venerdì 2 marzo 2012

volontariando

L'altra sera la mia cooperativa ha organizzato un incontro con uno dei soci di Libero Mondo, uno dei principali distributori di Commercio Equo e Solidale in Italia, tale Fabrizio Spada.
Io non avevo molta voglia di parteciparvi ma, visto che l'alternativa sarebbe stato andare in palestra e, si sa, io sono pigra, ho pensato bene di recarmi alla discussione.

Ottima scelta.

Mr Spada si e` dimostrata una persona consapevole delle scelte fatte nella sua vita, estremamente aperto, incredibilmente sincero e sufficientemente straffottente da non temere di usare parole come "incazzarsi", "cazzata" e "stronzo" in un discorso serio.

La discussione si e` articolata in due parti, una riguardante l'Africa come produttore di Commercio Equo, l'altra riguardante la Cooperativa Sociale di tipo B come scelta lavorativa.
Il secondo argomento e` stato per me una conferma.

La mia Cooperativa (Angoli) e` di questo tipo, il che significa in sostanza avere una serie di doveri e diritti a livello economico-fiscale e l'obbligo di assumere tra i propri lavoratori 1/3 di inserimenti lavorativi.
Gli inserimenti lavorativi sono i disabili, coloro che soffrono di disagi sociali, etnici o culturali e quanti stanno intraprendendo un percorso di disintossicazione.
La mia Cooperativa ha scelto, ancora vent'anni fa, di lavorare principalmente con disabilita` mentali e fisiche, oltre che con una schiera ben nutrita di bangalesi.
Libero Mondo invece ha deciso di lavorare con disabilita` mentali e ragazzi e ragazze che si stanno liberando dalla tossicodipendenza.
Scelta coraggiosa che pero` sembra stia dando dei buoni frutti.

La vera scelta, pero`, che fa capire perche` Libero Mondo sia importante a livello nazionale mentre Angoli sia a malapena riconosciuta in citta`, e` quella riguardante i volontari.

Mi e` sembrato di tornare indietro nel tempo, quando appena arrivata in Cooperativa come volontaria, Grazia e Guida mi insegnavano cosa significa essere un volontario e quali sono le peculiarita` di questa figura.
Essere volontari significa mettere a disposizione di un'idea le proprie capacita`, le proprie competenze e il proprio tempo.
Un'idea che si concretizza in un'associazione o una cooperativa o un progetto.
Quando si diventa volontari si prende un impegno che deve essere mantenuto costante e deve portare ad una crescita personale, oltre che ad un aiuto per l'associazione di turno.
Ora ci sono realta` che senza l'aiuto dei volontari non potrebbero sopravvivere, altre che sfruttano i volontari come valore aggiunto.
Libero Mondo fa parte della seconda classe mentre, neanche a dirlo, Angoli della prima, anche se non vuole riconoscerlo.
Sembra di parlare con un muro ogni volta che si tocca l'argomento. Io so, cosi` come lo sanno loro, che l'unico motivo per cui continuo ad andare e` la presenza di persone importanti per me e per la mia crescita.
Come sempre la differenza la fanno le persone, molti dei quali sono anche loro volontari.

L'Italia e` la nazione europea in cui ci sono piu` volontari, la Svizzera l'ultimo.
E se si chiede ad uno svizzero perche` questa differenza, la sua risposta e`: "perche` qui tanti servizi sono forniti dallo Stato".
Non e` banale.
Una delle prime persone che ho conosciuto in Cooperativa e con cui sono tornata a lavorare quando ho ripreso a frequentare il magazzino, e` Ste, un ragazzo ventenne, down.
Ora so come comportarmi con lui, come trattarlo, come conviverci, ma quando sono arrivata, ed avevo 18 anni all'epoca, nessuno mi aveva insegnato come agire nei suoi confronti.
L'ho imparato nel tempo.
Alcuni lavoratori ancora adesso non sanno come comportarsi e chiedono il mio aiuto.
Io sono fortunata ad avere una sensibilita` che capisce abbastanza bene come muovermi ma questa e` una dote personale. Non ci si puo` aspettare che ognuno ne sia provvisto.
Eppure lo Stato Italiano si aspetta questo.
In Svizzera in ogni cooperativa sociale lo Stato assume a spese proprie quattro specialisti (quattro! tra cui psicologi, pedagoghi e esperti di educazione e riabilitazione) per aiutare non solo gli inserimenti lavorativi ma anche, e soprattutto, quanti devono lavorarci insieme, volontari compresi.
In Italia ti chiedono disponibilita` temporale, competenza, bravura e che tu sia anche volontario, cosi` non ti devono pagare.

Questo mi fa arrabbiare non poco.

Quello che pero` e` stata fonte di immensa soddisfazione e` stato sentire Spada dire che spesso e volentieri si dovrebbere scambiare alcuni lavoratori con alcuni volontari, che sono piu` motivati, piu` preparati e hanno una miglior affinita` con il tipo di lavoro.
La soddisfazione somma e` stato notare gli sguardi di tutta la sala verso di me che con un sorrisetto sornione squadravo l'Arpia che mi ha "comandato" per alcuni mesi, prima di spostarmi in Magazzino per incompatibilita` caratteriale.

Seya


4 commenti:

Amedeo ha detto...

L'ultimo paragrafo fa gioire anche me, pensa te! Arrivano sempre i momenti in cui ti prendi le tanto agognate rivincite ... :)

Bel post, mi fa riflettere. Più di una volta ho sfiorato l'idea di fare volontariato, ma chissà perché mi sono sempre fermato prima di buttarmi. Forse una delle rispose me l'hai fornita tu: ci vuole costanza. Io sono uno che costanza ne ha da rivendere, ma per le attività che deve seguire da solo, se in gruppo solo per brevi periodi. Qui si tratta di una continua collaborazione , paradossalmente, questo mi frena. IN questo senso sono molto indiviualista.

la povna ha detto...

Io ho fatto volontariato per due anni circa. Ovviamente in una cooperativa tipo la tua. Cosa della quale sono sempre stata consapevole. Non a caso, l'ho lasciata quando un'esperienza politica particolare e molto bella (il coordinamento provinciale della campagna referendaria della legge 40) mi piovve sulla testa come dal cielo senza che me lo aspettassi (ero, e sono, un privato cittadino senza incarichi politici così come senza tessere). Dandomi appunto quel senso di valorizzazione della mia persona che la cooperativa non sapeva o non voleva dare.

seya ha detto...

@Amé: Sai, io sono decisamente individualista. Infatti avevo iniziato il volontariato con l'unico scopo di avere crediti scolastici però le persone che ho conosciuto mi hanno dato una bella svegliata e, pur continuando a essere fondamentalmente individualista, ho imparato che le persone, insieme, fanno la differenza.
Forse se trovassi il progetto giusto, l'associazione giusta, inizieresti anche tu! XD

@'povna: wao! una campagna referendaria?! Accidenti che bell'avventura..e ancora più bella sapendo che ha saputo valorizzarti! Soprattutto importante come lavoro vista l'importanza della legge 40 per le donne..


Seya

seya ha detto...
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