Sono in ufficio da sola con niente da fare. Nell'altro reparto regna il caos. Ho aperto la porta per dichiararmi disponibile per qualunque tipo di collaborazione e aiuto ma ho fatto dietrofront lanciando un debole messaggio "se avete bisogno, io ci sono".
Sono qui, isolata nel magazzino, a leggere e fare piccoli lavori secondari.
E a pensare.
Tanti pensieri, alcuni tristi, alcuni già più positivi.
Ho due lavori (cioè uno stage e un lavoro a chiamata..molto frequente!) e la cosa mi fa piacere. Guadagno qualcosa, imparo e mi confronto.
Le soddisfazioni però sono proprio poche.
Appena ho idea di essere maggiormente considerata, subito ricado nel vuoto.
Qui in azienda (lo stage), mi sento invisibile. Sono quel fantasma che nessuno vede o sente ma che esegue tutti i lavori lunghi e di routine. E le cui iniziative personali sono proprio poco valutate.
Ho provato, timidamente - meglio sottolinearlo -, a suggerire dei diversi modi per gestire questo o quello ma non sono stata minimamente valutata.
Settimana scorsa sono tornata a casa in lacrime perchè la frustrazione è un boccone pesante da digerire.
Il lavoro in aeroporto mi soddisfa maggiormente, per alcune cose, e mi permette di fare una cosa che durante la settimana proprio non faccio: parlare.
Ho conosciuto persone meravigliose e sorprendenti, di fronte alle quali spesso mi sento inadeguata. Eppure mi diverto.
Però a livello lavorativo non mi sembra di progredire. Per carità, non è un lavoro che richieda chissà quali doti, al di là di quelle linguistiche, però davvero è pesante (anche fisicamente) restare 6-8 ore nella stessa postazione (e posizione!).
Lavoro 9 giorni su 7 e nessuno sembra notarlo.
Non un complimento, non un segno di comprensione se mi nego per un'uscita o torno a casa prima.
Inevitabile dal momento che sono circondata da persone che studiano e non hanno mai lavorato, però tesori miei!
Senza contare che nell'arco di 3 giorni ho visto e interagito con due vecchie conoscenze che, con la loro sola presenza, hanno la capacità di distruggere tutte le mie fragili convinzioni.
Se le ho allontanate da me, ci sarà un motivo, no?
E l'unica persona con cui vorrei parlare, uscire e confrontarmi è in vacanza e non me la sento di disturbarla.
Soprattutto vorrei che il mondo intero smettesse di preoccuparsi per la mia mancanza di relazioni sentimentali. L'altra sera stavo per replicare in maniera molto scontese a Medico per la sua domanda "E tu nessuna novità di cuore?". Come se io dovessi per forza essere la metà di una coppia.
Io non mi basto, questo si sa, però non ho nè il carattere nè l'interesse (nè il tempo) di portare avanti la ricerca di una metà.
Devo ancora imparare a stare bene con me stessa! Figuriamoci quando mai riuscirò a stare bene con gli altri.
Intanto leggo e studio.
Le uniche cose che mi danno sicurezza e creano in me la percezione di avere uno spessore.
E questi sono i miei veri pensieri positivi.
seya
Spesso davvero mi sento come se gli altri mi parlassero in una lingua che non conosco....L'importante è saper parlare la propria e che gli altri imparino la mia!
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lunedì 11 agosto 2014
martedì 5 agosto 2014
il Capo
La domanda del giorno è: perchè il mio Capo, che dovrebbe essere in ferie, si presenta in ufficio e rompe l'anima?
Seya
Seya
giovedì 24 luglio 2014
ablaré
Il mio corso di spagnolo serale è finito ieri.
E già non so come trascorrere le mie serate.
Oddio, poter stare un attimo in casa e andare a doormire presto, non mi spiace di certo.
Però adesso ricomincerà il balletto delle uscite e del vedersi che, per quanto mi faccia piacere, a volte mi rende antipatica perchè un orario per uscire, vedi le 22, che per Angioletto e co è normale, per me è la morte.
Io a quell'ora devo già essere con un piede in camera da letto se il giorno dopo voglio essere vagamente vigile sul lavoro.
Lavoro..
Mah, mi sembra che questo periodo io sia più lamentosa del solito! La verità è che qui posso sfogarmi, fuori mia madre o chi per essa, mi fermano, stoppano, si intrufolano e non mi permettono di concludere un ragionamento.
Poi hanno anche troppa pazienza, eh!
L'ultima del mio Capo è che "siamo in Italia, scriviamo in italiano" anche se il cliente in questione è austriaco. Proprio un modo progressista di pensare.
La Strana invece è in agitazione perchè cambiano le etichette (notiamo la serietà della questione) per le spedizioni.
Fosse per me cambierei il modus operandi da zero. Ho anche un paio di idee concrete e le scrivo nel quadernino man mano che prendono forma.
Il problema è a chi proporle.
Il mio Capo non è assolutamente in grado di capirle.
Il suo Capo non mi dà minimamente attenzione.
Il Gran Capo è carino e gentile con me ma, per quanto buono, è proprio svampito!
Devo capire come muovermi.
Intanto leggo e vado avanti.
Al momento sul mio comodino, o meglio sulla mia scrivania, c'è A sud del confine, a Ovest del sole di Murakami. Bello!!!!!
E già non so come trascorrere le mie serate.
Oddio, poter stare un attimo in casa e andare a doormire presto, non mi spiace di certo.
Però adesso ricomincerà il balletto delle uscite e del vedersi che, per quanto mi faccia piacere, a volte mi rende antipatica perchè un orario per uscire, vedi le 22, che per Angioletto e co è normale, per me è la morte.
Io a quell'ora devo già essere con un piede in camera da letto se il giorno dopo voglio essere vagamente vigile sul lavoro.
Lavoro..
Mah, mi sembra che questo periodo io sia più lamentosa del solito! La verità è che qui posso sfogarmi, fuori mia madre o chi per essa, mi fermano, stoppano, si intrufolano e non mi permettono di concludere un ragionamento.
Poi hanno anche troppa pazienza, eh!
L'ultima del mio Capo è che "siamo in Italia, scriviamo in italiano" anche se il cliente in questione è austriaco. Proprio un modo progressista di pensare.
La Strana invece è in agitazione perchè cambiano le etichette (notiamo la serietà della questione) per le spedizioni.
Fosse per me cambierei il modus operandi da zero. Ho anche un paio di idee concrete e le scrivo nel quadernino man mano che prendono forma.
Il problema è a chi proporle.
Il mio Capo non è assolutamente in grado di capirle.
Il suo Capo non mi dà minimamente attenzione.
Il Gran Capo è carino e gentile con me ma, per quanto buono, è proprio svampito!
Devo capire come muovermi.
Intanto leggo e vado avanti.
Al momento sul mio comodino, o meglio sulla mia scrivania, c'è A sud del confine, a Ovest del sole di Murakami. Bello!!!!!
giovedì 10 luglio 2014
snobbismo culturale
Visto che lavoro tutti i giorni (ma proprio tutti tutti) in media 9h, ho pensato bene di iscrivermi ad un corso intensivo serale di spagnolo. Costicchia un pò per i miei gusti però ammetto, dopo due lezioni, di trovarmi molto bene con l'insegnante.
Inoltre a lezione siamo solo in tre e quindi riusciamo a parlare sufficientemente.
L'ho iniziato per tanti motivi, e nessuno in realtà!
La scusa di aggiornare il mio registro linguisticoper il lavoro aeroportuale durante i weekend e la necessità di non perdere una lingua che può sempre tornarmi utile.
Poi c'è anche la necessità di far girare i due neuroni che mi ritrovo e che dopo 8h di un lavoro monotono e ripetitivo tendono alla fusione e alla staticità cerebrale.
Per concludere, ovviamente, con il motivo più basso ed egoista: elevarmi dalla condizione di forza lavoro in um mondo maschilista e facilmente appagato.
Non per cattiveria nè per alterigia, però sento l'ambiente che mi circonda limitato.
Non mi sono mai considerata una snob e non mi sono mai comportata come tale ma questa mia scelta serale io la vedo come snobbismo culturale.
Ed è aria fresca.
Improvvisamente nella mia testa tante memorie, tante frasi e tanti piccoli tasselli di un puzzle si ricompongono.
Il volontariato in Spagna, il sole di Manzanares, i colori della stanza da ridipingere, le risate con il gruppo internazionale. Ma anche le serate passate a studiare spagnolo.
E ancora una volta mi sono ricordata che io sono altro.
Seya
Inoltre a lezione siamo solo in tre e quindi riusciamo a parlare sufficientemente.
L'ho iniziato per tanti motivi, e nessuno in realtà!
La scusa di aggiornare il mio registro linguisticoper il lavoro aeroportuale durante i weekend e la necessità di non perdere una lingua che può sempre tornarmi utile.
Poi c'è anche la necessità di far girare i due neuroni che mi ritrovo e che dopo 8h di un lavoro monotono e ripetitivo tendono alla fusione e alla staticità cerebrale.
Per concludere, ovviamente, con il motivo più basso ed egoista: elevarmi dalla condizione di forza lavoro in um mondo maschilista e facilmente appagato.
Non per cattiveria nè per alterigia, però sento l'ambiente che mi circonda limitato.
Non mi sono mai considerata una snob e non mi sono mai comportata come tale ma questa mia scelta serale io la vedo come snobbismo culturale.
Ed è aria fresca.
Improvvisamente nella mia testa tante memorie, tante frasi e tanti piccoli tasselli di un puzzle si ricompongono.
Il volontariato in Spagna, il sole di Manzanares, i colori della stanza da ridipingere, le risate con il gruppo internazionale. Ma anche le serate passate a studiare spagnolo.
E ancora una volta mi sono ricordata che io sono altro.
Seya
martedì 8 luglio 2014
non per sempre
C'è una battuta di Burlesque che mi è venuta in mente stamane entrando in magazzino con la Strana: "non sarai la nuova arrivata per sempre".
Ieri sera c'è stata una tromba d'aria non indifferente e, per me che ero a casa da sola, ha comportato pulizie e tapparelle chiuse fino a notte tarda.
Stamattina, arrivando con la Strana in magazzino, individuiamo il Capo che girovaga per il locale a distribuire documenti e sfumacchiare. Si avvicina, saluta e si rivolge alla Strana per chiederle dei danni eventualmente subiti ieri sera.
Io trasparente.
Non ho potuto non pensare alla battuta di Cher e chiedermi quanto tempo deve passare (sono quasi due mesi) prima che io abbia uno spessore qui dentro.
Seya
Ieri sera c'è stata una tromba d'aria non indifferente e, per me che ero a casa da sola, ha comportato pulizie e tapparelle chiuse fino a notte tarda.
Stamattina, arrivando con la Strana in magazzino, individuiamo il Capo che girovaga per il locale a distribuire documenti e sfumacchiare. Si avvicina, saluta e si rivolge alla Strana per chiederle dei danni eventualmente subiti ieri sera.
Io trasparente.
Non ho potuto non pensare alla battuta di Cher e chiedermi quanto tempo deve passare (sono quasi due mesi) prima che io abbia uno spessore qui dentro.
Seya
martedì 1 luglio 2014
riepilogo odierno
Non sono morta. O meglio, sto soppravvivendo. se poi si vuole chiamarla vita, fate pure.
Diciamo che dopo il periodo nero del "odio questo lavoro/posto/gente/tramtram" è arrivata la consapevolezza che è un lavoro e che sono fortunata ad avere qualcosa da fare invece di starmene in casa a deprimermi.
In realtà la cosa non è poi così migliorata, semplicemente sto prendendo mano con alcune fasi del lavoro e mi metto sotto con quelle, cercando nel frattempo di assimilare più capacità ed abilità possibili.
l posto continua a lasciarmi perplessa e per quanto riguarda la gente, mah, mera conoscenza. Nessuna complicità, nessun coinvolgimento.
Anche colpa mia si deve dire..
In ogni caso, i lati positivi sono che ho i soldi per iscrivermiad un corso estivo di spagnolo che mi serve per il lavoro in aeroporto e ho una macchina (cioè carmen di mia madre) quasi tutta per me.
E sto leggendo.
Uno dei motivi per cui scrivo poco è proprio questo: lavoro talmente tanto al pc che arrivare a casa e continuare a battere tasti su una tastiera mi deprime.
E quindi leggo.
Mi sono finita quasi tutto Wilbur Smith e ho letto un paio di Kinsella (lo so, non è alta letteratura, ma è divertente) che avevo lasciato indietro.
Adesso ho un malloppo di libri di Terziani che Zia mi ha rifilato in vista di un'improbabile viaggio in Giappone per l'anno prossimo.
Sono piena.
More news should come soon!
Seya
Diciamo che dopo il periodo nero del "odio questo lavoro/posto/gente/tramtram" è arrivata la consapevolezza che è un lavoro e che sono fortunata ad avere qualcosa da fare invece di starmene in casa a deprimermi.
In realtà la cosa non è poi così migliorata, semplicemente sto prendendo mano con alcune fasi del lavoro e mi metto sotto con quelle, cercando nel frattempo di assimilare più capacità ed abilità possibili.
l posto continua a lasciarmi perplessa e per quanto riguarda la gente, mah, mera conoscenza. Nessuna complicità, nessun coinvolgimento.
Anche colpa mia si deve dire..
In ogni caso, i lati positivi sono che ho i soldi per iscrivermiad un corso estivo di spagnolo che mi serve per il lavoro in aeroporto e ho una macchina (cioè carmen di mia madre) quasi tutta per me.
E sto leggendo.
Uno dei motivi per cui scrivo poco è proprio questo: lavoro talmente tanto al pc che arrivare a casa e continuare a battere tasti su una tastiera mi deprime.
E quindi leggo.
Mi sono finita quasi tutto Wilbur Smith e ho letto un paio di Kinsella (lo so, non è alta letteratura, ma è divertente) che avevo lasciato indietro.
Adesso ho un malloppo di libri di Terziani che Zia mi ha rifilato in vista di un'improbabile viaggio in Giappone per l'anno prossimo.
Sono piena.
More news should come soon!
Seya
venerdì 23 maggio 2014
frustrazione
Il lavoro, o meglio lo stage, procede.
Alcune cose si stanno chiarendo e alcune pare stanno trovando una risposta. Tengo le orecchie aperte e gli occhi spalancati ma non cedo troppo sugli orari, primo perchè non ho la copertura inail oltre le 18 e lavoro in un magazzino pieno e popolato di macchinari, secondo perchè faccio lavori ripetitivi e noiosi, oltre che meccanici e alienanti e se non stacco, poi fondo.
Invece domani è il mio compleanno e lavoro in aeroporto. Primo turno con Cugina come capo.
E' anche il suo compleanno.
Le ho proposto di presentarci con la torta-cappello...
Sto pensando di proporre un cocktail facile e veloce per domani sera ma sono un pò scazzata.
Ho voglia di lamentarmi.
Mela torna da Milano per le elezioni e mi ha chiesto (prima di sapere del lavoro) di trovarci dopocena con suo moroso perchè vuole cenare con i suoi.
Sono stata zitta ma avrei voluto risponderle: "è il mio cazzo di venticinquesimo e ho avuto una settimana del cazzo, puoi mica trovare del tempo solo per me?"
L'uso di volgarità dovrebbe far capire quanto mi sento frustrata.
Angioletto mi ha proposto di andare a cena a casa sua con i suoi genitori lunedì. L'ultima volta che ho cenato lì, ho rischiato un colpo di allergia.
Non so che fare...
Intanto riprendo il lavoro sperando che le 18 arrivino presto.
Seya
Alcune cose si stanno chiarendo e alcune pare stanno trovando una risposta. Tengo le orecchie aperte e gli occhi spalancati ma non cedo troppo sugli orari, primo perchè non ho la copertura inail oltre le 18 e lavoro in un magazzino pieno e popolato di macchinari, secondo perchè faccio lavori ripetitivi e noiosi, oltre che meccanici e alienanti e se non stacco, poi fondo.
Invece domani è il mio compleanno e lavoro in aeroporto. Primo turno con Cugina come capo.
E' anche il suo compleanno.
Le ho proposto di presentarci con la torta-cappello...
Sto pensando di proporre un cocktail facile e veloce per domani sera ma sono un pò scazzata.
Ho voglia di lamentarmi.
Mela torna da Milano per le elezioni e mi ha chiesto (prima di sapere del lavoro) di trovarci dopocena con suo moroso perchè vuole cenare con i suoi.
Sono stata zitta ma avrei voluto risponderle: "è il mio cazzo di venticinquesimo e ho avuto una settimana del cazzo, puoi mica trovare del tempo solo per me?"
L'uso di volgarità dovrebbe far capire quanto mi sento frustrata.
Angioletto mi ha proposto di andare a cena a casa sua con i suoi genitori lunedì. L'ultima volta che ho cenato lì, ho rischiato un colpo di allergia.
Non so che fare...
Intanto riprendo il lavoro sperando che le 18 arrivino presto.
Seya
mercoledì 21 maggio 2014
alienazione..forse no
Dopo due giorni e una serata di sfogatura profonda, oggi sono arrivata in ufficio con un atteggiamento un pò diverso e mi sento meglio.
Oddio, ancora non capisco niente e ancora mi sento isolata, ma sono giunta alla conclusione che invece di stringere i denti per evitare di far uscire la frustazione, mi metto con calma a chiacchierare con la Strana (così ho soprannominato la collega, il cui nome indica un particolare destino con me) e a farmi scivolare addosso il fatto che a volte sparisca con la chiave per la macchinetta del caffè. Magari si prende davvero solo un caffè però l'idea che faccia combricola senza propormi di, per lo meno, conoscere le/i tizie/i con cui si vede, mi manda un pò fuori di testa.
Ma è Strana quindi cerco di non farmi impressionare...altrimenti addio pazienza.
Criceto ieri, santa donna che ha avuto pazienza con me e con le mie fisime, mi ha soprannominato "Signora delle Pare" e probabilmente non ha torto.
Mi limito a ridere e a pensare che a volte farsi tanti problemi è un pregio: studi piani B all'infinito.
Seya
Oddio, ancora non capisco niente e ancora mi sento isolata, ma sono giunta alla conclusione che invece di stringere i denti per evitare di far uscire la frustazione, mi metto con calma a chiacchierare con la Strana (così ho soprannominato la collega, il cui nome indica un particolare destino con me) e a farmi scivolare addosso il fatto che a volte sparisca con la chiave per la macchinetta del caffè. Magari si prende davvero solo un caffè però l'idea che faccia combricola senza propormi di, per lo meno, conoscere le/i tizie/i con cui si vede, mi manda un pò fuori di testa.
Ma è Strana quindi cerco di non farmi impressionare...altrimenti addio pazienza.
Criceto ieri, santa donna che ha avuto pazienza con me e con le mie fisime, mi ha soprannominato "Signora delle Pare" e probabilmente non ha torto.
Mi limito a ridere e a pensare che a volte farsi tanti problemi è un pregio: studi piani B all'infinito.
Seya
lunedì 19 maggio 2014
alienazione
Il primo giorno di stage si è rivelata una delusione totale.
Ero abituata alla logistica come qualcosa di intellettuale e simpatico, in cui devi pensare a cosa dare/fare per occuparsi dell'ordine della bottega.
Ma ero abituata a volumi molto minori e ad occuparmi del lavoro dalla A alla Z.
Qui invece non faccio altro che inserire numeri dentro schermate e tabelle excel.
A un certo punto mi hanno proposto di fare buste, ho fatto i salti di gioia.
Lo so che la prima impressione non è vincolante e che io, per prima, do impressioni strane alla prima gente, però oggi veramente ho rischiato le lacrime tornando a casa.
Spero che dormire bene questa notte mi faccia vivere meglio la giornata di domani. E spero che le cose migliorino.
Una delle cose peggiori è l'isolamento.
Sono in un piccolo ufficio a due magazzini, due grandi magazzini, dal resto della struttura.
E siamo in tre, oggi in due, e i magazzinieri della cooperativa entrano ed escono senza salutare.
Non ho idea di che faccia abbiano gli altri lavoratori e non so quando e come avvicinarmi.
Domani mi porto il pranzo e cerco qualcuno con cui consumarlo.
Se le cose dovessero risultare ancora difficili, mi porto una biblioteca di libri e me li godo nella pausa pranzo.
Magari invece le cose andranno bene.
Non so, sono molto molto giù di morale. Ma bisogna ammettere che le aspettative erano alte: ho rinunciato ad un altro lavoro e un progetto Leonardo per questo.
Mi auguro che ne valga la pena.
Me lo auguro con tutto il cuore.
Seya
Ero abituata alla logistica come qualcosa di intellettuale e simpatico, in cui devi pensare a cosa dare/fare per occuparsi dell'ordine della bottega.
Ma ero abituata a volumi molto minori e ad occuparmi del lavoro dalla A alla Z.
Qui invece non faccio altro che inserire numeri dentro schermate e tabelle excel.
A un certo punto mi hanno proposto di fare buste, ho fatto i salti di gioia.
Lo so che la prima impressione non è vincolante e che io, per prima, do impressioni strane alla prima gente, però oggi veramente ho rischiato le lacrime tornando a casa.
Spero che dormire bene questa notte mi faccia vivere meglio la giornata di domani. E spero che le cose migliorino.
Una delle cose peggiori è l'isolamento.
Sono in un piccolo ufficio a due magazzini, due grandi magazzini, dal resto della struttura.
E siamo in tre, oggi in due, e i magazzinieri della cooperativa entrano ed escono senza salutare.
Non ho idea di che faccia abbiano gli altri lavoratori e non so quando e come avvicinarmi.
Domani mi porto il pranzo e cerco qualcuno con cui consumarlo.
Se le cose dovessero risultare ancora difficili, mi porto una biblioteca di libri e me li godo nella pausa pranzo.
Magari invece le cose andranno bene.
Non so, sono molto molto giù di morale. Ma bisogna ammettere che le aspettative erano alte: ho rinunciato ad un altro lavoro e un progetto Leonardo per questo.
Mi auguro che ne valga la pena.
Me lo auguro con tutto il cuore.
Seya
mercoledì 23 aprile 2014
attese
Mi stanno facendo dannare.
Mi hanno confermato lo stage ma non mi chiamano per la firma del contratto e la cosa mi manda in bestia...oltre che in ansia.
Anche perchè io ho già avvisato in giro, dicendo che durante la settimana (e per i prossimi sei mesi) avrei lavorato (e quindi ciao volontariato e lavoro in aeroporto) e prendendomi pacche sulle spalle da amici, parenti e conoscenti.
Insomma, al solito non sono riuscita a starmene zitta.
E ora ho il terrore che mi rimandino o che non mi chiamino mai più.
E io ho rinunciato a due lavori e un progetto leonardo per loro.
Ansia ansia ansia ansia ansia ansia!!!
Seya
Mi hanno confermato lo stage ma non mi chiamano per la firma del contratto e la cosa mi manda in bestia...oltre che in ansia.
Anche perchè io ho già avvisato in giro, dicendo che durante la settimana (e per i prossimi sei mesi) avrei lavorato (e quindi ciao volontariato e lavoro in aeroporto) e prendendomi pacche sulle spalle da amici, parenti e conoscenti.
Insomma, al solito non sono riuscita a starmene zitta.
E ora ho il terrore che mi rimandino o che non mi chiamino mai più.
E io ho rinunciato a due lavori e un progetto leonardo per loro.
Ansia ansia ansia ansia ansia ansia!!!
Seya
mercoledì 16 aprile 2014
stage
Alla fine ho scelto il lavoro, o meglio lo stage. Sei mesi pagati, a Padova, lavoro che credo potrebbe piacermi.
L'alternativa era un Progetto Leonardo in Lettonia nell'ambito turistico. Sarebbe stata una bella esperienza, meravigliosa, ma anche una spesa.
Vorrei invece guadagnare qualcosa.
Alla fine questo è l'unico motivo per cui lo faccio. Per la mia indipendenza.
I miei non ne sono poi così contenti perchè mi avrebbero voluto in Lettonia e io ho sempre paura in questi casi perchè non voglio piegare la testa e ammettere che hanno ragione.
E ho paura per i parallellismi con la situazione universitaria.
All'epoca avevo rinunciato a Milano per non ricordo neanche più quale motivo e ancora adesso me ne pento.
Spero che le cose cambino questa volta.
E spero che lo stage inizi presto così smetto di domandarmi come sarebbe stato.
Seya
L'alternativa era un Progetto Leonardo in Lettonia nell'ambito turistico. Sarebbe stata una bella esperienza, meravigliosa, ma anche una spesa.
Vorrei invece guadagnare qualcosa.
Alla fine questo è l'unico motivo per cui lo faccio. Per la mia indipendenza.
I miei non ne sono poi così contenti perchè mi avrebbero voluto in Lettonia e io ho sempre paura in questi casi perchè non voglio piegare la testa e ammettere che hanno ragione.
E ho paura per i parallellismi con la situazione universitaria.
All'epoca avevo rinunciato a Milano per non ricordo neanche più quale motivo e ancora adesso me ne pento.
Spero che le cose cambino questa volta.
E spero che lo stage inizi presto così smetto di domandarmi come sarebbe stato.
Seya
giovedì 20 marzo 2014
burocrazia leonardiana
Volevo scrivere un bel post sul concerto di ieri sera però la diatriba (tutta interiore) con la burocrazia di poco fa mi ha spento.
Mi sono candidata per un Progetto Leonardo (uno dei pochissimi aperti a chi abita in Veneto) prorogato (e ovviamente non publicizzato).
Ma non poteva certo essere così semplice.
Non potevano certo richiedere che tu compilassi un modulo e lo inviassi via mail.
No.
Devi scaricare il modulo e compilarlo e firmarlo a mano (niente firma elettronica). Devi allegare copia della carta d'identità e del codice fiscale, e assicurarti che il documento non scada prima dell'eventuale partenza perchè vogliono poterlo usare per la prenotazione del volo (il mio scade tra 2 mesi però all'anagrafe non mi fanno il nuovo documento prima di un mese prima della scadenza, salvo casi eccezionali).
Il problema è che tutti questi devono essere inviati come unico file in pdf.
Di per sè la cosa ha senso e, all'apparenza, risulta semplice. Però ovviamente il programma di scannerizzazione non è a prova di idiota (come invece dovrebbe essere ogni programma base).
Non si può decidere la "digitalizzazione di più pagine" prima della prima digitalizzazione, no. Bisogna digitalizzare la prima e poi aggiungere in coda le successive pagine.
Ovviamente l'ho scoperto dopo aver fatto il procedimento 4 volte.
Una pagina info?
La stessa cosa deve essere fatta con i CV, due. Uno in italiano, uno in lingua del paese di destinazione (nel mio caso 3, perchè ovviamente sono idiota e mi sono candidata per Lettonia e Spagna e quindi ho inviato i CV in inglese e in spagnolo...per fortuna non mi hanno chiesto il lettone!).
Tutti i CV devono essere firmati (e inglobati in un unico file PDF).
Riassunto della procedura: tu stampi 25 fogli (modulo, CV in lingua e co) e poi scannerizzi tutto come vogliono loro, così loro non devono stampare pagine e pagine di roba.
Il tutto deve essere inviato tramite PEC.
E per fortuna che io ho un padre dotato di PEC perchè l'attivazione della mail richiede una settimana e una visita all'ufficio postale.
La scadenza? Domani a 12.00.
Seya
Mi sono candidata per un Progetto Leonardo (uno dei pochissimi aperti a chi abita in Veneto) prorogato (e ovviamente non publicizzato).
Ma non poteva certo essere così semplice.
Non potevano certo richiedere che tu compilassi un modulo e lo inviassi via mail.
No.
Devi scaricare il modulo e compilarlo e firmarlo a mano (niente firma elettronica). Devi allegare copia della carta d'identità e del codice fiscale, e assicurarti che il documento non scada prima dell'eventuale partenza perchè vogliono poterlo usare per la prenotazione del volo (il mio scade tra 2 mesi però all'anagrafe non mi fanno il nuovo documento prima di un mese prima della scadenza, salvo casi eccezionali).
Il problema è che tutti questi devono essere inviati come unico file in pdf.
Di per sè la cosa ha senso e, all'apparenza, risulta semplice. Però ovviamente il programma di scannerizzazione non è a prova di idiota (come invece dovrebbe essere ogni programma base).
Non si può decidere la "digitalizzazione di più pagine" prima della prima digitalizzazione, no. Bisogna digitalizzare la prima e poi aggiungere in coda le successive pagine.
Ovviamente l'ho scoperto dopo aver fatto il procedimento 4 volte.
Una pagina info?
La stessa cosa deve essere fatta con i CV, due. Uno in italiano, uno in lingua del paese di destinazione (nel mio caso 3, perchè ovviamente sono idiota e mi sono candidata per Lettonia e Spagna e quindi ho inviato i CV in inglese e in spagnolo...per fortuna non mi hanno chiesto il lettone!).
Tutti i CV devono essere firmati (e inglobati in un unico file PDF).
Riassunto della procedura: tu stampi 25 fogli (modulo, CV in lingua e co) e poi scannerizzi tutto come vogliono loro, così loro non devono stampare pagine e pagine di roba.
Il tutto deve essere inviato tramite PEC.
E per fortuna che io ho un padre dotato di PEC perchè l'attivazione della mail richiede una settimana e una visita all'ufficio postale.
La scadenza? Domani a 12.00.
Seya
sabato 15 marzo 2014
cercando lavoro
La mia ricerca di lavoro prosegue con una monotona altalena di Illusione e Disperazione.
Ho passato un anno (è già passato un anno dalla Laurea!) a cercare di vendermi come IT, amministrativa e gestionale. Adesso ho preso l'abilitazione turistica e mi vendo come Accompagnatrice.
Non ho avuto successo nel primo modo, vediamo un pò il secondo!
Ho più volte riscritto il CV, ho fatto corsi per migliorare durante i colloqui e per sembrare più seria e adulta di quanto io non sia.
Alla fine non non è servito a molto.
Almeno ormai mi sono chiarita su cosa vorrei fare: vorrei fare planning organizzativi, specialmente per i trasporti.
Avete presente quelle persone che dicono "tu, aereo, devi atterrare alla pista X perchè alla Y c'è un cargo e devi ripartire in 45 min!". Ecco, voglio farlo.
Non necessariamente a livello aereoportuale, ma anche portuale o ferroviario.
Eppure non si trov la possibilità-
Una volta non sono abbastanza qualifica, una volta non sono abbastaza grande ed esperta, una volta non sono un uomo.
Alla faccia della parità dei sessi.
Mia madre, intanto, gira il dito nella piaga con i suoi "pensavo volessi andare all'estero".
Cara madre, io all'estero ci andrei domani però non ho soldi e spalle coperte. E voi non mi potete mantenere a vita. Partire per l'estero senza un soldo è una dimostrazione di idiozia.
Anche perchè poi tornare con un pugno di polvere è molto deprimente.
Adesso vediamo se i 2000 e più curricula che ho mandato danno qualcosa.
Altrimenti mi vado a fare un gap year in Australia....
...se trovo i soldi!
Seya
Ho passato un anno (è già passato un anno dalla Laurea!) a cercare di vendermi come IT, amministrativa e gestionale. Adesso ho preso l'abilitazione turistica e mi vendo come Accompagnatrice.
Non ho avuto successo nel primo modo, vediamo un pò il secondo!
Ho più volte riscritto il CV, ho fatto corsi per migliorare durante i colloqui e per sembrare più seria e adulta di quanto io non sia.
Alla fine non non è servito a molto.
Almeno ormai mi sono chiarita su cosa vorrei fare: vorrei fare planning organizzativi, specialmente per i trasporti.
Avete presente quelle persone che dicono "tu, aereo, devi atterrare alla pista X perchè alla Y c'è un cargo e devi ripartire in 45 min!". Ecco, voglio farlo.
Non necessariamente a livello aereoportuale, ma anche portuale o ferroviario.
Eppure non si trov la possibilità-
Una volta non sono abbastanza qualifica, una volta non sono abbastaza grande ed esperta, una volta non sono un uomo.
Alla faccia della parità dei sessi.
Mia madre, intanto, gira il dito nella piaga con i suoi "pensavo volessi andare all'estero".
Cara madre, io all'estero ci andrei domani però non ho soldi e spalle coperte. E voi non mi potete mantenere a vita. Partire per l'estero senza un soldo è una dimostrazione di idiozia.
Anche perchè poi tornare con un pugno di polvere è molto deprimente.
Adesso vediamo se i 2000 e più curricula che ho mandato danno qualcosa.
Altrimenti mi vado a fare un gap year in Australia....
...se trovo i soldi!
Seya
venerdì 16 agosto 2013
talent show
Per mia sfortuna ho scoperto chi sono gli One Direction. Ne facevo volentieri a meno!
Già ad Hatfield avevo sentito qualcosa di loro partecipando con i ragazzi alle gare di just dance, qui a Birmingham la conoscenza si è tragicamente approfondita. Il mio gruppo sta realizzando un video su una loro canzone.
Mi piace il fatto che da loro sia venuta l'idea e anche un pò di proposività (?), però è una sofferenza per me fare il montaggio. Ormai conosco le parole a memoria!
condoglianze!
Seya
lunedì 12 agosto 2013
B'ham again
Sono tornata a Birmingham..e mi sono presa il colera! Mal di gola, influenza, raffreddore, herpes..insomma, 'na vacanza!
Non so come sono soppravvissuta all'ultimo weekend e alle gite fuori porta..adesso questi giorni me li dormo! spero..
L'ambiente qui non è più allegro e spnsierato come me lo ricordavo, forse però è presto! I colleghi non sono male ma sono tutti scazzati, tanto per essere delicata. Siamo tutte persone al secondo o terzo turno e stanchi dei mocciosi e delle loro lagne. Le due nuove group leaders, quelle che dovrebbero portare un pò di vita, sono in realtà poco entusiaste.
Una la adoro! è un tesoro, è dolce e seria. Chiede consigli e si scusa per le scemenze.
L'altra non la capisco, ma io i napoletani li capisco poco!
È legatissima al suo gruppo, ne è amica, ma li tiene poco, non partecipa alle serate/vita dei group leaders e parla un inglese antipatico.
Questa storia della lingua parlata alla cavolo sta iniziando a darmi sui nervi. Mi sono fatta quasi vent'anni di lingua inglese tra scuola e viaggi, mi chiedono sempre di dimostrare quanto io sia brava a parlare e co, poi assumono chi spiaccica tre parole in croce, con una pronuncia atroce per di più!
Nulla contro le persone in sè, però 'sta storia è...annoying!
Voglio farmi una vacanza al mio ritorno, poi si ricomincia con la ricerca del lavoro..
Seya
mercoledì 24 luglio 2013
inghilterra
Lo so che molti di voi stavano già pensando che mi fossi data alla macchia, che fossi sparita abbandonando la blogsfera e stessi facendo vita a parte in qualche calle. In realtà ho attuato un leggero disintossicamento da internet seguito da lavoro estivo come group leader in UK per le vacanze studio.
All'orizzonte ancora nessuna notizia di un lavoro serio.
Il lavoro come group leader non mi dispiace. Ora sono ad Hatfield, vicino a Londra e ho già fatto due settimane a Birmingham.
Bei posti entrambi e nel complesso, belle persone! qui a Hatfield sono meno inquadrati e più sereni, complici il fatto che è tutto molto vicino e i ragazzi possono muoversi dalle stanze alla mensa in tutta sicurezza, cosa infattibile a Birmingham perchè le due zone erano divise da una strada a quattro corsie.
La cosa che qui mi preoccupa è che il college è aperto, senza recinzioni o cancelli. Gira la security, vero, però non è abbastanza. Ho il sacro terrore che ora del 3 agosto questi piccoli mostriciattoli riescano ad uscire e andare in giro.
Qui è tutto un pò vago mentre io, che sono piuttosto rigida e organizzata, preferisco un'organizzazione più ferrea.
Cosa positiva è che qui i ragazzi non hanno il wifi..credetemi, è una fortuna! A B'ham erano perennemente dietro al loro cellulare ipertech e non ti ascoltavano, qui c'è un pò più di attenzione. Poca perchè si lamentano tutto il tempo per la mancanza di questo dispositivo (è stato tolto a tutti, tranne groupleaders e staff perchè i ragazzi lo usavano per andare sui porno, cosa illegale perchè hanno 15 anni), si lamentano per la mensa (che non è poi così pessima!) e perchè devono seguire le lezioni invece di andare a fare shopping...oh, che palle! non avete idea!
A volte si vorrebbe poterli prendere per la nuca e spiaccicare contro la colonna più vicina..
Mah..
Nei prossimi giorni mi faccio sicuramente viva e vi racconto come prosegue!
Seya
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