venerdì 29 giugno 2012

A volte ritornano

Per carità non parliamo di calcio, non ne posso più. Non perchè non mi piaccia di per sé ma perchè trovo che il modo in cui è considerato, osannato e schifosamente pagato sia un insulto verso quello che è lo spirito sportivo.
E con questo concludo.



Volevo rendervi edotti di una novità: ho parlato con Peter Pan.
Dopo più di un anno.
Un anno in cui ci siamo ignorati, scambiati saluti e domande di rito, pensati senza riavvicinarci.
Ok, non ci siamo proprio parlati però ci siamo dati un appuntamento. Per la settimana prossima.

Io e lui davanti ad un Alexander e, se i suoi gusti non sono cambiati, un caffé shakerato senza ghiaccio (che poi solo lui sa come fare un caffè shakerato senza ghiaccio, ma passiamo oltre).

Io con i miei sandali di sempre e la bandana colorata, lui con dei jeans aderenti e una maglietta stretta stretta stretta (perchè lui può decisamente permettersela!).

Io a lamentarmi della singletudine dell'ultimo periodo, lui a gioire dei suoi due anni insieme a un ragazzo splendido anche se dalla lingua tagliente.

Io e lui a parlare di quanto siamo cambiati, se è giusto che siamo cambiati così tanto, come accettare i cambiamenti.

Io e lui a scambiarci nozioni e informazioni che chiunque potrebbe scoprire leggendo questo blog o seguendo la sua timeline di Facebook.

Io e lui a decidere se vederci ancora, frequentarci ancora, uscire ancora.

Ho paura che non ci sarà un'evoluzione.
Non potremmo tornare a essere quelli che eravamo al Liceo, inevitabilmente, ma anche solo sentire l'uno dire all'altro "non ti ho dimenticato/a" credo ci farà bene.

Domani mattina torno a casa a Venezia e penso passerò il weekend a prendere in giro i Lidioti.
Ora Tudors.

Seya

Nessun commento: