sabato 30 luglio 2011

Shakespeare

Io adoro il teatro. Non sono un'esperta, assolutamente, ma mi piace tantissimo. E adoro gli autori inglesi, primo tra tutti Shakespeare.
A Verona, ogni estate, si mette in scena un ciclo di quattro spettacoli di opere shakesperiane, di cui uno in lingua.
Quest'anno è toccato a Sogno di una Notte di Mezza Estate, Otello, La Commedia degli Errori e The Comedy of Errors.
Io ho visto l'Otello e The comedy.

Tanto mi ha lasciata perplessa il primo, tanto mi sono divertita con il secondo!

Ieri sera ero arrivata nella città scaligera un pò controvoglia, o meglio molto stanca, mi ero seduta sul mio bel posticcino incurante del casino e mi ero messa a leggere in attesa dell'inizio dello spettacolo. Ed ecco che entrano in scena degli attori con il sombrero (spero si scriva così) e magliette delle squadre di calcio europee. Hanno iniziato a suonare musica latina rivisitata, creando molta perplessità.
Poi le luci si sono spente e la commedia è iniziata con questi musicisti che facevano da comparse, creando situazioni comiche e dando una componente musicale alle varie gag.
Una risata dietro l'altra.
L'inglese era piuttosto veloce (è una compagnia inglese) e anche io ho fatto fatica a stare dietro ad alcuni personaggi, costringendomi a guardare di tanto in tanto lo schermo con i sottotitoli, e la fisicità molta.

Passare da un Otello in cui la rappresentazione era molto classica, quasi da scuola di recitazione, e le figure praticamente statiche a questa Comedy in cui ogni movimento era sottolineato da una battuta o un suono, è stato un bel salto!
Altra cosa bellissima: la compagnia inglese è composta da soli uomini! E quindi tutti i personaggi femminili sembrano delle drag queen su tacchi vertiginosi ed hanno atteggiamenti che fanno ridere il populino e sorridere me.
Terza cosa da non dimenticare: La contestualizzazione.

Shakespeare è un grande autore anche perchè le sue opere sono sempre attuali e ieri sera ne è stata la prova il fatto che in due situazioni, in mezzo a due zuffe, siano venute fuori battute a sfondo politico di ovvia matrice italiana. In particolare Antifolo viene arrestato per pazzia da un poliziotto (che sembrava uno dei Village People) e urla in un italiano un pò impastato: "Mi portano in Parlamento!".

Eppure non pensate alla rappresentazione come a qualcosa di poco serio. Ci vuole professionalità anche nella commedia. Far ridere la gente è molto più difficile che farla piangere. Il testo era mantenuto fedele e integro, l'ambientazione era un pò modernizzata, il modo di fare dei personaggi era estremizzato. A volerlo paragonare, ricordava molto Romeo + Giulietta di Buz Luhrmann, anche quello un capolavoro.

L'humor inglese mi era mancato molto. Quando ero in Inghilterra mi ricordo di grandi risate e serate passate tra una gag e l'altra in maniera del tutto naturale. E' un humor particolare che molti, specialmente stranieri, non capiscono e che raramente è volgare. La componente erotica c'è praticamente sempre eppure non viene ma calcata in maniera cattiva, a volte grottesca. O è esplicita o è allegra.
Shakespeare è pieno di doppi sensi eppure quando si legge, si studia o si vede rappresentata una sua opera, specie una tragedia, non si approfitta di questi momenti per alleggerire il tono, e si resta con un profondo senso di pesantezza cui si arriva alla morte finale. Diciamocelo, a Mister Shakespeare piaceva tanto far morire la gente!
Eppure io ho la sensazione che, se avesse visto la rappresentazione di ieri sera, avrebbe annuito soddisfatto.

Quando si tenta un approccio diverso ad un'opera, quando si vuole dare un'idea innovativa di teatro, quando si vuole gettare una luce colorata su un testo, spesso i critici più all'antica, e quelli improvvisati, dicono che l'autore si rivolta nella tomba.
Io credo che ieri sera Will si sia effettivamente rivoltato nella tomba. Sì, ma per le risate!


Seya

PS: questo è il Sito della Propeller Company. Mi sono riproposta di rivederli il prima possibile! Specialmente perchè ho scoperto che hanno fatto il Mercante di Venezia, la mia opera preferita di Mister William Shakespeare.

2 commenti:

Amedeo ha detto...

1) curiosità
Per quanto tempo e per quale ragione hai vissuto in Inghilterra? Non è mai uscito fuori ...

2) A proposito dello humour inglese, se non l'hai ancora fatto leggi Alan Bennett!

seya ha detto...

1) Non ho mai vissuto stabilmente in Inghilterra ma ci sono stata quasi una ventina di volte e sempre per periodi lunghi (uno o due mesi)....ma non hai idea di quanto mi piacerebbe!! Penso sia uno dei pochissimi posti nei quali dicendo "Casa", lo credo davvero..

2) Non conosco, grazie per la segnalazione!!

Seya