Sono un pò di giorni che non mi sento nè carne nè pesce.
Questo significa che non capisco cosa dovrei fare riguardo a diverse questioni e cosa invece dovrei accettare.
Non riesco a capire se sono io che sto diventando insofferente nei confronti di certi atteggiamenti o che sto semplicemente dis-imparando a stare in mezzo alla gente.
Il problema è forse la gente.
Chi è la gente? Chi sono le persone che mi circondano?
L'anno scorso il gruppo dei volontari era diventato una seconda famiglia per me e prima di loro avevo una compagnia, la Compagnia, con cui si usciva e si rideva. Ora entrambi i gruppi sono a brandelli.
Il primo perchè le persone, tutte sopra i trenta, sono andate avanti con le loro vite e famiglie, lasciando il volontariato, la compagnia...bhé..lì mi sono allontanata io (e loro non mi hanno certo impedito di farlo) perchè non mi piacevano molte cose.
Ma chi mi resta adesso?
"Pochi ma buoni" dice Angioletto che però spesso e volentieri esce con Al (giustamente) e gli amici di lui, "io sto bene così" dice Principessa, alimentando un cinismo già smisurato di natura, "Io ci sono" dice E che però ora studia a Trento.
Ma il problema non è il numero, non lo è mai stato, quanto forse le persone stesse.
Forse i rapporti non si sono evoluti, non sono cresciuti con noi.
Ho passato un weekend con Principessa e, per quanto sia stata bene, non ho percepito un briciolo di complicità nonostante i sette anni di amicizia che ci legano.. e la cosa mi spaventa.
Non capisco se sono io che ho qualcosa che non va, se ho fatto le scelte sbagliate, se ho preteso (e pretendo ancora) troppo dalle persone che mi circondano o se semplicemente mi sto facendo un gran numero di pare mentali.
La mia ginecologa, ormai un mese fa, tra un parola e l'altra ha detto "è difficile essere giovani adesso" e io mi domando se il problema è il "essere giovani" o il "adesso".
Inutile, sono proprio carciofa dentro.
Seya
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