martedì 26 febbraio 2013

tecnologia

Ho passato la mattinata a studiare con Angioletto. O meglio, io ho tesato; lui ha leggiucchiato gli appunti, cincionando con il cellulare.

Credo sia stato uno dei pochi, veri, argomenti di discussioni, il suo cellulare. Ne ha uno nuovo (l'ennesimo), grande, touchscreen, quasi un pc.
Va in internet, messaggia, chiama.
Tra un po' lo usera` come specchietto per pettinarsi e lo dotera` di carta igienica per il bagno.
Inutile, non riesco a condividere il suo entusiasmo.
Ci ha provato in tutti i modi ma poi ci siamo divisi ognuno della sua idea: lui convinto che il cellulare che ha sia il massimo, io che sia un mezzo di alienazione.

Io non sono contro la tecnologia, anzi, non potrei vedermi senza computer! Ma i telefoni proprio non li leggo.
Mi scocciano le chiamate. Sono convinta che la parola scritta sia il massimo della comunicazione e l'unica vera alternativa al confronto diretto.
Non parliamo delle videochiamate. Orrore! Perche` devo imbellettarmi per rispondere al cellulare? Io spesso rispondo che sto nelle peggiori condizioni!
E poi gli accessi online.
Non nego che possano essere utili, anzi, utilissimi!

Ieri sera per raggiungere la riunione della Coop (per avere il buono dei soci, mica per altro!) mi sono persa tra le brecane e avere un gps mi avrebbe evitato parecchi chilometri. Pero` volete il gusto di fermarsi in un piccolo bar di campagna dove ancora i vecchiotti giocano a carte o alle macchinette e parlano dialetto veneto per sentirmi dire che "I tosi de oggi no i sa neanche dove i viva!", quindi rimettermi in macchina.
Sono piccole cose che ti fanno ridere.

Un paio di settimane fa, al compleanno di Al, credo di essere rabbrividita:
Alcuni amici del festeggiato erano in ritardo e lui, colegandosi online, con un semplice comando e` riuscito a visualizzare su una mappa la posizione dei ragazzi. Per Al e Angioletto e` un modo per vedere "a che punto sono", per me e` pedinamento puro.

Non so. I cellulari come quello di Angioletto o di mio padre, o comunque l'uso che se ne fa lo trovo alienante.
Apprezzo la comodita` di essere sempre rintracciabile, di avere mappe e telefoni utili a portata di mano e di essere informata 24h...pero` mi sembra di perdere il rapporto piu` umano con quello che mi circonda.

Quando ho cercato di spiegarmi con Angioletto, lui ha replicato con un:
"E si`. Anche io ero cosi` poi Al mi ha fatto progredire. Sono evoluto"
Evoluto??
Non sono mica un uomo (donna!) preistorico!
E non per tirarmela troppo ma per alcune cose sono molto piu` avanti di lui.

Ho lasciato cadere il discorso pero` mi ha fatto un po` tristezza vedere come un'altra persona sia stata aggirata da uno stile di vita che ti vuole vigile e pronto 24h al giorno.

Forse in questo, si`, sono indietro.



Seya

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