mercoledì 15 giugno 2011

GAS

No, non è quello che fate partire quando azionate il fornello della cucina.
Gas sta per Gruppo di Acquisto Solidale.

Un giorno un gruppo di conoscenti decide che ne ha abbastanza delle code alle casse, di prendere la macchina per andare al supermercato e di trovare prodotti scadenti a prezzi stratosferici.
Decidono di andare da un produttore locale e dire: "Quanto ci fai pagare 7 cespi di lattuga?". Sicuramente meno che comprarli al market, che magari ha quelli del Sud Africa.
Tizio vuole due cespi, Caio uno, Sempronio si prende i restanti. Ci hanno guadagnato tutti.
I tre amici hanno speso poco ed hanno un prodotto locale e certificato, il produttore ha guadagnato il doppio di quanto prende vendendo la sua verdura al Famila di turno (perchè ha saltato la Filiera...).

Un GAS è proprio questo: un modo per fare una spesa più conveniente, più salutare e più solidale, magari con qualche amico.

La mia guida sta aprendo un GAS e io aderisco più che volentieri. Essendo la prima volta per tutti abbiamo deciso di restare sulle 10 persone e di tenere come luogo di smercio proprio la casa della guida.
Ci siamo dati una scadenza mensile, indicativamente, e ci limitiamo per i primi mesi a comprare prodotti della Cooperativa per cui faccio volontariato e di un unico produttore locale per il miele.
La Cooperativa prevede per i GAS uno sconto del 15% sui generi alimentari e del 20% sull'artigianato. Direi che il risparmio per noi è notevole!
Se le cose andranno bene, probabilmente inizieremo ad informarci sugli agricoltori locali e, chissà, magari le fragole sulle nostre tavole saranno quelle di un Topo di Campagna dei Colli Euganei.

I GAS sono nati a FIdenza nel 1994 ed hanno avuto un riconoscimento istituzionale solo nel 2007 come ente no profit.
Non hanno nessun obbligo burocratico o fiscale e non seguono nessuna corrente politica o religiosa.
I GAS più avviati e grandi si sono organizzati in Associazioni (ma stiamo parlando di 300 euro di incartamenti da versare allo stato ogni anno...ne faccio volentieri a meno!), tutti gli altri sono talmente autonomi che non si trovano neanche online.
Da un paio di anni è nata ReteGas che certifica i GAS e cerca di fare Rete, ovvero di condividere le conoscenze e promuovere questo modo alternativo di fare la spesa.
Attualmente si stima che ci siano più di 600 GAS in Italia, principalmente in Emilia e sud Lombardia, ma i calcoli non si riescono a fare in maniera rigorosa.

Parlando con mia madre e cercando di spiegarle come si sarebbe svolta la faccenda, mi sono resa conto di quanto questo per lei sia avanguardistico. Per me è molto naturale parlare di GAS ed illustrarne i vantaggi. Vero, bisogna essere abbastanza metodici, ma se ad un incontro per andare a prendere i tuoi detersivi, aggiungi la possibilità di chiacchierare e cenare con amici, perchè non farlo?
Credo che dopo le prime settimane di perplessità, si convicerà. O almeno, lo spero.
Ieri abbiamo inviato il nostro primo ordine:
Detersivi Officina Naturae
Mix di spezie e 2 barattoli di Salsa al Curry (tutti miei!!)
Olio LiberaTerra
Un blister (si scrive così?) di Agua de Fruta Gialla (meraviglioso succo di frutta del Commercio Equo)
Tre pacchi di Cous Cous della Palestina

Sono molto soddisfatta!

Seya

PS: se avete domande, non esitate a farle.

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