lunedì 11 agosto 2014

positività

Sono in ufficio da sola con niente da fare. Nell'altro reparto regna il caos. Ho aperto la porta per dichiararmi disponibile per qualunque tipo di collaborazione e aiuto ma ho fatto dietrofront lanciando un debole messaggio "se avete bisogno, io ci sono".
Sono qui, isolata nel magazzino, a leggere e fare piccoli lavori secondari.
E a pensare.

Tanti pensieri, alcuni tristi, alcuni già più positivi.

Ho due lavori (cioè uno stage e un lavoro a chiamata..molto frequente!) e la cosa mi fa piacere. Guadagno qualcosa, imparo e mi confronto.
Le soddisfazioni però sono proprio poche.
Appena ho idea di essere maggiormente considerata, subito ricado nel vuoto.
Qui in azienda (lo stage), mi sento invisibile. Sono quel fantasma che nessuno vede o sente ma che esegue tutti i lavori lunghi e di routine. E le cui iniziative personali sono proprio poco valutate.
Ho provato, timidamente - meglio sottolinearlo -, a suggerire dei diversi modi per gestire questo o quello ma non sono stata minimamente valutata.
Settimana scorsa sono tornata a casa in lacrime perchè la frustrazione è un boccone pesante da digerire.
Il lavoro in aeroporto mi soddisfa maggiormente, per alcune cose, e mi permette di fare una cosa che durante la settimana proprio non faccio: parlare.
Ho conosciuto persone meravigliose e sorprendenti, di fronte alle quali spesso mi sento inadeguata. Eppure mi diverto.
Però a livello lavorativo non mi sembra di progredire. Per carità, non è un lavoro che richieda chissà quali doti, al di là di quelle linguistiche, però davvero è pesante (anche fisicamente) restare 6-8 ore nella stessa postazione (e posizione!).

Lavoro 9 giorni su 7 e nessuno sembra notarlo.
Non un complimento, non un segno di comprensione se mi nego per un'uscita o torno a casa prima.
Inevitabile dal momento che sono circondata da persone che studiano e non hanno mai lavorato, però tesori miei!
Senza contare che nell'arco di 3 giorni ho visto e interagito con due vecchie conoscenze che, con la loro sola presenza, hanno la capacità di distruggere tutte le mie fragili convinzioni.
Se le ho allontanate da me, ci sarà un motivo, no?

E l'unica persona con cui vorrei parlare, uscire e confrontarmi è in vacanza e non me la sento di disturbarla.

Soprattutto vorrei che il mondo intero smettesse di preoccuparsi per la mia mancanza di relazioni sentimentali. L'altra sera stavo per replicare in maniera molto scontese a Medico per la sua domanda "E tu nessuna novità di cuore?". Come se io dovessi per forza essere la metà di una coppia.
Io non mi basto, questo si sa, però non ho nè il carattere nè l'interesse (nè il tempo) di portare avanti la ricerca di una metà.
Devo ancora imparare a stare bene con me stessa! Figuriamoci quando mai riuscirò a stare bene con gli altri.

Intanto leggo e studio.
Le uniche cose che mi danno sicurezza e creano in me la percezione di avere uno spessore.
E questi sono i miei veri pensieri positivi.



seya


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