martedì 14 ottobre 2014

La Fiera delle Parole 2014

Il weekend passato si è svolta a Padova la Fiera delle Parole, manifestazione culturale che, nell'arco di una settimana, presenta libri, riflessioni, commenti di attualità e star letterarie.
La nobiltà dell'impresa è notevole, la realizzazione, come tutti gli anni, lascia a desiderare.
Pochi volontari, quelli che ci sono poco informati, cambi di programma non comunicati, eccessiva rigidità nell'ingresso/uscita agli interventi.
Poi in realtà la situazione è piacevole e ti riporta a contatto con la parte più intima di te.

Io ho avuto la possibilità di seguire solo 3 incontri.

il primo, Nicolai Lilin, ex caso letterario con la sua Educazione Siberiana, ha presentato il suo ultimo lavoro, il primo vero romanzo. Persona curiosa, piacevole, molto schietta ma educata. E molto anticonformista. O meglio, presenta un punto di vista a cui non siamo abituati. Discutibile, ma interessante.
Io e Zia abbiamo convenuto che il personaggio Kolima (suo soprannome) è molto solido ed è complicato capire dove finzione e realtà si fondano.

Il secondo incontro ha fatto felice mia madre. Andrea Vitali è uno degli autori che legge più volentieri in questo periodo. E' un autore "di campagna", ricorda tanto i Guareschi con le sue vicende popolari, comiche e concrete.
Anche l'autore è così, comico ma realista. Medico di base, ha nelle sue tasche una notevole quantità di aneddoti che lavora in maniera molto schietta creando tragicomiche storie reali.

L'ultimo incontro cui ho partecipato è stata la "reading" di Valerio Massimo Manfredi sul suo ultimo romanzo sulla vita di Odisseo.
Con la partecipazione di Sebastiano Somma e di altra tizia attrice, l'incontro è stato un continuo alternarsi tra letture e commenti storico-letterari. Pesonalmente mi aspettavo un approccio più storico e meno romanzato riguardo ad una storia trita e ritrita ma sempre affascinante, però Valerio è così. Anche in Aleksandros c'è la stessa, prevalente, componente romantica.
Non mi è particolarmente piaciuto però è stato un piacevole ripasso.

Nel complesso, tante code, tante ingiustizie, incontri molto monolaterali (cioè pochi dibattiti) e tanta gente.
Questa è la vera cosa positiva.




Seya

venerdì 3 ottobre 2014

tristezza

Sono triste. Una di quelle tristezze strane, improvvise, che ti farebbero scoppiare in lacrime in mezzo ad una piazza affollata se non fossi dotata di un pò di autocontrollo.
Non c'è un vero motivo.
Non c'è neanche qualcuno su cui scaricare il mio stato d'animo.

Forse è il fatto che questa settimana non mi hanno chiamato per l'aeroporto, forse la pesantezza della settimana in stage, forse la mancanza di una figura stabile al mio fianco, forse ancora la delusione del nuovo corso di russo.
Per non parlare di quello di pattinaggio.

Boh. Oggi gira così.

Me ne vado in Foresteria.



seya