sabato 8 ottobre 2011

Al Liviano, Sala dei Giganti

Al Liviano, palazzo storico del centro di Padova si trova una bellissima sala, La Sala Dei Giganti, dove Università, Comune e Conservatorio spesso fanno incontri, anche molto interessanti.
Ieri sera, in occasione della manifestazione La Fiera delle Parole, sono intervenuti Gherardo Colombo e Natalino Balasso.
Parlavano di Democrazia.
Cos'è? Come si fa ad esercitarla? Cosa significa? Come interviene nelle vite del popolo? E la Costituzione?
A me è sembrato di tornare sui banchi di scuola, nelle ore di Educazione Civica, e ristudiare cosa dicono i primi tre articoli della Costituzione.
Si è parlato molto di tanto. C'è stato un bel dibattito Pubblico/Colombo e uno scambio di idee vivo e non filosofico ma non saprei riproporlo per intero qui.
Una cosa però la riporto.

Colombo ha più volte ripetuto che, a suo avviso, l'Italia è un popolo di immaturi.
"Non sappiamo niente. Non ci informano" --> Si ma tu cosa hai fatto per informarti? Credi forse che i rivoluzionari del 14 luglio 1789 avessero internet?
"Nessuno ci aiuta!" --> Sì, ma tu sei intervenuto quando gli altri avevano bisogno? Hai iniziato a fare qualcosa o ti stai solo lamentando?
"La politica fa schifo" --> Sì, ma tu cosa hai fatto per cambiarla?

Secondo Colombo, gli italiano hanno sostanzialmente paura della libertà che la Costituzione ci assicura perchè questa implica responsabilità. Responsabilità di informarsi, responsabilità di farsi ascoltare, responsabilità di dire quello che si pensa senza aspettare che qualcuno ci metta le parole in bocca, responsabilità di indignarci e protestare.
E io sono d'accordo.

Io per prima sono una "pandola", una che se non avesse sua madre che le manda 6 o 7 mail al giorno con articoli presi da giornali diversi, probabilmente non saprebbe neanche cosa accade nel mondo, una che si interessa anche a fondo ma di quello che le piace. E questo non è un gran modo per fare i cittadini.
E purtroppo come me, vedo tanti, tanti anche peggio. Gente che non va a votare perchè non sa cosa deve fare e che "non ho tempo" di informarsi o prendersi a cuore quello che è il destino di questa nostra Italia.
Una lancia a favore di noi italiani, però, spezziamola: Tutti, Europa, Mondo, sono molto pessimisti nei nostri confronti.
I vecchi si lamentano dei giovani perchè non si interessano, i giovani dei vecchi perchè non vengono ascoltati, gli europei con gli italiani perchè non seguono regole comuni, gli italiani con gli europei perchè non si rendono conto quanto sia difficile uscire dalla crisi, ecc...
E allora è facile prendere e mandare tutti a quel paese, restarsene sotto la trapunta in questa fredda mattina di Ottobre e sperare che, svegliandosi la mattina dopo, le cose siano cambiate.



Seya

FdM: Seya e Mamma arrivano e anche se in ritardo fanno la coda. Fanno entrare a scaglioni di 20-30 persone perchè la sala è piccola e non può contenere troppi spettatori per motivi di sicurezza e per la presenza di affreschi di vecchia data.
Cammina, cammina, cammina; Mamma riesce a passare per ultima il cancello mentre gli addetti fermano la coda da Seya in poi.
Seya: "Dai, vai, io aspetto"
Mamma, imperterrita, si gira verso gli addetti e con voce lacrimevole dice: "Vi prego, fatela passare, è la mia bambina. Non posso lasciare qui da sola mia figlia"
Gli addetti si guardano poi volgono gli occhi verso Seya che a sua volta osserva perplesso il volto della madre, trasfigurato dall'apprensione.
Gli addetti fanno passare Seya e poi dicono: "C'sa ti vol fa? Anche me mujere se cussì..."



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