Ieri sera prima puntata di Pechino Express, format di reality di origine olandese che ha spopolato in Europa e che Magnolia si è decisa a portare in Italia, ovviamente rendendolo molto più friendly di quanto non sia in altri paesi, dove si prediligono spontaneità e un pò di crudeltà.
Comunque, dieci coppie in gara per tre paesi (India, Nepal, Cina) con un euro al giorno per mangiare. Non possono accettare soldi dai locali ma possono farsi pagare il biglietto del mezzo pubblico (il che è un'idiozia) e devono andare da una parte all'altra facendo autostop e chiedendo ospitalità per la notte presso i locali.
Ovviamente quello che l'italian style viene subito fuori, con una Simona Izzo che dice:
"Noi italiani quando siamo in autobus ci mettiamo a cantare" e intona non-mi-ricordo-quale nota aria nostrana mentre il figlio la picca dicendo:
"Ma quando mai tu sali su un autobus?".
E comunque ad essere figli della Izzo ci vuole coraggio e pazienza, altroché, tanto di cappello a Francesco Venditti ... Mia Madre ha riscontrato parecchie analogie tra la Izzo e mia Zia, coetanee..che sia l'età a rendere tutte così??
Anche gli stereotipi vengono velocemente confermati con le Veline che, giusto per tenere alta la nomea di ragazze-oche quali sono, si cimentano in un inglese che definire infantile è complimento, e il "Help we" ne è la frase principe.
La ricerca di un passaggio sembra essere un problema non indifferente, ma la ricerca di un posto per la notte è un'autentica tragedia e tutti i concorrenti sembrano essere sconvolti dall'ospitalità dei locali, che offrono loro addirittura la cena.
La Izzo dice una cosa molto intelligente (!) ad un certo punto:
"Io non so se avrei fatto dormire in casa mia due indiani con il sacco a pelo".
Sai com'è, Simona, ci sono posti in cui la parola ospitalità ha ancora un senso.
In ogni caso, i concorrenti non sono lasciati eccessivamente a loro stessi, perchè seguiti da un cameraman e credo anche da un interprete o comunque da altre persone, che all'occorrenza intervengono e sicramente portano vestiti e cambi vista la quantità di magliette che ogni concorrente sfoggia.
E se capita di dormire fuori una sera, come è capitato a Barù e Della Gherardesca, bhé, non è un problema: ci si fa un bagno in una tinozza il giorno dopo. Impagabile come foto!
Il mangiare, nonostante l'unico euro a disposizione, non sembra essere un problema visto che la Izzo la mattina si prende il caffé e che sono seguiti da cassette piene di bottiglie d'acqua che i locali guardano con invidia e loro bevono a sbaffo.
Presentatore per modo di dire è il Savoiardo, proprio lui, Emanuele Filiberto, che sembra arrivato in India con un'unica camica e una scatola di "Coloreria Italiana" con la quale le fa assumere tinte diverse per riprese diverse. Grazie al cielo è poco presente, giusto il tempo di riepilogare le posizioni una volta ognitanto e di attendere i concorrenti alle diverse prove di abilità.
Prove di abilità che vorrebbero riprendere quelle che sono le tradizioni locali ma risultano decisamente cinematografiche. Comunque è divertente vedere Giorgio Rocca (il campione di Sci) immerso fino alla vita nella paglia per cercare una scatola.
Tra le coppie devo dire che apprezzo quella dei fidanzati e quella Zio-Nipote, nella fattispecie Simone Ruggiati con morosa e Costantino Della Gherardesca con Barù.
Ok, mi piacciono perchè li conosco abbastanza bene.
Simone è un cuoco con i piedi per terra, tosto e sveglio, che ama la cucina naturale e gustosa e non si perde dietro a paranoie o arie da grand'uomo. La fidanzata sembra della stessa pasta e lui stesso afferma che:
"Lei è una tosta. Se non lo fosse, primo non sarebbe la mia fidanzata, secondo non sarebbe qui con me".
Gli altri due sono delle sagome e più che Zio-Nipote sono fratelli (hanno 4 anni di differenza e sono cresciuti insieme). Sono due opposti e si completano.
Costantino è un anglofilo dalla parlata perfetta, un italiano con humour inglese (quasi quasi il mio uomo perfetto), pigro e ciacolone, che si adegua ai tempi e alle usanze del posto senza necessariamente fare la corsa per la vittoria; il nipote è sportivo e atletico ma altrettanto attento e curioso. Loro sì che hanno capito come prendere la gara.
Piacevoli le riprese in perfetto stile Doc della National Geographic dove però hanno la pretesa di essere un pò compassionevoli le continue riprese della vita misera dei locali, neanche a voler tirare un sospiro di sollievo sul fatto che qui le cose vanno, per certi versi, meglio.
Sarebbe da domandarsi se hanno fatto firmare ai locali dei fogli per la privacy: qui i bambini sono oscurati e censurati, lì un cameraman sarà rimasto un minuto buono sugli occhi (meravigliosi) di un bimba del posto.
Io propendo per il no.
Eliminati i Fratelli ma la cosa non ci dispiace visto che uno è l'Avvocato dei Mafiosi e il fratello è un attore dongiovanni in senso quasi disgustoso e decisamente volgare.
Ora sono a Delhi, settimana prossima si va ad Agra.
Seya
PS: Tranquilli, non sono impazzita. Non mi piacciono i realiy, non li ho mai guardati e non ci tengo a prendere questa abitudine. Semplicemente era l'unica vedibile in serata, escluso l'iper-conosciuto 007-Goldeneye.
Spesso davvero mi sento come se gli altri mi parlassero in una lingua che non conosco....L'importante è saper parlare la propria e che gli altri imparino la mia!
venerdì 14 settembre 2012
giovedì 13 settembre 2012
piove piove, la Seya non si muove...
Ieri e` tornato il freddo.
Una pioggia fitta a meta` tra il diluvio di Noe` e un monsone tropicale.
Nessun disagio, per ora.
Seya ha pero` pensato bene di farsi una doccia clada, prepararsi una camomilla bollente e rintanarsi sotto alla sua coperta arancione con le maniche per guardare la prima puntata di Once Upon A Time mentre Mamma stirava.
Seya ha poi pensato bene di tirare fuori il suo adorato miele di Barena, vagamente salato e decisamente non stucchevole, per coccolare la sua gola un po' provata dal repentino cambio di temperature.
Seya crede che stasera si replichera`.
Seya
Una pioggia fitta a meta` tra il diluvio di Noe` e un monsone tropicale.
Nessun disagio, per ora.
Seya ha pero` pensato bene di farsi una doccia clada, prepararsi una camomilla bollente e rintanarsi sotto alla sua coperta arancione con le maniche per guardare la prima puntata di Once Upon A Time mentre Mamma stirava.
Seya ha poi pensato bene di tirare fuori il suo adorato miele di Barena, vagamente salato e decisamente non stucchevole, per coccolare la sua gola un po' provata dal repentino cambio di temperature.
Seya crede che stasera si replichera`.
Seya
lunedì 10 settembre 2012
un pomeriggio, tre ragazzi
Oggi non é stata una brutta giornata. Un pò infruttuosa dal punto di vista universitario, cosa che in teoria dovrebbe darmi da pensare visto che non mi posso permettere di perdere questa sessione d'esame altrimenti non mi laureo più.
Comunque, ero a studiare con Principessa e Angioletto. Mattinata stiracchiosa sui libri nella piccola e triste biblioteca di farmacia (ringraziamo angioletto per questa scelta...), pranzo simpatico nella mensa del centro, strapiena, e post pranzo pieno di ciacole.
Le ciacole sono le chiacchiere.
Ci volevano.
Abbiamo rianalizzato la nostra amicizia, ripercorrendo quelli che sono 5 anni di intensa e sana conoscenza, rivivendo quelli che sono stati i punti salienti della nostra conoscenza, a partire dalla Compagnia per finire alla soap opera invernale Principessa/E, ridefinendo quello che per noi rappresenta la parola "amicizia".
Sembra strano ma abbiamo visioni diverse dell'amicizia e della vita, inevitabile visto che siamo tre persone diverse con vite diverse.
Angioletto ha la necessità quasi morbisa di vedere gli altri, di sentirli, di viverli. E' una bella, bellissima idea però a volte un pò soffocante, almeno per me che sono un gemelli che necessita di aria e libertà.
Principessa a volte lascia gli altri troppo liberi, non volendo sembrare e essere egoista come in realtà è, e questo a volte mi fa pensare che non voglia combattere per gli altri.
In realtà lo fa anche però dà l'idea di non volerlo fare.
E io? boh, forse sto nel mezzo. Ma tendo molto di più dalla parte di Principessa, tendo a farmi da parte quando vedo che gli altri stanno bene con altre persone, tendo a lasciar correre le scemenze.
Sarà che molto tempo fa ho iniziato a pensare all'amicizia come ad una forma d'amore, che prevede dunque la gelosia, il perdonare, il desiderare la felicità altrui.
Alla fine siamo stati così, a domandarci a vicenda cosa pensiamo della gelosia e dell'amore, cosa faremmo in una determinata situazione e cosa vorremmo facessero gli altri nello stesso momento.
Una discussione non prettamente filosofica perché piena di quelle che sono le nostre esperienze, belle e brutte, e delle nostre speranze.
Se avete visto tre persone sedute attorno ad un tavolino nel Bar di ingegneria con due cappuccini e un'acqua&menta...beh, eravamo noi!
Chissà chi beveva l'acqua&menta?!!
Seya
Comunque, ero a studiare con Principessa e Angioletto. Mattinata stiracchiosa sui libri nella piccola e triste biblioteca di farmacia (ringraziamo angioletto per questa scelta...), pranzo simpatico nella mensa del centro, strapiena, e post pranzo pieno di ciacole.
Le ciacole sono le chiacchiere.
Ci volevano.
Abbiamo rianalizzato la nostra amicizia, ripercorrendo quelli che sono 5 anni di intensa e sana conoscenza, rivivendo quelli che sono stati i punti salienti della nostra conoscenza, a partire dalla Compagnia per finire alla soap opera invernale Principessa/E, ridefinendo quello che per noi rappresenta la parola "amicizia".
Sembra strano ma abbiamo visioni diverse dell'amicizia e della vita, inevitabile visto che siamo tre persone diverse con vite diverse.
Angioletto ha la necessità quasi morbisa di vedere gli altri, di sentirli, di viverli. E' una bella, bellissima idea però a volte un pò soffocante, almeno per me che sono un gemelli che necessita di aria e libertà.
Principessa a volte lascia gli altri troppo liberi, non volendo sembrare e essere egoista come in realtà è, e questo a volte mi fa pensare che non voglia combattere per gli altri.
In realtà lo fa anche però dà l'idea di non volerlo fare.
E io? boh, forse sto nel mezzo. Ma tendo molto di più dalla parte di Principessa, tendo a farmi da parte quando vedo che gli altri stanno bene con altre persone, tendo a lasciar correre le scemenze.
Sarà che molto tempo fa ho iniziato a pensare all'amicizia come ad una forma d'amore, che prevede dunque la gelosia, il perdonare, il desiderare la felicità altrui.
Alla fine siamo stati così, a domandarci a vicenda cosa pensiamo della gelosia e dell'amore, cosa faremmo in una determinata situazione e cosa vorremmo facessero gli altri nello stesso momento.
Una discussione non prettamente filosofica perché piena di quelle che sono le nostre esperienze, belle e brutte, e delle nostre speranze.
Se avete visto tre persone sedute attorno ad un tavolino nel Bar di ingegneria con due cappuccini e un'acqua&menta...beh, eravamo noi!
Chissà chi beveva l'acqua&menta?!!
Seya
giovedì 6 settembre 2012
back
Non è una gran settimana. Ormai è una costante, non c'è di che preoccuparsi.
Sembra che l'entusiasmo con cui sono tornata dalla Spagna sia scemato e si sia quasi totalmente annullato nel brusco ritorno a ritmi e necessità italiane e familiari.
Ieri mia Zia mi ha costretto ad accompagnarla a fare shopping. Lei la chiama Shopping Theraphy.
Ecco, per me è un supplizio.
Io odio andare a fare spese. Okay, magari "odio" è un termine troppo forte. Diciamo che mi scoccia parecchio.
A me piace spiluccare i mercatini e cercare nei negozi e magazzini dell'usato, nonostante la fatica a trovare le taglie.
E se proprio devo prendere qualcosa, vado a cercare quello di cui ho bisogno.
Diciamolo, sono un pò un disastro a prendermi cura di me sotto questo punto di vista, però avere un guinzaglio al collo e girare per un immenso outlet nella provincia veneta non è la soluzione.
In realtà ieri non è andata poi così male. Il fatto che lei stia male, un pò la frena e dunque la stretta al collo non è poi così vincolante.
Lei si è autoregalata un servizio di piatti da 12 di Villeroy Bosh orrendo (ovviamente il mio gusto è stato platealmente ignorato); io mi sono presa un paio di magliette da Desigual.
Poi abbiamo girato.
Sconvolgente vedere tanti soldi girare in un unico pomeriggio: l'outlet riunisce grandi marche e la quantità di stranieri pieni di soldi che giravano era incredibile!
Considerando il periodo, poi..
Ieri sera invece ho regalato a me e Mamma il cinema: siamo andati a vedere RIBELLE - THE BRAVE, l'ultimo della Disney Pixar per intenderci.
Non male.
Non mi ha fatto impazzire come Rapunzel (ma come ha detto giustamente Principessa, quello era un Disney Classic, questo è un Pixar) però ho apprezzato molto il messaggio della storia e la caratterizzazione della protagonista.
Una ragazza adolescente, in piena lotta con i genitori, specialmente la madre, che sogna la libertà e l'indipendenza. Inoltre la sua chioma di folti capelli rossi e a molla farà tendenza!
La storia è un pò arrampicata ma sta sostanzialemente in piedi.
Credo sia comunque da vedere.
A mia madre sono piaciute molto le musiche (cornamuse, arpe e tamburi), io ho apprezzato particolarmente il disegno, forse a tratti un pò "paffutello" ma molto piacevole.
Ora Paralimpiadi.
Voi le state vedendo?
Io mi stupisco sempre di più a vedere le imprese degli atleti. Altro che Calcio e Veline, questo è vero sport!
Seya
Sembra che l'entusiasmo con cui sono tornata dalla Spagna sia scemato e si sia quasi totalmente annullato nel brusco ritorno a ritmi e necessità italiane e familiari.
Ieri mia Zia mi ha costretto ad accompagnarla a fare shopping. Lei la chiama Shopping Theraphy.
Ecco, per me è un supplizio.
Io odio andare a fare spese. Okay, magari "odio" è un termine troppo forte. Diciamo che mi scoccia parecchio.
A me piace spiluccare i mercatini e cercare nei negozi e magazzini dell'usato, nonostante la fatica a trovare le taglie.
E se proprio devo prendere qualcosa, vado a cercare quello di cui ho bisogno.
Diciamolo, sono un pò un disastro a prendermi cura di me sotto questo punto di vista, però avere un guinzaglio al collo e girare per un immenso outlet nella provincia veneta non è la soluzione.
In realtà ieri non è andata poi così male. Il fatto che lei stia male, un pò la frena e dunque la stretta al collo non è poi così vincolante.
Lei si è autoregalata un servizio di piatti da 12 di Villeroy Bosh orrendo (ovviamente il mio gusto è stato platealmente ignorato); io mi sono presa un paio di magliette da Desigual.
Poi abbiamo girato.
Sconvolgente vedere tanti soldi girare in un unico pomeriggio: l'outlet riunisce grandi marche e la quantità di stranieri pieni di soldi che giravano era incredibile!
Considerando il periodo, poi..
Ieri sera invece ho regalato a me e Mamma il cinema: siamo andati a vedere RIBELLE - THE BRAVE, l'ultimo della Disney Pixar per intenderci.
Non male.
Non mi ha fatto impazzire come Rapunzel (ma come ha detto giustamente Principessa, quello era un Disney Classic, questo è un Pixar) però ho apprezzato molto il messaggio della storia e la caratterizzazione della protagonista.
Una ragazza adolescente, in piena lotta con i genitori, specialmente la madre, che sogna la libertà e l'indipendenza. Inoltre la sua chioma di folti capelli rossi e a molla farà tendenza!
La storia è un pò arrampicata ma sta sostanzialemente in piedi.
Credo sia comunque da vedere.
A mia madre sono piaciute molto le musiche (cornamuse, arpe e tamburi), io ho apprezzato particolarmente il disegno, forse a tratti un pò "paffutello" ma molto piacevole.
Ora Paralimpiadi.
Voi le state vedendo?
Io mi stupisco sempre di più a vedere le imprese degli atleti. Altro che Calcio e Veline, questo è vero sport!
Seya
domenica 2 settembre 2012
tanto perché non sono golosa
Seya sbircia in cucina, trova dei piccoli assaggini e si mette a sbocconcellare..
Mamma: Seya, basta sbeccolare!
Seya: non sto sbeccolando! sto facendo ginnastica gastrica!
Mamma prepara un dolce per rendere la mancata serata al village più dolce a Seya.
Seya e Papá si mettono a mangiarla dopo cena.
Papà: Ma questa torta non va bene per la colazione..non è per inzuppo!
Seya: può anche non arrivare a colazione...
Seya è abituata a portarsi via per pranzo gli avanzi delle cene e per ciò dice spesso di essere la "pattumiera" di casa.
Papà: Ma sono già finiti gli assaggini che hai preparato?
Mamma: Sono nella pattumiera
Papà: Perché? erano buoni..
Mamma: infatti..li ha Seya per il pranzo..
Seya si rabbuia
Mamma: Non sei tu che dici di essere la pattumiera?!
Seya: Anche se non confermate tutto quello che dico, non mi offendo...
Seya
Mamma: Seya, basta sbeccolare!
Seya: non sto sbeccolando! sto facendo ginnastica gastrica!
Mamma prepara un dolce per rendere la mancata serata al village più dolce a Seya.
Seya e Papá si mettono a mangiarla dopo cena.
Papà: Ma questa torta non va bene per la colazione..non è per inzuppo!
Seya: può anche non arrivare a colazione...
Seya è abituata a portarsi via per pranzo gli avanzi delle cene e per ciò dice spesso di essere la "pattumiera" di casa.
Papà: Ma sono già finiti gli assaggini che hai preparato?
Mamma: Sono nella pattumiera
Papà: Perché? erano buoni..
Mamma: infatti..li ha Seya per il pranzo..
Seya si rabbuia
Mamma: Non sei tu che dici di essere la pattumiera?!
Seya: Anche se non confermate tutto quello che dico, non mi offendo...
Seya
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