venerdì 14 settembre 2012

Pechino Express - Prima puntata

Ieri sera prima puntata di Pechino Express, format di reality di origine olandese che ha spopolato in Europa e che Magnolia si è decisa a portare in Italia, ovviamente rendendolo molto più friendly di quanto non sia in altri paesi, dove si prediligono spontaneità e un pò di crudeltà.

Comunque, dieci coppie in gara per tre paesi (India, Nepal, Cina) con un euro al giorno per mangiare. Non possono accettare soldi dai locali ma possono farsi pagare il biglietto del mezzo pubblico (il che è un'idiozia) e devono andare da una parte all'altra facendo autostop e chiedendo ospitalità per la notte presso i locali.

Ovviamente quello che l'italian style viene subito fuori, con una Simona Izzo che dice:
"Noi italiani quando siamo in autobus ci mettiamo a cantare" e intona non-mi-ricordo-quale nota aria nostrana mentre il figlio la picca dicendo:
"Ma quando mai tu sali su un autobus?".
E comunque ad essere figli della Izzo ci vuole coraggio e pazienza, altroché, tanto di cappello a Francesco Venditti ... Mia Madre ha riscontrato parecchie analogie tra la Izzo e mia Zia, coetanee..che sia l'età a rendere tutte così??
Anche gli stereotipi vengono velocemente confermati con le Veline che, giusto per tenere alta la nomea di ragazze-oche quali sono, si cimentano in un inglese che definire infantile è complimento, e il "Help we" ne è la frase principe.

La ricerca di un passaggio sembra essere un problema non indifferente, ma la ricerca di un posto per la notte è un'autentica tragedia e tutti i concorrenti sembrano essere sconvolti dall'ospitalità dei locali, che offrono loro addirittura la cena.
La Izzo dice una cosa molto intelligente (!) ad un certo punto:
"Io non so se avrei fatto dormire in casa mia due indiani con il sacco a pelo".
Sai com'è, Simona, ci sono posti in cui la parola ospitalità ha ancora un senso.
In ogni caso, i concorrenti non sono lasciati eccessivamente a loro stessi, perchè seguiti da un cameraman e credo anche da un interprete o comunque da altre persone, che all'occorrenza intervengono e sicramente portano vestiti e cambi vista la quantità di magliette che ogni concorrente sfoggia.
E se capita di dormire fuori una sera, come è capitato a Barù e Della Gherardesca, bhé, non è un problema: ci si fa un bagno in una tinozza il giorno dopo. Impagabile come foto!

Il mangiare, nonostante l'unico euro a disposizione, non sembra essere un problema visto che la Izzo la mattina si prende il caffé e che sono seguiti da cassette piene di bottiglie d'acqua che i locali guardano con invidia e loro bevono a sbaffo. 

Presentatore per modo di dire è il Savoiardo, proprio lui, Emanuele Filiberto, che sembra arrivato in India con un'unica camica e una scatola di "Coloreria Italiana" con la quale le fa assumere tinte diverse per riprese diverse. Grazie al cielo è poco presente, giusto il tempo di riepilogare le posizioni una volta ognitanto e di attendere i concorrenti alle diverse prove di abilità.
Prove di abilità che vorrebbero riprendere quelle che sono le tradizioni locali ma risultano decisamente cinematografiche. Comunque è divertente vedere Giorgio Rocca (il campione di Sci) immerso fino alla vita nella paglia per cercare una scatola.

Tra le coppie devo dire che apprezzo quella dei fidanzati e quella Zio-Nipote, nella fattispecie Simone Ruggiati con morosa e Costantino Della Gherardesca con Barù.
Ok, mi piacciono perchè li conosco abbastanza bene.
Simone è un cuoco con i piedi per terra, tosto e sveglio, che ama la cucina naturale e gustosa e non si perde dietro a paranoie o arie da grand'uomo. La fidanzata sembra della stessa pasta e lui stesso afferma che:
"Lei è una tosta. Se non lo fosse, primo non sarebbe la mia fidanzata, secondo non sarebbe qui con me".
Gli altri due sono delle sagome e più che Zio-Nipote sono fratelli (hanno 4 anni di differenza e sono cresciuti insieme). Sono due opposti e si completano.
Costantino è un anglofilo dalla parlata perfetta, un italiano con humour inglese (quasi quasi il mio uomo perfetto), pigro e ciacolone, che si adegua ai tempi e alle usanze del posto senza necessariamente fare la corsa per la vittoria; il nipote è sportivo e atletico ma altrettanto attento e curioso. Loro sì che hanno capito come prendere la gara.

Piacevoli le riprese in perfetto stile Doc della National Geographic dove però hanno la pretesa di essere un pò compassionevoli le continue riprese della vita misera dei locali, neanche a voler tirare un sospiro di sollievo sul fatto che qui le cose vanno, per certi versi, meglio.
Sarebbe da domandarsi se hanno fatto firmare ai locali dei fogli per la privacy: qui i bambini sono oscurati e censurati, lì un cameraman sarà rimasto un minuto buono sugli occhi (meravigliosi) di un bimba del posto.
Io propendo per il no.

Eliminati i Fratelli ma la cosa non ci dispiace visto che uno è l'Avvocato dei Mafiosi e il fratello è un attore dongiovanni in senso quasi disgustoso e decisamente volgare.

Ora sono a Delhi, settimana prossima si va ad Agra.


Seya

PS: Tranquilli, non sono impazzita. Non mi piacciono i realiy, non li ho mai guardati e non ci tengo a prendere questa abitudine. Semplicemente era l'unica vedibile in serata, escluso l'iper-conosciuto 007-Goldeneye.

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