domenica 29 luglio 2012

olimpiamoci

Sono in ansia.
Ansia da partenza in primis, ansia da tesi (o meglio da relatore che non risponde) in secundis, ansia da SCI in terzis.
E non storcete il naso, ho volutamente parafrasato il latino.

E cosa faccio?
Mi piazzo a mettere a posto i programmi per la tesi, che ho scoperto essere sbagliati, con le Olimpiadi in sottofondo.
Nella stanza di fianco la valigia aperta e mezza vuota.

Mi piace lo sport. Più vederlo che praticarlo devo ammettere, ma mi piace.
La cosa che non mi piace è la programmazione della tv italiana. Che novità!

Posso anche capire che i diritti televisivi siano una fetta di entrate non indifferenti e che accapparrarsi la trasmissione di tutte le gare significa fare il botto ma sono dell'idea che alcune trasmissioni dovrebbero essere pubbliche.
Non è possibile che solo chi ha sky può piazzarsi sul divano e guardare la gara che preferisce, tutta la gara, mentre gli altri poveri disperati devono vedersi la gara di tiro con l'arco fermata dal nuoto.
Stiamo parlando delle Olimpiadi!
Capitano una volta ogni quattro anni.

Uff..

Che poi, si potrebbe fare un discorso molto più ampio su quella che è (sarebbe meglio dire NON E') la politica sportiva in Italia.
Lo sport è importante nella vita di una persona ma non perchè fa perdere peso, tonifica i muscoli, evita la cellulite. Chi se ne frega!
lo sport fa gruppo, fa squadra, unisce, stimola, costringe l'atleta a superare i propri limiti, a mettersi alla prova, a essere sicuro di sé.
E' una lezione indispesabile.
E non ci sono sport di serie A e sport di serie B.
Per carità, non tutti gli sport mi piacciono o li capisco ma non esistono solo nuoto, calcio, atletica.
Proprio in occasione delle Olipiadi io avrei l'istinto di guardare e scoprire sport secondari quali il tiro con l'arco, la ginnastica artistica, i tuffi, il badminton, le varie arti marziali.
E sono inoltre convinta che alcuni sport non dovrebbero far parte delle olimpiadi, vedi il calcio, il tennis, il ciclismo.
Non lo trovo corretto visto il supporto mediatico ed economico che li caratterizza.
Ma, in fondo, tutti gli atleti, specialmente quelli dei paesi meno conosciuti, hanno il diritto di dimostrare le loro capacità e conquistare una medaglia.

 Che poi, vedendo la serata di apertura delle olimpiadi (bellissimo spettacolo, tra l'altro) ho scoperto l'esistenza di paesi che non mi sarei mai sognata.
Okay, io in geografia faccio abbastanza pena, però mi è piaciuto tantissimo vedere le delegazioni dei cosìdetti paesi poveri e il loro orgoglio nello sfilare, anche se erano in meno di dieci.

Bello bello bello!!


Seya

1 commento:

la povna ha detto...

Io mi sono commossa per la cerimonia di apertura. Ed ero autenticamente fiera di essere inglese.

ps. per la tesi, abbi pazienza, ma è fine luglio. E' umano che anche il più stakanosvista dei relatori abbia rallentato il ritmo (anche perché in questo periodo siamo oberati di commissioni per la didattica e varie che non si possono fare, per mancanza di tempo, durante i semestri)!