, che mi piacciano o meno...alla faccia di chi lo considera uno sport per mezze calzette....
Il pattinaggio femminile, la Carolina Kostner e compagne per intenderci, sto iniziando a seguirle adesso, ma comunque non riesco ad appassionarmi come con quello maschile...forse invidia, rabbia, desiderio di essere lì sul ghiaccio...

Ora ci sono i Mondiali in Russia e io mi sto gasando come una ragazzina...grazie al cielo esistono le tv in streaming!!

Seya

giovedì 21 aprile 2011

le donne reggono il mondo

Da quattro anni a questa parte ormai collaboro come lavoratrice-volontaria in una cooperativa di commercio Equo e Solidale.
Ogni anno il nostro fornitore principale fa sua una ematica, suo un problema, sua una visione del mondo.
Quest'anno tocca alla figura della Donna come lavoratrice.
Il problema di cui si parla e che si cerca di risolvere è quello della discriminazione lavorativa e del lavoro sommerso, quello che tutti definiscono lavoro nero, ma che per le donne spesso si tinge di rosso, come il colore del sangue che spesso accompagnano violenze e torture.
E di fianco a racconti di orrore e tortura, ci sono storie di donne che ce l'hanno fatta. Che si sono risollevate e si sono date da fare fino a diventare determinanti nelle zone dei paesi che le hanno viste crescere.
Ed è divertente, o ironico, vedere come sia più "facile" (non è l'aggettivo adatto ma al momento è l'unico che mi viene) diventare produttrice di tè su scala mondiale in una zona poco conosciuta dell'India che non diventare ricercatrice all'Università di Padova.
La cosa migliore è, una volta tanto, sentir parlare di donne come lavoratrici e non come madri, casalinghe, veline, bambine, femmes fatales, mangiuomini, suore..., e il non sentir neanche pronunciare tali stereotipi.
Durante una delle conferenze si è alzata una signora un pò impettita ed ha chiesto come facesse la produttrice indiana a far coincidere il suo essere "imprenditrice" con il suo essere madre e moglie, specialmente in un paese come l'India.
La produttrice è stata fantastica e ha zittito la signora ricordandole poche semplici cose.
Essere indiana è per lei un onore, oltre che un dato di nascita, e non si è mai sentita discriminata nel suo paese come donna.
Essere "imprenditrice" per lei non ha un significato particolare.
Le terre che lei gestisce per conto dei villaggi che glieli hanno dati sono la sua casa e dunque prendersi cura di loro e farli fruttare e fiorire al meglio, non è più difficile e pesante di fare il letto la mattina.
Essere madre e moglie è la sua gioia e non le costa nulla.
Ha inoltre aggiunto che avere una visione così stereotipata e per scompartimenti della donna, dà dimostrazione di un'ignoranza così profonda che rasenta l'imbecillità.
Inutile dire che da ora in avanti comprerò il suo tè piuttosto delle bustine del supermercato


http://www.altromercato.it/it/altromagazine/marzo-2011


Seya

lunedì 18 aprile 2011

Proud..great voice

I look into the window of my mind
Reflections of the fears I know I've left behind
I step out of the ordinary
I can feel my soul ascending
I am on my way
Can't stop me now
And you can do the same

What have you done today to make you feel proud?
It's never too late to try
What have you done today to make you feel proud?
You could be so many people
If you make that break for freedom
What have you done today to make you feel proud?

Still so many answers I don't know
Realise that to question is how we grow
So I step out of the ordinary
I can feel my soul ascending
I am on my way
Can't stop me now
And you can do the same

What have you done today to make you feel proud?
It's never too late to try
What have you done today to make you feel proud?
You could be so many people
If you make that break for freedom
What have you done today to make you feel proud?

We need a change
Do it today
I can feel my spirit rising
We need a change
So do it today
'Cause I can see a clear horizon

What have you done today to make you feel proud?
So what have you done today to make you feel proud?
'Cause you could be so many people
If you make that break for freedom
So what have you done today to make you feel proud?
What have you done today to make you feel proud?
What have you done today
You could be so many people?
Just make that break for freedom
So what have you done today to make you feel proud?

 Heather Small, Proud

venerdì 15 aprile 2011

E' nato Philip!!

E' nato Philip!
No, non è mio figlio e non è neanche un mio parente. Però è un bambino che ho visto crescere nel pancione della sua mamma e a cui mi sono affezionata.Lei è una persona deliziosa e dolcissima, la più degna e stimabile per avere figli, felicità e successo e sono davvero contenta di conoscerla.
Non ci conosciamo da tanto e di certo non molto profondamente, eppure, per quel poco, mi ha davvero colpito.
Ora come ora festeggio il Polacchino! Per il resto, c'è sempre domani..

Seya

lunedì 11 aprile 2011

when Mr Turtle meets Seya, ..

Per la prima volta in vita mia ho fatto teatro.
No, non ci sono andata. Quello lo faccio già due o tre volte al mese e leggo quasi quotidianamente i programmi di tutti i teatri comunali e non delle mie vicinanze.
Oggi ho fatto teatro.
Ad Agosto una mia carissima amica, la mia Principessa,  mi ha detto di voler intraprendere una strada a lei inusuale: scrivere e portare in scena uno spettacolo di burattini per bambini delle elementari.
L'ho guardata con tanto d'occhi.
Ora ci sono di mezzo io. Si, perchè questa mia amica mi ha fatto entrare nel gruppo e da brava maniaca del controllo quale sono, ho pensato bene di diventarne uno degli elementi di spunta.
E oggi siamo andati in scena.
Senza nessun tipo di esperienza ho dato voce a 4 personaggi diversi, ho comprato su ebay mixer e microfoni (mettendoci non pochi soldi) e mi sono occupata di tutte le scenografie. E non erano poche.
Sono completamente spiazzata dal mio comportamento.
Da una parte sono contenta perchè mi sono resa conto che i limiti che pensavo di avere in perseveranza, impegno e "sacrificio" non esistevano. Posso essere più perseverante e tenace di quello che ho sempre pensato, posso darmi da fare al 200% mentre pensavo che anche il 90% fosse tanto, posso fidarmi che le persone mi restituiranno gratitudine e denaro, prestati a occhi chiusi.
Alcuni legami si sono deteriorati, altri però si sono creati e sono molto forti.

Ma la cosa migliore però è stato riscoprire il mio amore per il disegno, l'arte ed il colore.
Erano anni che non dipingevo tanto e con tanto entusiasmo, facendo riferimento solo alla mia fantasia.
Sono orgogliosa di me stessa e, anche se lo spettacolo poteva andare bene, sono contenta di essermi buttata.

Adesso è meglio che vada a dormire. E' dalle 4 che sono in piedi...


Seya

venerdì 8 aprile 2011

I love Queer as Folk

Guardare Queer As Folk (USA) dopo sette anni dala prima volta mi sembra incredibile.
E la cosa più incredibile è rivedere, riconoscere scene familiare e formulare pensieri abbastanza simili, un pò più maturi si spera, ma ugualmente sulla stessa lunghezza d'onda.
Adoro ancora Justin e mi fa morir dal ridere Ted, ancora non vedo l'ora che compaia Ben nella vita di Micheal, che Ew cambi stilista e che Brian decida di crescere...mantenendo sempre però quel suo tocco da gran figo e gran stronzo.
Eppure tra tutti i ragazzi gay, bisex, trans che conosco non vedo somiglianza con questi cinque personaggi.
Sarà perchè in fondo stiamo parlando di uomini sulla trentina e io ho ancora ampio margine per arrivare a quell'età o perchè sono, come personaggi, effettivamente stereotipati.
Brian è quello che pensa sempre al sesso e rimorchia con facilità, Ted è quello insicuro e imbranato, Micheal quello adorabile ed infantile (..bhè forse alcuni Mick li conosco!!), Ew quello stravagante (e ragazzi così ne incontro solo al Village una volta l'anno durante l'estate) e Justin .. Bhè Justin è la persona vera.
Al di là di ciò che gli accade tra prima e seconda serie, è il ritratto di un vero ragazzo che ha problemi a scuola e in famiglia per il coming out, che oltre ad affrontare i pregiudizi altrui deve capire cosa vuole dalla sua vita, che deve attivarsi e darsi da fare per essere considerato un adulto, anche se è molto più maturo di altri adulti.
Justin è talmente reale e concreto da risultare stereotipato.

Ci sono altri telefilm e altri film che raccontano e danno uno spaccato di vita omosessuale eppure questo mi sembra quello più diretto e privo di false ed inutili inibizioni.
Ed è per questo che continuerò a guardarlo e a pregare che prima o poi lo trasmettano in televisione ad un'ora decente.
Perchè se nessuno fa il balzo, nulla cambia e staremo sempre dalle due parti opposte di un varco, Kevin Walker (Brothers&Sisters) docet.

Seya

lunedì 4 aprile 2011

occhi di bosco

Oggi è stata una giornata strana e decisamente pesante. Eppure dopo una grande delusione e la tristezza conseguente, ecco che spontaneo è nato un sorriso sul mio volto.
Aspettando l'autobus un ragazzo mio coetaneo mi chiede informazioni circa la linea e poi si mette a chiacchierare con me di esami e Università.
Abbiamo preso lo stesso bus ma lui è sceso presto, prima ancora che potesse dirmi il suo nome.
Però i suoi occhi mi sono rimasti completamente impressi, come una fotografia che riempie la mia mente con il suo colore verde bosco.
Ed ho sorriso pensando che per un momento i suoi occhi guardavano solo me e nessun altro

Seya