mercoledì 21 settembre 2011

...come un moschettiere impavido sei tu...

Domani e dopodomani ho due esami (che fortuna, eh?) e, come si sa, piuttosto di mettermi a studiare e spaccarmi sopra cose che non capisco, faccio praticamente qualunque altra cosa. Oggi, controllando FB, mi sono accorta che alle 17.55 sarebbe successa una cosa meravigliosa.
Mi sono costretta ad andare in aula studio ma alle 17.55 ero davanti alla tv con gli occhi spalancati e le gambe frementi.

Trasmettono Lady Oscar.

Io ho un amore abbastanza spassionato per gli anime giapponesi ma questo è amore allo stato puro.
Non so bene cosa mi piaccia della storia, fatto sta che ho tutte le VHS (quelle uscite ormai dieci anni fa in edicola) e le ho consumate a forza di vederle. Eppure da un paio di anni sono in una scatola sotto il mio letto con i fascicoli informativi, a prender polvere.
E' stato come ritrovare il primo amore e scoprire che è sempre lui (E come potrebbe cambiare, dite voi, visto che l'anime è bello e concluso).
Ho rivisto Oscar, ancora giovane e delicata fanciulla (ma quando mai), Andrè ha ancora i capelli lunghi, Maria Antonietta ha sempre vestiti eccessivi e vitini inesistenti e i cavalli continuano ad essere grandi il doppio o il triplo dei cavallerizzi.

Quando ero piccola mia madre sosteneva che Oscar mi piaceva perchè mi ritrovavo in lei e io la guardavo con occhi perplessi. Oscar è alta, magra, bionda e ha un caratterino forte e determinato. Io non sono bionda, non sono magra, me la cavo con il fioretto, non so cavalcare e di certo non ho grandi occhioni blu. L'unica cosa in comune con lei potrebbe essere l'altezza.
Il carattere? Non credo proprio.
Credo che quello che mi piaccia molto sia il fatto che un pesonaggio femminile, per una volta, non si comporti come una piccola principessina indifesa o come una piccola svampita ma combatta, abbia valori sani e coerenti, e viva una storia d'amore realistica.
In Italia l'anime è arrivato super censurato, ma nella realtà ci sono molte scene (non volgari) realistiche e "spinte". Il manga, non ne parliamo.
Inoltre mi è sempre piaciuta l'ambientazione storica. Il passaggio tra Settecento e Ottocento è uno dei miei periodi storici preferiti e avere la mia eroina come protagonista della presa della Bastiglia...bhé, una nuotata in brodo di giuggiole!
La storia di per sè è semplice, non completamente realizzabile e per certi versi romanzata ma, secondo me, lo spessore resta e se credo nella giustizia, nell'uguaglianza e nella libertà, forse Oscar ci ho messo lo zampino.

C'era anche mia madre, mollemente seduta sul divano, che commentava come il disegno fosse così diverso dai cartoni che vanno di moda gli ultimi anni, e come io mi fossi reincarnata in una bambina di sei anni che canta la sigla a squarciagola e anticipa le battute.
Mamma: -Tanto tua cugina amava Sailor Moon, tanto tu ti sei fatta un'endovena di Lady Oscar e Holly&Benji-
Seya: -Con Lady Oscar ti è andata bene. Sono solo quaranta episodi. Sailor Moon sono cinque serie con un totale di duecento episodi-
Mamma: -E Holly&Benji è più finito?-
Seya si domanda se sia il caso dire alla propria madre che legge e scarica mensilmente i capitoli del manga ed è arrivata a quasi dieci serie complete, poi si alza e va a studiare.



Seya

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