martedì 24 maggio 2011

Peter Pan

"Don't be afraid Wendy, we will never grow up.."

Peter Pan è sempre stato uno dei mie libri preferiti (e anche dei cartoni Disney!). Credo di aver visto tutti i film che hanno fatto con questo soggetto e letto tutte o quasi le fanfic che hanno scritto. Eppure per un paio di anni è finito nel dimenticatoio da cui è riaffiorato un paio di settimane fa.
Da una parte mi fa piacere riaverlo tra le mani e scoprirmi ad emozionarmi ancora davanti al cartone Disney (rigorosamente in lingua originale), dall'altra mi porta a riflettere sulla crescita e la maturazione.

In Neverland, Barrie (Alias Johnny Depp) afferma: "I bambini non dovrebbero mai andare a dormire, il mattino dopo si svegliano più vecchi di un giorno e senza che uno se ne accorga sono cresciuti".
Per me oggi questa affermazione è più vera che mai: E' il mio compleanno.

Non ho mai amato particolarmente festeggiare il mio compleanno, almeno non in grande stile. Indubbiamente mi ha condizionato il fatto che anche mia cugina più grande compie gli anni oggi e che per tutti gli anni di scuola ho avuto altri che festeggiavano se non in questa data, almeno molto vicino. 
Da qui l'idea che il mio compleanno non fosse poi niente di speciale.
Poi per i diciotto anni ho deciso di cambiare: una cena in un ristorante indiano con le persone che per me all'epoca erano importanti.
E da quella serata è nato qualcosa di unico: un gruppo affiatato, un'amicizia sincera, un rapporto a lungo termine. La Compagnia.
Quest'anno però il termine sembra giunto, specialmente con una persona, un amico con cui ho condiviso molto e che avevo pensato sarebbe stato parte della mia vita per sempre.
E da qui il disinteresse per il festeggiamento.


Il riampianto è tanto. Mi trovo a pensare: E se non avessi reagito così? E se avessi chiarito le cose? E se fossi stata zitta?
Fatto sta che non si è ancora fatto sentire per gli auguri e la cosa mi rattrista e fa arrabbiare molto.
Vorrei che non fossimo mai arrivati a questo punto e il sapere che io ho il 70% della colpa non mi aiuta.
Che crescere significhi capire di aver sbagliato e porre rimedio? E se il rimedio non si può porre perchè non c'è la volontà di farlo? E avrebbe senso porre rimedio quando sai che questo significa andare contro quella che sei diventata?
Tempo fa mi ha detto che sono cambiata e io gli ho fatto notare che questo è inevitabile: tutti cambiano specialmente nell'arco di molti anni.
Io trovo rassicurante il cambiamento: mi impedisce di annoiarmi e soprattutto impedisce alle persone che mi stanno intorno di cucirmi addosso un abito che con il tempo diventa stretto (e non solo per le torte!).

A quanto pare lui no.

Ma ho fatto una scelta e per me crescere significa rimanere coerenti e pagarne le conseguenze se serve.
Anche se oggi non vorrei crescere e vorrei tornare a quattro anni fa, a quella serata a Venezia tra curry e riso basmati, a quel giorno in cui mi sembrava tutto magico e possibile.

Buon Compleanno a Me

Seya

3 commenti:

Amedeo ha detto...

Capisco perfettamente la tristezza per la situazione - in questi ultimi anni una delle mie più care amiche non mi sta seguendo nel mio percorso di crescita, senza contare il suo (seppur velato e mascherato) imbarazzo nel dialogare con il fatto che sono gay ... Inizio ad accettare che non tutto si può trattenere.
In ogni caso: buon compleanno, amica in rete! :D

seya ha detto...

grazie grazieXD

Mi dispiace sentire che anche a te è successo qualcosa di simile.. La cosa comica è che questo ragazzo è gay e io sono stata la prima persona cui lo ha detto, e sempre io gli ho presentato il suo attuale ragazzo e lui il mio ex..
..naaa.. meglio che non ci pensi!!

Comunque, tu dovresti essere tra poco, eh cancretto!!

Seya

Amedeo ha detto...

20 lugliooooooo! :D