lunedì 30 maggio 2011

Ikea-Teraphy

Oggi pomeriggio sono andata all'Ikea di Padova con mamma a fare spese.
Il progetto era di comprare un paio di piante, guardare per un mobile da salotto e per me prendere un coprivaso per Galef, la pianta che mi hanno regalato.

Abbiamo speso più di 100 euro e non abbiamo visto il mobile, nè comprato il coprivaso.

Io ho una passione abbastanza sfrenata per le scatole, ereditata da mia madre. Solo che lei vive specialmente per le scatole di latta (quelle dei biscotti per intenderci), io adoro quelle il cartole/cartoncino e le plasticate.
Ne abbiamo comprate tre.
Quelle che ho preso io sono in plastica trasparenti molto comode e ho già pensato alla carta da usare per ricoprirle e renderle meno tristi. Devo decidere tra una carta con il pentagramma di una musica di Schubert (ora non ricordo quale) comprata a Roma pochi mesi fa oppure una serie di stampe con disegni indiani..

Il trauma maggiore però è stato il reparto cucina.

Mia madre è un'ottima cuoca e io...bhè sono un'ottima assaggiatrice XD
Abbiamo trovato set di piatti dai colori più belli, tutti uniformi, e ciotole di tutte le dimensioni ed i tipi.
Io sono una grandissima sostenitrice del Commercio Equo e la prima cosa che comprerò quando finalmente me ne andrò di questa casa, sarà comprarmi questo servizio, quindi all'Ikea non dovrei neanche avvicinarmi, ma poi pensi che con neanche 20 euro hai un servizio da 6 che puoi usare tutti i giorni senza rimpianti e quindi compri questo servizio Ikea.

E' incredibile inoltre la quantità di Caccavelle presenti (chiamasi caccavella un utensile da cucina che i grandi cultori della cucina associano ad una unica inutile attività ma che fanno ridere nei poveri mortali). Ho dovuto trattenere fisicamente mia madre dal comprare un set di cucchiai bucherellati che a suo dire servono per i sughi.
E' incredibile comunque come ci sia gente che compra le cose a occhi chiusi solo perchè "fa figo" come una tipa poco davanti a noi che ha preso tutta una serie di dosatori e misurini per dolci dicendo al marito/compagno "Così non faccio fatica a dare l'acqua al cactus".

Per me che odio lo shopping, devo ammettere che per un pò mi sono sentita Becky Bloomwood (I love shopping, Kinsella) e non mi è neanche poi tanto dispiaciuto. Spero solo che qualcuno non mi fotografi per poi scrivere su un giornale a caratteri cubitali: shopaholic!

Quando siamo tornate a casa mio padre ci ha chiesto se le cose sarebbero andate a Venezia o rimaste in provincia di Padova dove viviamo nei giorni normali.
Ci siamo guardate e abbiamo risposto:
"Le scatole vengono con noi!"

Seya

PS indossavo una maglietta gialla delle Napapirji con la bandiera svedese sul petto...per un secondo ho pensato: " Fefo sarebbe rgoglioso!" XD

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