Ieri sera mi sono trovata a cena con Guida, Ricciolina e Rosy, ex volontarie della Cooperativa.
Sono tutte più grandi di me, e non di poco se si considera che tra me e Guida ci sono 13 anni e le altre due sono parecchio più grandi di lei..eppure non mi sono sentita la bambina.
Inevitabilmente tante cose non le posso capire però sono tutte persone molto semplici, non complessate, o meglio non ai livelli cui sono abituata io almeno, e hanno un grande spirito.
Mi sento parte del loro gruppo perchè mi coinvolgono, perchè mi accettano e perchè mi fanno sentire competente.
Siamo molto legate alle questioni del Commercio Equo, del volontariato, di quello che dovrebbe essere una cooperativa. Ci piacerebbe molto aprire un nostro posto.
Secondo me sarebbe una carta vincente ma nessuno di noi ha i capitali iniziali da investire.
E' stata una serata divertente, tranquilla e molto spontanea. Eravamo tutte molto stanche e provate dalla giornata o dal periodo.
Io ieri mattina ho avute le mie solite diatribe in ospedale e mi sono sentita sbucherellare non poco per fare un prelievo. Poi pranzo da una parte, ripetizioni e saluti veloci con i miei che se ne sono tornati a Venezia.
Guida sta passando lavorativamente un periodo di grande stress a causa della molta mole di lavoro e della scarsa organizzazione.
Ricciolina, orafa e gemmista, lavora moltissimo in questo periodo, specialmente con il mondo arabo.
Rosy ha subito la perdita del padre da poco tempo e la madre non sta bene. Inoltre è senza lavoro e questo influisce molto sul suo umore. Inevitabile.
Tornando a casa, stanotte, stavo rifletendo su un'osservazione di mia madre di qualche giorno fa. Lei non è molto contenta del mio "girare" con Kalos per la differenza di età tra di noi(5 anni). Non perchè non gli piaccia il ragazzo o perchè ci siano implicazioni "strane" tra noi, ma perchè vorrebbe che io uscissi e frequentassi miei coetanei.
Io ho messo il muso e le ho detto che preferisco frequentare persone che mi apprezzano e mi vogliono bene per come sono, anche se molto distanti da me per età piuttosto che annoiarmi o arrabbiarmi con persone che pretendano che io sia diversa da quello che sono.
Io ho sempre avuto problemi con i miei coetanei, forse per maturità, forse per indole e riconosco questo stesso atteggiamento in Kalos, quindi non lo giudico, non lo reprimo e lo lascio libero di scegliere la compagnia di chi preferisce.
Stessa cosa tra me e Guida. Tredici anni sono tanti, quasi una vita diversa. Però ci capiamo nel lavoro, ci veniamo incontro nelle questoni di vita e non ci reprimiamo a vicenda.
Lei mi aiuta a prendere sicurezza e a sviluppare capacità che altrimenti resterebbero latenti in me.
Per questo, dicendolo fuori dai denti, mia madre può cuocersi nel suo brodo.
Se queste persone mi fanno stare bene, mi basta.
Seya
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