martedì 10 maggio 2011

fa male

Nel Re Leone c' una scena abbastanza famosa in cui il macaco sacerdote di cui nessuno sa il nome incita Simba a tornare alla Rupe dei Re per riprendersi il regno.
Il leone (che da adulto ha una voce molto sexy!) replica che il passato lo fa ancora soffrire troppo ed il macaco gli dà una bastonata in testa.
-Ahi! Fa male- si lamenta Simba. Il macaco gli dà un'altra bastonata che però il principe prontamente schiva, quindi dice:
-Visto? Dal passato puoi imparare-
-Ma fa ancora male-

Ripensando a quella scena, in questo momento, scuoto la testa.
Ieri sera è arrivata sulla mia testa una seconda bastonata e fa molto male. Non ho imparato a scansare i pericoli ed ecco che soffro e sono delusa come non mai.
La cooperativa con cui collaboro mi ha deluso molto profondamente allontanado dal suo ruolo una persona competente, preparata e molto entusiasta. Senza contare che era ed è ancora la mia guida, la persona che mi ha insegnato a guardare il mondo con occhi più critici e propositivi per il meglio.
E tutto questo con effetto immediato e con delle motivazioni che suonano di più come delle scuse.
Il problema è che, con il suo spostamento, vengono a perdersi molte persone che nel tempo avevo preso in simpatia (e viceversa!) e che le gravitavano intorno.
Mia madre dice che posso continuare a sentirle e magari proporre qualcosa fuori, in giro, ma so che non sarà abbastanza. Purtroppo il gap di età che abbiamo (io 21, loro sono tutti sui 40) è troppo grande per poter pensare di risolverlo con una cena una volta ogni tanto. E non sarebbe la stessa cosa.

La cooperativa mi ha deluso in maniera profonda e per me la delusione è un sentimento atroce, che mi fa stare male come poche cose, forse come nient'altro.
Mi ha deluso che non capiscano che perdita sarà perdere una tale risorsa in un negozio che ha come scopo principale la formazione/informazione della massa, che non si rendano conto che le sue idee sono molto più eque e sociali delle loro, che non le abbiano riconosciuto i giusti meriti.
La sensazione che ho io è che vogliano gestire la cooperativa come un'azienda.

Forse si conforteranno pensando che molti, una volta che i capi lasceranno la nave e che questa affonderà in maniera irreversibile, diranno "ecco, finchè c'erano loro le cose andavano bene, ora è tutto morto", ma non realizzano che ci saranno altre voci accanto a queste che li biasimeranno per non aver saputo gettare i semi per una nuova pianta.
Un'azienda non è grande perchè è guidata da un grande uomo ma perchè questo grande uomo ha formato uno staff attorno a sé che saprà seguire le sue orme e far decollare la società.

Seya

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