giovedì 6 dicembre 2012

Csaba

L'altro giorno (a dire il vero era Domenica scorsa) ho acceso la tv poco prima di pranzo e mi sono vista Realtime. Nello specifico, un particolare programma di tale Csaba della Zorza.
Mia madre, la cui cultura in tema è quasi spaventosa, mi dice che la tizia in questione è una signora di casata che si pronuncia di stile e insegna a cucinare.

Il programma di per sè non è diverso da uno dei cento programmi di cucina che attraversano la tv, quello che cambia è il tono della tizia.
La signora, nella fattispecie, veste con gonne anni Cinquanta, usa un trucco acqua e sapone e parla come si stesse riferendo ad un povero idiota, sussurrando parole e "bacchettando" con affetto quanti prestano poche attenzioni.
"In cucina bisogna fare attenzione!" dice lei per poi sorridere con una delle espressioni più plastiche che io abbia mai visto.
Poi si rivolge ai suoi quattro figli, anche loro inglobati nel format e che, ovviamente, non hanno dei nomi "standard" (o magari lo posseggono ma non viene usato) e risultano rispondere ai nomi di Dodo, Jakie, Lily e Non-mi-ricordo.
Questi poveri bambini, che sembrano usciti da una rivista burberry-under-ten e che rispondono alla mamma con un mesto "sì, mamma/No, mamma" (che io ho sentito dire per l'ultima volta quando avevo dieci anni e guardavo l'ennesima replica di Pollyanna, o qualcosa di simile), aiutano la mamma a dosare gli ingredienti (già precedentemente pesati) o dispongono i biscotti e i cupcakes (che lei chiama "LE" cupcakes..ma quando mai?!)  sulle alzate (che tutti hanno in casa!).
Poi ovviamente, uno dei bimbi combina un guaio e la mamma lo riprende con uno stucchevole:
-Oh, Dodo, che pasticcione che sei! non si fa così. No, no-
Al che il bimbo si allontana dalla scena e la tizia, guardando dritta in telecamera, afferma:
-I bambini sono un pò maldestri. Ma si divertono tanto. Questo può essere un ottimo momento da passare con i vostri figli. Si divertiranno tanto-
Ma certo, perchè tutti hanno una cucina all'americana limpia e brillante, che repelle lo sporco, un kenwood pronto all'uso con tutti gli optional per montare qualunque consistenza, e sopratutto quattro figli che ti rispondono "No mamma" o "Sì, mamma".

Poi la scena si sposta in salotto, tutta arredata per Natale (e non è ancora passata l'Immacolata, quindi avere l'albero già pronto porta sfiga, tié!), il caminetto acceso e i bambini seduti per terra, su una coperta, ognuno con un orsetto.
-Il momento della merenda è un momento speciale per ogni bambino. Prendete una coperta e stendetelo in un angolo tranquillo della sala, creando un ambiente magico e intimo, in cui i bambini possano rilassarsi per mangiare qualcosa e riposare prima di riprendere le loro attività-
Ovvero distruggere casa, impolverare le stanze e distruggersi i giocattoli reciprocamente.

La puntata si conclude con la tizia che ripercorre le ricette fatte e le idee proposte.
E tanti ringraziamenti a inservienti, babysitters, truccatori e cuochi vari.




Seya

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