martedì 23 agosto 2011

In&Out

In&Out è uno dei miei film preferiti.Uno di quei pochi che posso vedere in ogni condizione fisica, mentale e umorale e uscirne sempre con un gran sorriso. Quindi quando, ieri sera, facendo zapping ho visto il bel visino di Kevin Kline con papillon e zainetto non ho potuto fare a meno di saltellare allegramente sul divano e pensare, ancora una volta, quanto assomigli a S di Firenze.



E' un film squisitamente divertente, a tratti parodiale (il personaggio di Dillon è parodia pura ed esilarante), ma che se lo guardi con un minimo di occhio ti fa pensare.
Il problema è sempre quello: la discriminazione dovuta all'orientamento sessuale.
E, inevitabilmente, mi viene in mente la trafila che ha dovuto intraprendere Al, fidazato di Angioletto Mio, per trovare lavoro.

Al è un bel ragazzo di 28 anni con la lingua biforcuta ma molto responsabile e serio. E' un gay dichiarato a tutti tranne che alle sue due sorelle, cui vuole un bene dell'anima, e ha una laurea con due master in Scienze delle Comunicazioni Multimediali.
Eppure è andato avanti un anno e mezzo a cercare lavoro.
E' divertente vedere che in tutti i suoi colloqui le domande personali fossero presenti in dosi massicce.
Condizione familiare? Domicilio? Ah, suo padre non c'è? Come mai? Ha in mente di sposarsi?
Ovviamente quando lui ammetteva la proprio omossessualità, molti storcevano il naso, fino a che, stanco di non trovare, ha deciso di aggirare la questione.

E lì fu la comica!

Il responsabile di un'azienda chiese ad Al se fosse fidanzato e lui non negò, se avesse programmi di convivenza o matrimonio e lui mentendo affermò che il matrimonio fosse nei suoi progetti così come la prole.
Il colloquio andò ancora oltre e Al se ne andò soddisfatto, sperando nel posto.
Il giorno dopo lo chiamarono dicendogli che non lo avrebbero assunto perchè temevano che, visti i suoi desideri di famiglia, potesse sottovalutare il suo lavoro!

Quando ce lo raccontò, non ci credavamo.

Per fortuna alla fine ha trovato un posto e nè al suo capo, nè alle sue colleghe sembra interessare che lui abbia una foto di lui e Angioletto sulla scrivania e che sia più che afferrato in fatto di moda e design.
Tutto è bene, quel che finisce bene: Mi ha chiesto di accompagnarlo a vedere un pò di case per andare finalmente fuori casa e, una volta che Angioletto si sarà laureato (cioè tra meno di un anno), proporgli la convivenza. Ovviamente l'altro non lo sa e io mi devo trattenere ogni volta che li vedo dal sorridere loro a 32 denti a quest'idea!


Seya

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