lunedì 21 luglio 2014

Redentore

E' passato un altro Redentore.
Altra cena in famiglia, altro Gran Pavese, altri fuochi, altro casino, altra nanna.
La routine annuale non mi pesa nè mi deprime ma quest'anno ammetto di aver goduto proprio poco della sensazione di meraviglia e spensieratezza della festa.
Stanchezza e sonno.
Solitudine.
Una famiglia che, per quanto bene le voglia, risulta ingombrante.

Zia al solito ha preso in mano la situazione e ha deciso, cucinato, comandato, brontolato.
Mamma al solito si è lamentata.
Papà al solito è arrivato per i fatti suoi e ha fatto quello che voleva lui, con i suoi tempi.
Cugina al solito ha cercato di mantenere intatta casa sua.

Sempre i soliti.
Tutti e cinque.

Non so se la cosa mi piaccia o meno.

Lamentele a parte, i fuochi sono risultati belli e lunghi. Un pò calanti nella zona centrale ma con un finale con il botto, nel vero senso della parola.
Neanche troppa gente, almeno dove eravamo appioppati noi.
Soliti ragazzi ubriachi che disturbano e rovinano la serata ai più. Volevo proporre al più rumoroso del gruppo di buttarsi in acqua e verificare se così il cervello gli si riempiva di qualcosa, ma come mio solito ho lasciato perdere. Poi ho considerato che, viste le condizioni dei ragazzi, non ci avrei guadagnato niente di buono in una lite.

Tornata a Ca mi sono fatta una gran bella dormita.

Adesso sono in ufficio.



Seya

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