giovedì 29 dicembre 2011

Capodanno

A me il Capodanno fa sempre un brutto effetto. Pessimo.
Figuriamoci poi se non sto bene quale possa essere la mia indole.
E per questo vedo di ritagliarmi il mio ruolo, quasi sempre quello della cuoca, e lasciare agli altri l'organizzazione.
In realtà non va quasi mai così (okay, mai!) perchè la mia deformazione professionale (volontariale?) prevede che io mi sobbarchi l'organizzazione quasi di ogni cosa. E infatti, anche quest'anno sto notando che, per quanto il mio mantra sia stato "Andiamo a Trento da E. Deve sentire lei, chiedere lei, organizzare lei", pian piano mi sono assicurata che anche Principessa venga (anche se al riguardo ci sono un pò di problemini..mah), che tutti abbiano la possibilità di andare e tornare in autonomia, ho deciso di prendere io la macchina per il trasporto di massa.
Proprio starne fuori, brava Seya. Complimenti.
Poi non ti lamentare se E vorrebbe ucciderti perchè si è sentita obbligata a invitare Principessa, perchè la costringi a passare con questa buona parte del tragitto e della convivenza e perchè Stellina le ha rubato il letto con un "so che ci sono 2 letti e io ne voglio uno, quindi prendo il tuo, Seya ha detto che posso".
(Non so se si nota che c'è un pò di maretta tra E e Principessa).
Brava Seya, te lo ripeto, brava.
Tu lo sai vero che tornerai esausta? Tu lo sai che non potrai annegare sonno, amarezza, irritazione e qualunque altro sentimento nocivo nell'alcool perchè dovrai assicurarti che EPGIC Jr (sì, c'è anche uno Junior, minorenne) non beva e che Principessa non si ubriachi? Lo sai? L'hai messo in preventivo?
No?
Vedrai, vedrai.

Sono proprio contenta di festeggiare Capodanno, Eh?

Non so perchè il Capodanno mi butti giù così. Voglio dire, è un modo per dire "sfighe e dispiaceri dell'anno, state relegati nei dodici mesi appena passati" ma questo è davvero sufficiente? Le cose che accadono, i sentimenti che si provano, le idee chei invadono il cervello hanno ripercussioni tali da non seguire l'ordine temporale. Ti colpiscono nel bene e nel male che siano passati dieci minuti o dieci mesi.
Il tempo lenisce il dolore? E chi lo ha detto? Io no di certo. Il tempo ti costringe ad abituarti al dolore fino a che questo non sarà talmente tanto parte di te che imparerai a lasciartelo dietro.
E allora a cosa serve festeggiare l'inizio dell'anno?
A dire "oh, che bello! Anno nuovo, vita nuova!" ? Non mi pare, anzi direi che ripeto praticamente sempre gli stessi errori e se questo dignifica essere diabolici, beh, io e Satana andiamo a braccetto.
No dai, qualcosa l'ho imparato: lascio scorrere le cose che non mi piacciono. Almeno con certe persone. Con una persona.
Principessa.
E non ho ancora capito se ne valga la pena. Le prove tendono al "no".
Ma non divaghiamo.

Buoni propositi per l'anno nuovo?
L'anno scorso mi ero riproposta di iniziare a prendere in mano alla mia vita e fare delle scelte, non farmi guidare dagli eventi, accettare le cose che non posso cambiare, cambiare quelle che posso e avere la saggezza per distinguere i due casi.
Direi che posso ripetermi. La saggezza non l'ho ancora acquisita.
Sicuramente poi c'è la laurea. Ne ho le scatole piene dell'Università, completamente.
E poi?
Beh, il mio progetto. Il SCI. Chi scopre di cosa si tratta, vince una scatola di cioccolatini. Promesso!

Per ora non posso che augurare che il 2012 porti più gioia di quella che sperate, più amore di quello che credete di meritare, più "polvere di fata" (non la droga, ma la concezione peterpaniana!) di quanta possiate desiderare.
La voglia e la passione di sognare, desiderare, creare e amare non sono mai abbastanza.



Seya

3 commenti:

'povna ha detto...

Per me la sera del 31 si è risolta da quando ho deciso che, dovunque, comunque, laqualunque, lo facevo con gli amici del nord. Punto. Chi vuole mi segue, io sto. E funziona.
Per il 2012, come da tradizione, arriverà il motto 'povnico, studiato con attenzione da un team di attente aforisti, nella giornata del 31.

Amedeo ha detto...

Anch'io detesto il capodanno - per non parlare dei capodanni sbom sbom, come li chiamo io, ovvero quelli passati tra discoteche, locali o simili. Mi sento in obbligo di divertirmi, di strafare, di stradire, di stare bene, e questo mi turba.
Anche quest'anno ho optato per una cena tranquilla tra amici - Dario compreso, ovviamente - e forse passeggiata. Semplice e veloce.

SCI:
Società del Come Impiccarsi?
Oppure Scoietà dei Compagni Scemi?
Ah, ecco: Società Chimica Italiana?! http://www.soc.chim.it/

seya ha detto...

@povna: Resto in attesa del motto povniano. Sia mai che diventi anche uno dei miei mantra per il 2012

@Amè: Ma sai che io un Capodanno sbom sbom non l'ho mai passato? Sempre in casa di amici a cucinare, giocare a carte, drinkare in allegria (tanto sono tutti astemi tranne me e Principessa). Una parte di me vorrebbe provare un Capodanno del genere, solo per curiosità, poi però tra il "no, non c'ho voglia", "No, non c'ho soldi" e co, si finisce sempre per cose moooolllto più tranquille.
Per il SCI, mi dispiace non hai indovinato (io non faccio chimica, te par?!). Quindi, ritenta, sari più fortunato!
Però la società dei compagni scemi mica mi spiace..ci siete anche tu e Dario??


Seya