Sabato sono stata ad una tavola rotonda sull'ecologia molto interessante, martedì sera ad una conferenza-incontro con Mela sul ruolo della donna nel mondo della ricerca scientifica, ieri sera a teatro con mia madre a vedere uno spettacolo dei Trokadero (meravigliosi!)...di tutte queste cose vorrei parlare ma è troppo forte ora mettermi a scrivere, riflettere su oggi.
Ancora martedì Stella mi aveva chiesto di tenermi libera nel pomeriggio di oggi che voleva andare a prendere un regalo con me e approfittarne per stare insieme e chiacchierare.
E così è stato.
La presenza prima di Angioletto e poi di EPGIC Jr con sua sorella Bella hanno rimandato le chiacchiere ma hanno portato tante risate e tanta serenità. Cose di cui entrambe avevamo bisogno oggi.
Io sono ancora parecchio nervosa per l'altra sera, lei ha uno dei suoi periodi bui.
Le chiacchiere sono arrivate relativamente poco fa.
Ovvero, sono appena tornata dai Colli, dove lei abita, dopo averla riportata a casa.
I nostri discorsi sono sempre seri.
Lei parte con una battuta del tipo: "posso chiederti una cosa ma sei libera di non rispondere..." e poi sgancia la bomba. Questa volta la discussione riguardava l'amicizia, i rapporti, le aspettative.
Non un discorso facile perché, per quel che mi riguarda, riporta a galla delle ferite ancora molto fresche. Non ho voglia di riproporre qui i contenuti ma mi è servito.
Mi è servito in primis per capire che le ferite sopra citate fanno ancora male e in alcuni casi, continuano a sanguinare.
Mi è servito per fare il punto della situazione.
Ma soprattutto mi è servito per realizzare (e gioire del fatto) che non sono di ghiaccio.
Vi è mai capitato di non provare sentimenti? Passare un periodo in cui può capitare qualunque cosa, nel bene come nel male, e non riuscire a gioirne o soffrirne?
A me si. E mi spaventa.
Come se le cose che accadono mi scivolassero addosso senza intaccare la superficie del mio essere.
Invece stasera, nel parlare, il magone mi è nato allo stomaco, la gola si è strozzata e gli occhi si sono riempiti di lacrime. Non ho pianto ma il cuore ha iniziato a dolere.
Non credo di essermi mai sentita tanto viva.
A me spaventa soffrire ma so che è una cosa a volte utile e quindi non la reprimo.
E quindi mi sono fatta il viaggio di ritorno ascoltando a ripetizione Nothing Else Matter dei Metallica e ripensando che è stato un bene che Stella abbia perso il pullman di ritorno.
Mesi fa, pensando a lei, mi era venuta in mente una citazione da Wuthering Heights di Emily Bronte:
"He's more myself than I am. Whatever our souls are made of, his and mine are the same".
Ora, questo non significa niente tra me e lei e non cambia il nostro rapporto però mi fa sentire dannatamente fortunata.
Seya
2 commenti:
Un bellissimo post.
Grazie.
Ad essere sincero no: non mi succede mai di gelarmi, di non provare nulla. A volte mi rode, eh, è un'esperienza che vorrei tanto fare, ma proprio non mi appartiene. E' un rischio che non corro. Quando reprimo qualcosa reagisco fisicamente: inizio a tremare, ma da dentro, finchè non scoppio in lacrime. Io e il non-detto non siamo molto amici. :)
Non mi addentro in questi tuoi rapporti, sei già molto brava a gestirli. Ti voglio dire, però, che se anche adesso ti sembra chr tutto ti si sgretoli in mano, ti assicuro che da questi periodi di messa in discussione radicale se ne esce sempre con convinzioni maggiori. Vuol dire che stiamo crescendo, meno male.
Ciao! Scusa il ritardo di replica..
Purtroppo per me, io e il non-detto andiamo a braccetto..dietro ai miei "niente" ci sono ore e ore di pare mentali..
Comunque, non è che sia un brutto periodo in cui io stia rivedendo chissà che, sono gli altri che lo fanno e, se da una parte la cosa mi fa piacere perchè era ora!, dall'altra mi fanno sentire come se fossi sulla passerella di un galeone pronta a essere buttata in mare..mah..
Seya
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