venerdì 26 agosto 2011

scrittura

Ci stavo pensando oggi in aula studio, in un momento di pausa dopo 3 dimostrazioni e non so quante definizioni.
Io adoro scrivere. E adoro scrivere a mano.
Prendo un foglio bianco o, al massimo, a righe e parto a scrivere tutto quello che mi serve o che devo memorizzare o, spesso e volentieri, che mi passa per la testa.
Settimana scorsa ho recuperato le fotocopie di 10 anni di esami di analisi I che mi ero fatta il primo anno per avere esercizi e li ho imboscati (letteralmente) in borsa, da cui li estraggo a mucchietti e li uso come fogli di brutta, e non solo.
Ne ho ancora un discreto quantitativo e penso che saranno i miei compagni di studio per la prossima settimana, prima del famigerato esame di Metodi.
Oggi poi, in un momento di "spiritualismo calligrafico", mi sono messa a scrivere con le lettere gotiche, quindi ho preso le matite colorate (che vengono sempre e inesorabilmente con me) e ho decorato i titoli e gli enunciati.
Fatica sprecata hanno detto Angioletto Mio e Principessa, anche loro in aula studio, visto che prima di andare via li ho buttati nel cestino però io mi sono divertita e, inoltre, ora ricordo che la definizione di Trasformata di Chauchy interviene inevitabilmente nella deficione di Indice di Avvolgimento e nel Teorema del Residuo.
Il tutto grazie allo stesso colore e allo stesso font con cui erano scritti questi tre argomenti.

E' lo stesso procedimento che uso con i ragazzini delle ripetizioni.
La mia fortuna vuole che ogni anno, a ripetizione, io abbia a che fare con dei casi disperati. Mi sono comunque accorta nel tempo che l'associazione colore/argomento rende le cose se non più chiare, almeno più meccaniche e riesce ad aggirare il problema della mancanza di pensiero logico/di causa-effetto che dilaga come un contagio in un rifugio malsano.
Proprio le difficoltà sempre maggiori che trovo con i ragazzini mi stanno facendo perdere non poco la voglia di dare ripetizioni e sono quasi quasi tentata di propormi solo per materie umanistiche.
Io non ho pazienza, e questo è un mio difetto, ma la preparazione di certi personaggi è veramente allucinante. Se poi si aggiunge alle poche voglie di sapere e studiare tipiche dell'adolescenza, siamo a cavallo.

Comunque, tornando alla mia carto-mania, sono molto molto soddisfatta del mio quaderno di appunti che ha tonalità calde, dal giallo al rosso e font simpatici, dall'Arial al Calibri...

Principessa: -Tu non sei una matematica normale..-
Seya: - ..la Matematica Normale (intendendo la matematica in spazi normati con supporti finiti, per noi del mestiere o quasi, "normale") ha una possibilità di applicazione un pò bassina...vuoi mettere la Modellistica infinito-dimensionale??-



Seya

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