mercoledì 28 novembre 2012

GiC

Ho iniziato a far ripetizioni di matematica al figlio di un collega di mia madre.
Fin qui, niente di strano.
Il fatto e` che il ragazzo in questione e` affetto da una sindrome neuro-motoria e rientra, pertanto, nel mondo dei disabili.

A livello mentale e di apprendimento, ci sono problemi piu` che altro riguardanti la lentezza nell'apprendimento e alla difficolta` nell'individuare alcuni concetti: Per lui l'astrazione (quindi concetti di area o superficie) e` molto difficile da concepire.

Ero molto spaventata all'inizio. Sono abituata alla sindrome down, non ai problemi di apprendimento.
Eppure i miei timori sono stati spazzati via per due motivi: i genitori mi hanno messa subito a mio agio, spiegandomi cosa fare e dandomi supporto e fiducia; e, soprattutto, il ragazzo e` tutt'altro che tonto.

Credo sia uno dei ragazzi piu` svegli che abbia mai conosciuto.
E trovo molto piu` stimolo e orgoglio nel vederlo raggiungere i suoi obiettivi, piuttosto che sapere che BimbaAstuta o Bimbo prendano buoni voti.

Anche egli, che chiameremo GiC (Genio in Carrozzina), ha tredici anni e fa la seconda media (quest'anno tutti allo stesso livello me li trovo) ma, a differenza degli altri due, ha da completare un programma semplificato, ma non per questo non impegnativo.

Uno dei problemi maggiori che ho riscontrato e` proprio dettato dall'insegnante.
L'esimia docente, infatti, e` un'arzilla signora che attende la fine dell'anno per andare in pensione e che ha poca pazienza per seguire il suo inserimento speciale. Da quelo che ho capio aveva fatto richiesta per non averlo nella propria classe ma e` stata costretta a tenerlo. Non un buon presupposto per partire.

Il secondo problema e` l'insegnante di supporto che, per quanto competente (voglio sperare), tende a non scrivere correttamente cosa GiC debba o meno studiare. E sapere se e` necessario fargli memorizzare o meno la Formula di Erone, non e` poco.

Il terzo e`, ovviamente, legato al suo problema fisico.
GiC non e` infatti in grado di scrivere. La mamma mi ha informato che l'anno scorso si pensava di fargli scrivere la matematica con il computer (GiC riesce a scrivere con la tastiera, molto lentamente) ma nessun programma e` tanto veloce e performante, e quindi risulta migliore arrivare con le cose gia` scritte e poi completarle insieme.
Il non poter scrivere ha, tra le altre cose, una conseguenza molto ovvia: tutti quelli che sono i "procedimenti di penna", ovvero i metodi che non si imparano ma si memorizzano a forza di scriverli e riscriverli negli esercizi, lui non li memorizza velocemente.
Lui le cose le deve capire talmente tanto a fondo da poter poi dettare il procedimento allo scrivente di turno e quindi fare il compito.

Ha una memoria incredibile.

La cosa che, pero`, apprezzo di piu` in lui e` la grande consapevolezza che ha di se stesso, sia considerando la sua natura, sia considerando la sua eta`.
Non sono tanti i tredicenni che sanno cosa la legge gli garantisce, cosa la scuola gli deve permettere e fornire, cosa i genitori gli devono dare e insegnare.
Sa tutte queste cose.
E le sa talmente tanto da essere perfettamente in grado di sostenere una conversazione in cui si parla di diritti, di responsabilita` e di problemi, legati a quella che e` la sua disabilita`.
La prima cosa che mi ha fatto intendere quando l'ho conosciuto e` stata:
"Io so quali sono i miei limiti. Non li potro` mai superare pero` tu aiutami a raggiungerli".

Non so se il mio aiuto gli servira` e in che misura. So solo che da lui avro` grandissime soddisfazioni.



Seya  

4 commenti:

Amedeo ha detto...

Bella sfida, complimenti.
:)

seya ha detto...

Speriamo bene.

Seya

melchisedec ha detto...

Complimenti, Seya! Non è facile.

seya ha detto...

No, pero` sai che soddisfazioni?! Ieri mi ha fatto chiamare per dirmi di aver preso 8 in aritmetica. Stavo per scoppiare a piangere!

Seya